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Autore: Blue Sister    28/08/2011    0 recensioni
Ciao, vi è mai capitato di fare un sogno fuori dagli schemi?
Mi spiego: sognare di andare in un posto dove puoi fare quello che vuoi ma è inesistente? Un personaggio che vi fa da guida e che si innamora di voi e vi insegna delle cose che la scuola non insegna(anche riguardo la religione...chi si sente offeso da quello che è scritto qui, piuttosto non commenti e si vada a leggere un'altra fanfiction!
Uomo avvisato mezzo salvato:))? Avete delle domande o risposte riguardo a quello che dice questo personaggio?
ps. questa è la mia prima fanfiction originale, fatemi sapere cosa ne pensate (es. va bene, devi aggiustare qualche verbo o tempo, alcuni passaggi non sono chiari, è orribile ecc...)
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti, questa è la mia prima fanfiction originale e mi sono divertita molto! Essa è nata da un mio sogno fatto il giorno prima e, aggiungendoci qualche cosa dalla letteratura e dalla religione, è nata questa fanfiction. Ho già scritto in passato fanfiction e storie con attori e cantanti ma ho preferito non inserire qui perché le ritengo troppo infantili. Fatemi sapere se vi piace o no, se devo migliorare i verbi e i tempi, anche dei chiarimenti, vi rispondo volentieri^__^ ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Io e altre persone sconosciute entriamo in questo edificio molto strano: buio, pieno di pericoli, travi in mezzo al cammino, pavimenti dove erano aperte delle voragini…ad ogni passo dovevi stare attento, sennò un passo falso e cadevi nell’oblio più profondo. Avanziamo lentamente, scricchiolii ovunque, il terrore serpeggiava nelle mie vene e i battiti del cuore aumentavano di velocità. Possibile che questo edificio fosse ancora in piedi? Cosa si nasconde in questo edificio? Contemplavo nella mia mente ed ero curiosa di scoprire questo “segreto” che si annusava, oltre l’odore di marcio che si sentiva nell'aria.

Davanti a me c’erano un ragazzo e una ragazza (il ragazzo aveva appena tirato fuori una torcia ed era possibile vedere) e dietro altri ragazzi e ragazze che ansimavano. Dopo due ore mi domando -Non siamo ancora arrivati? Questo “segreto” deve essere molto importante se giriamo da così da tanto tempo- mi domandavo tra me e me ma io e gli altri notiamo una luce davanti a noi ma la cosa che ci ferma è una voragine che era possibile passare camminando strisciando lungo il muro a sinistra(perché la parte destra non aveva pavimento). Il primo a passare era il ragazzo con la torcia che si ferma davanti la porta illuminata da una luce bianchissima che non mostrava cosa ci fosse oltre, egli aiuta me e gli altri a passare e al mio passaggio mi dice: "Ciao, mi chiamo Luca. L’unica cosa che devi fare ora è passare oltre quel varco". Non ho potuto dirgli niente, perché è andato ad aiutare la ragazza che era dietro di me e prima di entrare nella luce gli dico "grazie!" ed entro.

Dove sono? Cos’è questo posto strano? Mi trovo su una barca, di notte, dove sono presenti altri individui che si divertivano chiacchierando, ridendo a squarcia gola, bevendo, giocavano chi a carte, chi con i birilli; altri si dondolavano su un’altalena classica con cestone dove potevano stare più persone e un ragazzo e una ragazza che amoreggiavano in un angolo lontano da altri individui. I miei occhi brillavano di meraviglia, non credevo esistesse un posto così. Mentre mi guardavo in giro, Luca si avvicina a me e mi dice: "Cosa fai li impalata? Vieni con me!" Lo seguo e mi porta dal gruppo di ragazzi con cui sono entrata nell’edificio e mi dice questi ragazzi sono nostri amici e si chiamano…mi dice i nomi e gli dico un po perplessa: "Loro sono i ragazzi che erano entrati con noi prima, non li conoscevo prima" e lui: "li conoscerai adesso". Dopo le presentazioni, parlavamo come dei carissimi amici, facevamo tante cose insieme. Luca era sempre presente, parlava con gli amici e poi si avvicinava a me e mi chiedeva sempre come stavo.

Quando si è liberata l’altalena tutti ci siamo seduti su di essa e, mentre dondolava, parlavamo in continuazione, poi alcuni si sono allontanati perché erano stanchi allora io, due ragazze e Luca ci siamo distesi e stavamo in silenzio con l’aria che rinfrescava i nostri visi. Chiudo gli occhi e ascoltavo il rumore dell’altalena che si muoveva, la gente parlare, la mia mente era vuota dalle preoccupazioni del giorno…a un certo punto apro gli occhi e mi vedo accanto a me, alla mia destra, Luca che mi stava osservando e gli chiedo: "Cosa c’è? Ho un moscerino in faccia?" Lui non mi risponde e dopo un po che lo fissavo, mi alzo e guardavo gli altri ragazzi che stavano insieme a divertirsi e il cielo ancora buoio e pieno di stelle.

Scendo dall’altalena e vado verso il corrimano della nave che si trova davanti a me da sola, ero abituata a fare molte cose da sola e ho avuto sempre paura di stare con le persone e parlare in pubblico, mentre camminavo mi guardavo in torno e vedevo persone davanti il falò che ridevano ma la cosa più bella era la danza che facevano le fiamme che salivano e scendevano di altezza. Quando arrivo al corrimano, guardo il mare limpido e il cielo e mi domandavo ancora: Cos’è questo posto? Dove sono? E mentre contemplavo accanto a me compare Luca che mi chiede: "Come mai sei scesa dall’altalena?" io gli rispondo: "Perché volevo vedere il mare" e lui: "Cosa ti incuriosisce del mare di questa sera?" io: "Non lo so, a qualcosa di strano, il cielo è sempre stellato e non riesco a capire". lui mi risponde: "Qui il tempo è fermo, è sempre notte e si fa sempre festa ma tu non hai una faccia da festa, come mai?" Io imbarazzata gli rispondo: "No, mi sto divertendo, questo è un posto meraviglioso, lontano dall’università, il caos delle macchine ma a me non piace stare a contatto con le persone e ho paura di parlare in pubblico" lui: "Capisco. Posso chiederti una cosa?" io: "Certo, dimmi pure..."

...e prima che lui iniziasse parlare, qualcuno si scontra dietro di me e dalle mie mani cade il cellulare in mare e, con mia grande sorpresa, Luca lo va a recuperare e al ritorno, fradicio, mi riporta il telefono e va a cambiarsi. Al suo ritorno mi accorgo del suo profumo che inebria i miei sensi e gli chiedo: "Cosa volevi dirmi prima?" lui: "Scusami l’attesa. Volevo dirti che tu mi interessi e che dalla prima volta che ti ho incontrato ti ho trovata interessante" io: "grazie imbarazzata e poi camminiamo".

Io chiedo a Luca: "Se qui non cambia il tempo, dove siamo? E’ da prima che me lo chiedo" lui: "Questo non è dato saperlo a noi, io chiamo questo luogo Utopia, un luogo dove si trova la felicità che è inesistente nel mondo di tutti i giorni e le persone rimangono qui perché pensano che rimarranno per sempre in questo luogo ma questo è un Limbo, perché alla fine quando lasceremo il nostro mondo, saremo giudicati in un tribunale dove ci sono tutti gli dei che decideranno, indipendentemente dalla condotta che hai avuto nella vita sulla Terra, vivremo come spiriti buoni o cattivi in un paese chiamato Yomi, che corrisponde all'antico Ade dei greci. Ti domanderai perché non si parla di Paradiso e Inferno perché non esistendo un premio o una punizione dopo la morte, arriviamo alla conclusione che non esistono il Paradiso o l'Inferno". Io: "Quindi, se ho capito bene, questo luogo che chiameremo “Utopia” è un luogo di transito che ci fa credere che ci donerà per sempre la felicità ma arriveremo un giorno ad essere esaminati da questi dei, che da quello che ho capito hanno creato la Terra e che sono sempre accanto a noi nella vita, e non importa come ci siamo comportati nella vita andiamo in questo paese chiamato Yomi…ma com’è fatto questo luogo chiamato Yomi? Cosa facciamo lì?"... Luca: "questo non è dato saperlo a noi, lo scoprirai quando è ora. Basta gingillarti su queste cose, andiamo a divertirci!"

Cosa è questo suono fastidioso e ripetitivo? Non sembra provenire da questo posto. Apro gli occhi e mi rendo conto di essere in camera mia. E’ stato tutto un sogno. Uff, ci sono domande che mi sorgono…Chi è Luca? Dove si trova quell’edificio dove sono entrata con i ragazzi sconosciuti? Chi sono quegli individui? Esiste nella realtà questo posto malandato? Ho già sentito il nome Utopia e il luogo Limbo…Yomi? Spiriti buoni o cattivi? Cosa ho mangiato di pesante ieri sera? Però è interessante la teoria di quel Luca. Devo informarmi.

  
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