Film > Basil l'Investigatopo
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Autore: SailorDisney    26/08/2011    1 recensioni
“..Sono Olivia, Olivia Flaversham…” rispose lei sorridendo mentre si strofinava i lunghi boccoli biondi.
Basil si voltò di scatto e rimase estasiato. La piccola Olivia? No.. non poteva essere. Davanti a lui c’era una delle topoline più affascinanti che avesse mai visto..
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Basil L'investigatopo, Olivia Flaversham
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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5.
Basil si infilò l’impermeabile.

“B-b-b-Basil, dove stai andando?!” chiese Topson preoccupato.

“Vado al covo di quel maledetto.. non ho altra scelta.” Rispose Basil.

“Ma..Basil! E’ troppo pericoloso, è sicuramente una trappola!” cercò di convincerlo Topson.

“Ti ripeto, non ho altra scelta. Olivia è la cosa a cui tengo di più, e lui me l’ha portata via. Non la passerà liscia.. sono disposto a fare di tutto per riaverla indietro.” Disse serio.

Topson sorrise. “Verrò con te. Non rimarrò qui con le mani in mano.” Disse lui.

“No! Non voglio che anche tu corra altri rischi per colpa mia. E’ meglio che tu rimanga qui.” Rispose Basil.

“Io vengo con te. Sono sempre il tuo fido assistente dopotutto, no?” disse Topson.

Basil sorrise. “Muoviamoci, adesso! Devo passare prima in un posto…” Basil lo tirò e uscirono di casa in fretta e furia.

 
 
Londra era uggiosa, le strade erano ricoperte di pozzanghere e leggere gocce di pioggia scendevano silenziosamente dal cielo. Era tardi e per le strade non c’era anima viva.

“Ecco, il covo di quel topastro è proprio sotto di noi. Sei pronto, amico?” disse Basil guardando il tombino ai loro piedi.

“Si-si ma.. forse non dovremmo accedere proprio dall’entrata princip…”

Basil aveva già aperto il tombino e si era calato nella buia fognatura.

“Come non detto..” continuò Topson passando anche lui per la stretta fessura.

I due topi proseguirono in silenzio, Basil cominciò ad avvertire una sensazione di deja-vu, ricordava di aver già percorso quella putrida fogna e di aver già visto quell’intreccio di tubi in un lontano passato. Ma si! Era proprio lo stesso cunicolo che portava al covo di Rattigan, esattamente come sospettava.

“B-Basil, io..” mormorò Topson.

“Ssh!” lo zittì Basil, e immediatamente lo spinse contro il muro.

Passarono due manigoldi che fortunatamente non li videro. Capirono di essere arrivati..

Basil si guardò intorno, il palazzo splendente che Rattigan aveva costruito in quei bassifondi non esisteva più. Al suo posto vi erano i resti di un dominio caduto, tutto era spento, lugubre, inquietante. Le tende, una volta viola e splendenti adesso non erano che brandelli e nel centro di una grande sala vi era una fontana invecchiata dal tempo e piena solo di ragnatele.

Basil vide che dentro quella fontana, c’era proprio Olivia, legata e imbavagliata che si dimenava in ogni modo.

Topson fermò Basil. “Aspetta.. non è il momento giusto..” disse sottovoce.

Improvvisamente le luci si accesero e una piccola figura nera sbucò da una vecchia scalinata.

“Cara la mia topolina! Ma che piacere rivederti! Sei pronta a dire addio a questo mondo tesoruccio? A meno che tu non voglia convincere Basil a raggiungermi qui...” disse lo strano e piccolo topo con dei lunghi baffetti e un malefico sorriso stampato sul volto. Le tolse il bavaglio.

Olivia gridò: “Scordatelo! Non lo farei mai! Sei un vile topo di fogna e Basil te la farà pagare cara!”

“Hmm..peccato.. eri proprio un bel bocconcino.” Disse prendendole il mento e avvicinandosi a lei che lo guardava in cagnesco. Basil strinse i pugni per la rabbia. “Beh, troppo tardi, Addio topolina..”
La spinse sul fondo della fontana, voltò le spalle e schioccò le dita.
In quel momento qualcuno azionò il motore della fontana che cominciò a riempirsi di acqua a gran velocità, con Olivia dentro impossibilitata a muoversi.

“NOOO!” Basil uscì dal suo nascondiglio. “Non te lo permetterò, mostro! Lasciala andare, immediatamente!!!” gridò Basil irrompendo nella grande sala.

“Oh.. che ma che sorpresa. Non mi aspettavo proprio di vederti qui oggi!” rispose il piccolo topo maligno.

“Tu..sei Lord Topangus? Cercavi me? Beh, sono qui! Lasciala andare! Spegni quell’affare!” continuò a urlare Basil mentre due topi lo tenevano fermo dalle braccia.

“Ma..non sarebbe divertente! La tua amichetta tra poco affogherà.. e tu non potrai fare niente! Hihi.. che strano il destino, vero?” disse ironico il malvagio topo.

Basil sferrò due calci potenti agli sgherri di Topangus che lo tenevano e scappò verso la fontana, l’acqua aveva appena coperto tutto il corpo della povera topina. Basil si fiondò dentro, prese subito Olivia e la portò fuori, slegandola.

“Olivia! Olivia! Mi senti?!” gridava Basil tentando di rianimarla.

“Coff! Coff!” Olivia tossì e respirò.

Lui le sorrise ma non ebbe il tempo di dire niente che subito altri due topi lo afferrarono alle spalle e lo trascinarono davanti a Topangus, nel frattempo Topson si mise accanto a Olivia accertandosi che stesse bene.

“Allora Basil.. ho l’imbarazzo della scelta.. come vorrei vederti morto?” disse malignamente il topo riflettendo. “Oh..si. Ho proprio qualcosa in mente..” disse sfregandosi le mani.

“Cosa vuoi da me?! Si può sapere?!” gridò Basil prendendo tempo.

“Vendetta! Pura e semplice vendetta! Come avrebbe voluto il mio stolto fratello! Inoltre con te fra i piedi è impossibile condurre una serena vita criminale, devi mettere sempre i bastoni fra le ruote! Eliminarti sarà un gran piacere! Ahahaha!” rispose il piccolo topo.

“Lasciami andare o farai una brutta fine! Esattamente come quel mostro di tuo fratello!” gridò Basil dimenandosi.

“Bah… legatelo e datelo in pasto a Veronika!” Disse il topo voltando le spalle.

“C-chi è Veronika?!” si chiese Basil.

Improvvisamente con un balzo felino sbucò da dietro l’angolo un grosso gatto dal pelo grigio, incredibilmente somigliante a Lucrezia, la gatta di Rattigan.

Mentre Basil cercava un modo per liberarsi, e la gatta lentamente si avvicinava leccandosi i baffi, si voltò verso Olivia vedendo che Topson l’aveva liberata e che lei fuggiva a passo svelto verso l’uscita. Se ne stava andando.. Basil si intristì.

Pochi attimi dopo avvertì come un rombo di tamburi, arrivò scalpitando e galoppando come un cavallo: era Ugo il suo fidato amico a quattro zampe! E chi stava su di lui e teneva stretto il collare era proprio Olivia! Nonostante l’età avanzata, Ugo si scaraventò contro Veronika e la cacciò via abbaiando. La gatta scappò via a zampe levate.

Olivia scese da Ugo, gli diede una carezza sul muso e corse a slegare Basil. Non ebbero nemmeno il tempo di parlare che..


“COSA?! Dov’è Veronika?! Quella gattaccia infame… ci penserò io a farlo fuori con le mie mani!” gridò Topangus scagliandosi su Basil.
Olivia si mise in mezzo fra i due. “Levati di mezzo topolina!” Il malvagio topo scaraventò via Olivia con un colpo.

Basil digrignò i denti. Si alzò di scatto cominciando una violenta colluttazione con il ratto che era deciso a gettarlo nella corrente in piena della fogna. Topangus cominciò a spingere Basil, finchè sull’orlo del baratro Basil scivolò a terra. Fu in quel momento che vide il malvagio topo essere spinto e cadere giù nell’condotto fognario e portato via dalla corrente.

Poi vide sbucare il visino di Olivia sorridente.

“Tu..tu mi hai salvato!” disse Basil sbigottito.

“Oh beh.. è stata una cosa da nulla.. mi sembravi in difficoltà..” sorrise ironica la topolina.

Poi gli tese una mano per aiutarlo a rialzarsi. Finalmente erano faccia a faccia.

“Adesso siamo pari, no? Tu hai salvato me, io ho salvato te!” continuò a dire.

“Pari? Hmm..non lo so. Non credo tu possa mai competere con me e con i miei metodi di salvatagg…”

Olivia baciò Basil e lo zittì. Lui rimase fermo, poi si lasciò andare e la abbracciò forte chiudendo gli occhi.

Topson arrivò in quel momento. “Ragazzi, quel topastro è…oh… Beh.. arrivo sempre nei momenti meno opportuni..” constatò il topo.

Basil e Olivia scoppiarono a ridere. Poi Basil si ricompose.
“Ehm… come sapevi che avevo portato con me Ugo?” chiese Basil curioso.

“Sai, ho cominciato a ragionare come te, è quello che avrei fatto io e poi..Basil ha sempre un asso nella manica!” disse lei sorridendo.

“Oh beh…” lui si imbarazzò. “Allora, torniamo a casa? Vorrei non vedere mai più questo posto!”

Ugo gli leccò la faccia come risposta e tutti saltarono in groppa e tornarono verso casa.
 
 
 
 
 
 
 

   
 
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