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Autore: EffySalvatore    26/08/2011    2 recensioni
La mia terza stagione dal punto di vista di Damon. Inizia dagli ultimi momenti della seconda stagione.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciao,questa è la mia prima long-fic abbiate pietà xD è completamente pov Damon e parte da quando Elena e lui sono distesi insieme nel letto. Questo capitolo è un po' un esperimento,se vi piacerà continuerò. Perciò recensiteeeeeeee :)




Era tutto così dannatamente confuso. Un dolore atroce colpiva il mio petto come se mille aghi continuassero a pungermi,continumente. Faticavo a parlare e a respirare,ero tutto sudato e non potevo più fidarmi della mia mente. Sentivo il bisogno di nutrirmi ma il mio corpo vomitava tutto. Sentivo la morte incomebere su di me. Lo meritavo. Meritavo di morire. Lo dissi a Elena,che era li distesa accanto a me. Diceva che c'era ancora speranza ma non ci credeva nemmeno lei. Lo percepivo da come la sua mano tremava,era agitata. Lei cercava di consolarmi anche se pochi giorni prima le avevo fatto bere il mio sangue. Lei mi aveva perdonato ancora. E anche se non lo immaginava stava rendendo speciali quelli che credevo fossero i miei ultimi minuti di vita.

Era un angelo. Un angelo che mi stava accompagnando alle porte dell'inferno.

Non era assolutamente come Katherine. Lei era un demone (non che la potessi biasimare). Il mio amore verso di lei mi aveva portato a dare la colpa a Stefan,anche quando di colpe non ne aveva. A promettergli un eternità di sofferenze,quando forse non se la meritava. Era stata tutta una mia scelta. Peccato che certe cose si comprendono solo in punto di morte. Che fregatura.
Ma in un certo senso ero contento della mia scelta:se avessi scelto diversamente non avrei incontrato Elena. Decisi di confidargli questo mio pensiero e di dire a Stefan che mi dispiaceva,per tutto. Lei annuì,con gli occhi lucidi.
Detestavo vederla piangere. Lei non doveva piangere per me. Non si meritava di soffrire ancora. E soprattutto non per causa mia.  Dovevo dirglielo. Non potevo lasciarla senza che lo sapesse. E questa volta non avevo intenzione di farla dimenticare. "Elena -iniziai- so che che ami Stefan,e che sarà sempre Stefan ma...io ti amo e dovresti saperlo" La mia voce era ridotta a un soffio,quelle parole erano così difficili da dire davanti a lei. La sua risposta mi lasciò di stucco. Mi disse che lo sapeva. Forse l'aveva capito. Era impossibile ricordasse. O magari il mio fratellino aveva fatto la spia. Ma non aveva importanza,non in quelle circostanze.
"Dovresti avermi conosciuto nel 1864,ti sarei piaciuto" Forse più di Stefan,ma quello lo tennì per me. Non volevo infastidirla. Da umano gli sarei piaciuto e anche tanto. Ero così altruista,così dedito alla patria. Ma i tempi erano decisamente cambiati.
"Mi piaci adesso,così come sei" Ah quella ragazza non finirà mai di sorprendermi. Quelle parole mi avevano reso così felici. Ma la mia felictà raggiunse il culmine quando lei mi baciò. Già proprio così.
Lei posò la sua morbide labbra sulle mie e mi diede un bacio dalla dolcezza infinita.
Un bacio d'addio forse. Ma il migliore della mia vita.
La ringraziai. E a quel punto una voce così disgraziatamente familiare disse: è me che dovresti ringraziare,cioè,sono io che ho portato la cura. Katherine. Cavolo quella sì che era una sorpresa. Katherine che viene a salvarmi la vita. Wow. Questa proprio non me l'aspettavo. Elena si alzò di scattò,visibimente scossa. E Katherine si distese accanto a me per farmi bere del sangue. Il sangue di Klaus.
"Ti sei liberata",gli dissi. "Già finalmente".. "E sei comunque venuta qui" Era quella la cosa incredibile. "Ti dovevo un favore",disse lei,accarezandomi la guancia. Elena allora chiese di Stefan. La risposta di Katherine mi ha lasciato di stucco"Sta pagando per questa.Si è consigliato a Klaus. Non mi aspetterei il suo ritorno tanto presto"Elena era sconvolta,chiedeva spiegazioni. "Ha semplicemente sacrificato tutto per salvare suo fratello. Inclusa te. Meno male che c'è Damon a tenerti compagnia. Addio Elena". La faccia di Elena era la maschera della sofferenza. Io non sapevo più cosa dire e pensare.
"Oh non c'è niente di male ad amarli entrambi. Io l'ho fatto". Oh,certo la ciliegina sulla torta. Se ne andò.

La cura aveva fatto il suo effetto. Mi sentivo bene. Bè fisicamente. Perchè il resto era un gran casino.
Io Damon Salvatore ero vivo grazie a mio fratello che ho sempre incolpato e dovevo prendermi cura della sua ragazza di cui ero perdutamente innamorata e che mi aveva appena baciato.
Questa non ci voleva.


   
 
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