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Autore: oneinamillion    27/08/2011    7 recensioni
Quando sei qui con me,
questa stanza non ha più pareti, ma alberi, alberi infiniti.
Quando tu sei vicino a me, questo soffitto viola no, non esiste più. Io vedo il cielo sopra noi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAMMINERAI DIMENTICANDO E TI FERMERAI SOGNANDO.


 








 

-Isobel preparati, mancano cinque minuti !- Le disse Meddie, la sua manager, accennando un piccolo sorriso.
-ho finito- disse la ragazza ricambiando il sorriso al riflesso sullo specchio della signora bruna.
Uscì dallo stanzino, chiuse dolcemente gli occhi, prese un bel respiro, afferrò il microfono e iniziò a camminare con
passo deciso verso il palco.
Mentre camminava pensava a sua madre, a suo padre, alla sua vita e al fatto di non aver amato mai abbastanza.
Ecco che la folla di fan iniziò ad urlare. Gridare di gioia, di eccitazione nel vedere l'idolo sul palco a pochi metri da loro.
Una lacrima rigò il dolce viso di Isobel, i suoi occhi vedevano finalmente il suo sogno avverarsi, il problema è che la protagonista del sogno non era lei. Già, perchè le grida, le lacrime di gioia sui visi della gente lì fuori non erano per lei.
Lei era solo una corista, la corista della vera star, la corista della ragazza perfetta agli occhi di tutti: la signorina Selena Gomez.
Isobel si posizionò vicino alle altre due coriste, queste due ragazze sembravano simpatiche, più simpatiche della altre due dello scorso concerto. Selena cambiava coriste ad ogni data.
O perchè non erano abbastanza brave o perchè 
le rispondevano male o perchè semplicemente non le andavano a genio. Con Isobel era diverso. Per Isobel nutriva un sentimento di amore, cercava di renderla perfetta proprio come lei e nello stesso tempo la odiava. 
                                                                                                               
                                                                                                                      ----------





 
Il concerto si concluse con il solito "I love you guys" di Selena.
-Isobel sei stata fica però la prossima volta ti voglio meno partecipe, ricordati che la star sono io, non te okay ?-  Le disse Selena con il suo solito sorriso falso. 
Isobel fece cenno di si, non voleva avere problemi con Selena, cantare era il suo sogno più grande e quella era la sua unica occasione, non poteva permettersi di sprecarla.
Ecco che il volto di Isobel riprese vita alla vista di Meddie. Non era solo la sua manager, era anche la donna che l'aveva accudita per ben dieci anni. 
Si, perchè dieci anni fa i suoi genitori erano morti in un incidente d'auto.



 



Ten years before.

 
 
 -Isobel, tesoro, buon Natale ! Vieni ad aprire i regali- Urlò dolcemente Meddie.
Maddie era la migliore amica di sua madre, era come se fosse la seconda madre di Isobel, anche perchè non aveva figli.
La piccola Isobel, scese lentamente le scale ancora in pigiama. I suoi capelli castani erano legati in una treccia oramai rovinata, visto che ci aveva dormito.
Si avvicinò al bellissimo albero di Natale e toccò tutte le carte dei regali che vi erano sotto. 
Alcune erano rosse con dei pupazzi di neve sopra, altre erano a tinta unita ed altre ancora con dei fiocchetti sopra.
Nessuno di quei regali colpì molto la bambina di soli sette anni. Tutti tranne quello all'angolo della casa. 
La carta era di color oro, ed era circondata da un filo rigirosamente rosso di velluto. 
-Isobel, quello è il regalo dei tuoi genitori, hanno detto che saranno qui questa sera-
-Ho capito Meddie ma posso aprire questo regalo ?- la bambina indicò il regalo color oro.
-I tuoi mi hanno detto che volevano essere presenti- La bambina fece una smorfia di tristezza -Però puoi aprire il regalo che ti ho fatto io-
Isobel fece uno dei suoi soliti sorrisi sghembi e il fatto che due giorni fa aveva perso uno dei suoi denti da latte lo rese ancora più buffo.
Meddie le porse il regalo rosso con i pupazzi di neve sopra. Isobel lo afferrò e lo scartò lentamente.
-Ma, ma è fantastico ! è il microfono delle Barbie che avevo visto al negozio di giochi proprio una settimana fa-
-Esatto, ti ho scritto anche un bigliettino, te lo leggo- A quel punto la donna prese un bigliettino attaccato alla coccarda del pacco color pervinca.
-Cara Isobel, spero che questo regalo sia di tuo gradimento. Un giorno diventerai una grande cantante, ne sono sicura-
Dette queste parole, Isobel corse verso la donna e le diede un forte abbraccio.
Passarono la giornata ridendo e scherzando sul dondolo nel portico della casa in campagna di Meddie.
Scese la sera, ma dei genitori nessuna traccia. 
Meddie continuava a fare avanti e indietro nel salotto della casa con le braccia conserte tenendo in mano il telefono.
Mentre Isobel provava il suo nuovo microfono giocattolo.
La suoneria del telefono di casa si fece sentire.
-Pronto ?- Disse Meddie
-Si, sono io- il viso della donna era confuso.
-...Cosa ? Ma come è potuto succedere ?- Meddie portò la sua mano sinistra sopra la bocca.
-Va bene, la ringrazio- Detto ciò concluse la telefonata.
I suoi occhi divennero rossi e lucidi, passò tutta la sera a fare telefonate su telefonate.
-Meddie, ma cosa è successo ? E dove sono mamma e papà ?- Disse la bambina sbadigliando.
La donna le si avvicinò e la abbracciò.
-I tuoi genitori sono andati... in un posto, un bel posto. Si, perchè loro sono brave persone-
-E quando ritornano ?-
-Non lo so, dolcezza. Però ci sono qui io.-
                                                                                                                         ----------


 

-Sei stata bravissima, dolcezza. Io torno a casa, ci vediamo dopo- Meddie abbracciò la ragazza.
Isobel andò nel suo camerino e si specchiò di nuovo allo specchio.
-Non sarò mai brava abbastanza, mai bella abbastanza- pensò a voce alta e si sistemò il ciondolo dorato a forma di cuoricino.
Dentro il cuore c'era una foto di sua madre, suo padre e lei che erano seduti sopra un prato, quella catenina si trovava dentro il pacco color oro regalato dai genitori.
Si tolse i lustrini, i vestiti color confetto che Selena adorava tanto ed indossò un paio di jeans ed una maglietta più stretta sotto il seno.
Si sistemò i capelli castani e uscì dal camerino.
Prese le chiavi della Mini in mano e si incamminò verso l'uscita.
Sbattè contro qualcuno.
Un ragazzo non tanto più alto di lei, con i capelli color grano e occhi color nocciola.
-Hey, attenta a dove metti i piedi ! Guarda, hai fatto anche cadere il mio...- il ragazzo stette per dire la parola
'cappello' ma si bloccò alla vista di Isobel. Isobel non era poi così bella, era... normale, capelli castani, occhi color miele, gambe lunghe, non troppo magra, insomma non era una ragazza che dava subito
nell'occhio, eppure Justin rimase abbagliato dal suo sorriso.
-Ehm...scusa davvero, non volevo, ma te sei Bieber giusto ? Il cantante amato da tutte le teenagers-gli sorrise
-Si-si sono io, scusa mi sai dire dov'è il camerino di Selena ?- 
-certo, segui il tappeto rosso, gira verso sinistra, l'ultima porta e poi la riconosci subito visto che il nome 'SELENA' occupa il 90% della porta...-
Il ragazzo sorrise -Oh, okay, grazie...come ti chiami ?- le disse grattandosi la nuca
-Isobel- A quel punto la ragazza uscì dall'edificio e si incamminò verso la macchina.
Los Angeles era bellissima di sera, ma anche pericolosa.
Una goccia cadde sul nasino di Isobel, seguita poi da tante altre.
L'asfalto si riempiva di tanti puntini grigio scuro e la gente era intenta ad aprire gli ombrelli di svariati colori.
-Cazzarola, non ho nemmeno l'ombrello- si disse Isobel iniziando a camminare a passo veloce con la borsa di pelle marrone sopra i suoi capelli inumiditi dalle precedenti gocce.
Finalmente arrivò alla macchina.
Tolse la borsa da sopra la testa e ci infilò dentro la mano per prendere le chiavi.
Setacciò ogni tasca ma niente chiavi. Poi si ricordò di averle prese in mano poco prima di uscire dall'edificio, proprio mentre si era scontrata con Bieber.
Sbuffò e nel giro di pochi secondi passò la macchina di Selena che le schizzò dell'acqua, che scrosciava ai lati della strada, addosso.
Era fradicia. -Perfetto- Urlò Isobel e si diresse verso l'edficio per cercare le chiavi.
Cercò ovunque ma nessuna traccia delle chiavi.
Mentre gattonava sul tappeto del corridoio, proprio fuori dal suo camerino, si sentì picchiettare la spalla.
-Cercavi queste per caso ?- Le disse Justin.
-Oh ce le avevi tu ! Non potevi dirmelo prima Bieber ?- 
-Scusami bellezza, ma come facevo ?- 
-in effetti... va be' ora devo, devo andare a casa-
 Justin si avvicinò a lei.
-Non sei come ti ha descritto Selena, sembri simpatica e sei... bella- 
Le guance di Isobel si fecero più rosse e come al solite sorrise, poi abbassò lo sguardo perchè non riusciva a mantenere quello di Justin.
Tornò a casa con uno strano sorriso in faccia, un ragazzo le aveva fatto i complimenti, non capitava dalla prima media, quando Jason Colindale le aveva detto che era fantastica. 
Quando era piccola era cicciottella ed era lo zimbello della scuola.
Ora che era cresciuta era più bella, ma era oscurata dalla figura di Selena. Se la riconoscevano, la riconoscevano come "la corista della bellissima Selena Gomez" e basta.
Tornata a casa, salutò Meddie che sghignazzò appena la vide tutta bagnata. 
Si fece una doccia calda ed indossò una maglietta e dei pantaloni di una vecchia tuta che usò come pigiama.
Scese nel piano inferiore, prese un pezzo di pane e risalì su. Non aveva fame e continuava a pensare a quel ragazzo.
Ad un certo punto prese l'ambum rilegato in pelle. QUELL'album rilegato in pelle. Quello che era nel pacco color oro insieme alla collanina.
Era l'album di tutte le foto dei suoi genitori. Loro in spiaggia, loro da adolescenti, alcune foto del matrimonio, della luna di miele in Italia, loro su un grande prato, loro nella vecchia casa di Meddie in campagnia, loro con Isobel e con i suoi nonni.
L'album non era completo, molte pagine erano di un bianco ingiallito.Sull'ultima pagina c'era scritto:
 
 
"AVRAI IL TUO TEMPO PER ANDAR LONTANO. CAMMINERAI DIMENTICANDO, TI FERMERAI SOGNANDO"
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Mavi's corner
 
Saaaaaaalve a tutti quanti, oggi non avevo nulla da fare lol e ho deciso di 
scrivere questa storia (se così si può definire D:) 
Se avrà successo (?), ne dubito, la continuerò, sennò ciccia ahah.
Quindi fatemi sapere cosa ne pensate, ve ne prego. Ci terrei davvero a sapere i vostri giudizi, anche se mi scrivete semplicemente "FA SCHIFO".
Lo accetto e.e
BASTA CHE RECENSITE. 
 
-Besos Mavi
 
 
   
 
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