Era
una cosa strana non
festeggiare un compleanno, in Paradiso.
Non che in vita ne
avesse avuto molto tempo ma ogni 29 agosto si svegliava, respirava
profondamente, cercava di dimenticarsi delle bugie, orribili bugie
scaraventatagli addosso almeno per un giorno e cercava di godersi la
giornata
appieno.
Il calore della
famiglia.
Le risate dei suoi
piccoli.
L’affetto degli
amici.
E l’instancabile,
onnipresente amore dei fan.
Riusciva a sentire
i loro sentimenti fargli vibrare le corde del cuore.
Era una cosa
strana
non festeggiare un compleanno, in Paradiso.
Inizialmente… Era
lievemente un controsenso
festeggiare un compleanno in
Paradiso.
E poi c’erano un
sacco di differenze. Niente più torta, ad esempio. Niente
persone attorno a lui.
Anche se su quel
punto non era del tutto sicuro.
Perché ora, dal
cielo, sentiva distintamente ogni grammo del loro amore, del loro
affetto
raggiungergli l’anima
e pervaderla.
Riscaldarla d’amore.
“Michael, auguri”.
“Non ti ho
dimenticato, spero tu sia felice adesso. Buon compleanno”.
“Papà, ti voglio
bene. Auguri”.
“Continueremo a dare
amore al mondo, per te, nostro Re!”.
“Auguri, tesoro
mio. La mamma ti pensa sempre, ogni giorno”.
“Mi hai ispirato. Vivrai per sempre nel mio cuore”.
Era una cosa magnifica, festeggiare il compleanno, in Paradiso.
Cosa dovrebbe essere non lo so.
Volevo solo scrivere qualcosa per lui.
Buon compleanno, Michael.
Ricordiamolo, gente, facciamo sì che i nostri pensieri gli raggiungano l'anima!