Anime & Manga > Ao no exorcist
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Autore: Temari    28/08/2011    2 recensioni
- "Infilò una mano nella tasca sinistra dei pantaloni ed estrasse una chiave che sembrava chiazzata di ruggine, infilandola poi nella toppa e girando due volte. La porta si aprì e a salutare la vista di Yukio fu un luogo familiare: il suo laboratorio privato." -
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Yukio Okumura
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! =D
Di punto in bianco mi sono ritrovata a decidere di sfruttare uno dei prompt della community
15 minute fic, scrivendo quindi (in 15 minuti appunto) una piccola flash su ANE - anche per prendermi un po' gioco di Yukio, 'che in questi filler gli stan facendo di tutto... P:

Disclaimer: mi appartiene solo ciò che scrivo.

Ja ne,
Temari



Ritual


 




        Erano le 5 e 30 precise.
        Gli occhi blu scuro di Yukio si aprirono lentamente, non erano annebbiati dal sonno bensì perfettamente lucidi, dopotutto erano anni ormai che si svegliava a quell'ora - non aveva neppure più bisogno di una sveglia per alzarsi.
        Facendo piano per non disturbare suo fratello che ancora dormiva beato nell'altro letto, uscì dalla camera indossando ancora la semplice maglia e i pantaloni della tuta che usava come pigiama; si diresse verso il piano sotterraneo dell'enorme dormitorio, scendendo varie rampe di scale, fino a raggiungere una porta di metallo chiusa a chiave.
        Infilò una mano nella tasca sinistra dei pantaloni ed estrasse una chiave che sembrava chiazzata di ruggine, infilandola poi nella toppa e girando due volte. La porta si aprì e a salutare la vista di Yukio fu un luogo familiare: il suo laboratorio privato.

        Quella era l'ora del suo personale rituale.
        Quello era il momento che ogni giorno della sua vita temeva.

        Si avvicinò ad un tavolo dove diverse provette con altrettante sostanza di colore diverso giacevano pronte; afferrò uno spillo sterilizzato e procedette a pungere l'indice, come sempre. Sollevò il dito e lasciò che una singola goccia di sangue andasse a mescolarsi con ognuna delle soluzioni nelle provette.
        Una volta terminata la procedura, rimase a fissare attentamente, aspettandosi da un secondo all'altro di vedere scintille blu frizzare in uno o più dei composti...
        ... Erano passati cinque minuti e non era successo nulla...
        Tirò un sospiro di sollievo - anche per oggi poteva considerarsi umano.


   
 
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