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Autore: Doherty21    26/08/2011    0 recensioni
A tutti capita. Prima o poi vi accorgerete anche voi che ciò che amate vi fa più male di qualsiasi altra cosa. Vi devasta, e vi fa morire dentro. Vi riempie d'odio e paura, vi fa piangere come mai avete fatto. Vi fa venire voglia di spaccare tutto, oppure semplicemente di staccare per un bel po' con tutto il resto del mondo.
Avete mai desiderato di vivere il resto della vostra vita in vacanza, con una persona nuova, del tutto differente da come sembra in realtà?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quell'annata l'aveva praticamente distrutto.
Aveva, per la prima volta nella sua vita, affrontato ben tre concerti con l'influenza, senza pause, senza fermarsi un solo attimo per respirare.
Oramai viveva per il lavoro, ma finalmente aveva capito che i suoi unici grandi amori lo stavano disintegrando velocemente.
La sua passione da circa una vita era diventata un lavoro come tanti altri, per lui. 
Le fans, i giornalisti, le orde di fotografi lo assillavano costantemente, anche nel cuore della notte. E' per questo che non dorme più ed il suo migliore amico è diventato quell'acquitrino scuro che si ostina a chiamare caffè, nonostante di questo abbia solamente il colore. 
Capelli mori e lisci, non troppo lunghi, sono cresciuti per solleticargli il collo magro. E' dimagrito tantissimo, perdendo anche un po' di forma fisica, assieme alle difese immunitarie, assenti da mesi. E' sempre lì con la sciarpetta al collo e il fazzoletto di carta candida al naso gocciolante, qualche starnuto ogni tanto e le occhiaie violacee sotto gli occhi chiarissimi e più a palla del solito.
Almeno le rughe, quelle non ci sono ancora per un eterno Peter Pan come lui. Ringrazia il cielo ogni giorno per questo, Jared Joseph Leto.
Sapete bene com'è fatto.
Sono mesi che il fratello più grande gli propone una vacanza, ma lui, niente da fare. Continuava a lavorare e lavorare, incurante della sua salute mentale e fisica, della stanchezza assurda che ogni giorno faceva aumentare e dello stress che si trascinava dietro. Shannon gliel'ha sempre chiesto di partire con lui, finché una settimana fa ha fatto i bagagli in compagnia di qualche amica ed è andato a viversi il meritato riposo, lasciandolo in solitudine nella soleggiata, afosa, calda ed asfissiante Los Angeles.
E' davanti al grande specchio del soggiorno a scrutarsi come ogni mattina, quando qualcosa in quel suo stupido cervelletto gli fa dire stop.
Non vuole certo raggiungere il fratello, per carità. 
T-shirt e jeans scuri, occhiali da sole, flip flap e l'immancabile sciarpetta attorno al collo, prende le chiavi del suo Mercedes bianco e si decide una volta per tutte di entrare in un'agenzia di viaggi.
Non ci mette molto a decidere, prenota una super crociera in Europa, due settimane di solitudine e relax.
Lascia un messaggio in segreteria a sua madre e abbandona l'amatissimo Blackberry sul tavolo in venghé scuro del salotto, prende due grandi valigie blu e va in aereoporto.
Assediato, ma questa sarà l'ultima volta, perciò sorride e si dirige frettolosamente al gate, per poi infilarsi dopo i dovuti controlli nella cabina del suo volo, sedendosi ai primi posti come suo solito.
Cento posti più indietro, una ragazza si rannicchia sulla sua poltroncina in attesa della partenza, due cuffie bianche tentano di fargli esplodere i timpani a ritmo di una musica quasi assordante. Chiude gli occhi dopo essere decollata, cerca di calmarsi e dormire.  Sa bene che il sonno la desterà da tutti i pensieri.
Manda giù altre due pastiglie per il mal di testa. Ormai è diventata dipendenta da quella robaccia, prima o poi le verrà qualcosa al fegato consumato che si ritrova. Ma chi se ne frega.
E' partita per stare bene, è partita per non sentire più nessuno, nessuno di tutti quelli che l'hanno sempre delusa, nessun'amica falsa ed opportunista, nessun ragazzo stronzo. Non vuole più sentire sua madre, non fa altro che ripeterle che lei lo sapeva, se lo sentiva che Julian non era il ragazzo adatto per lei.  E' così fu.
E' un bugiardo, un vigliacco, un impostore. Gli ha sempre e solo dato problemi, per che cosa poi? Per dei piccoli e insulsi errori che lei aveva fatto. Infondo l'ha capito bene, lei: la gente ricorda solo il male che involontariamente fai, non importa quanto sia grande e quando siano immense le cose che fai per rimediare a colpe che non puoi nemmeno avere. E' un bambino che porta rancore e rimorso per poco, è un bambino che agisce per ripicca. E una vecchia volpe scaltra, ti ostacola in tutti i modi perché crede, e convinto anzi, che ciò che fa lui di nascosto possa farlo anche tu.
E' una merda, in poche parole. Ha tradito la colossale fiducia che lei gli regalava ogni giorno, nascondendogli le cose più gravi che avesse potuto farle. 
L'aveva allontanata dagli amici, dalle passioni, le mentiva spudoratamente in ogni gesto o parola dolce che raramente le presentava. S'aspettava il mondo da lei, e lei puntualmente lo accontentava, non venendone mai ripagata in nessun modo. 
Era stata stupida davvero, ed ora stanca. Lui non ebbe nemmeno il coraggio di lasciarla, anche se continuava a trattarla uno schifo, semplicemente perché non l'amava più, forse non l'aveva mai amata, voleva godersi la vita e trovò ogni pretesto per farle perdere la pazienza, anche se in cuor suo sapeva chiaramente che una come lei non la troverà mai.
E lo sa benissimo anche lei. Per questo motivo vive ogni giorno aspettando quello in cui lui tornerà spavaldamente, con la sua espressione da cane bastonato, stisciando come uno schifoso verme quale è, verso colei che gli ha dato l'universo intero.
Aspetta con ansia quel fatidico giorno, lo aspetta fremendo dentro. 
Aspetta il momento in cui lo distruggerà con una sola parola, per sempre.
La rabbia dei buoni è davvero pericolosa, ripensa mentre sale le grandi scale che portano al terzo piano della nave da crociera, pronta per imbarcarsi verso la sua avventura.
   
 
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