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Autore: _eco    29/08/2011    9 recensioni
{Caroline/Tyler}
« Io camminerò reggendomi ad un bastone, e tu sarai pronta a stracciarmi in una gara di corsa », continua lui, con il solo obiettivo di farla ridere.
E ci riesce, perché Caroline solleva le labbra e mostra la dentatura leggermente smussata; il pensiero di un vecchietto che conserva ancora le caratteristiche di quel ragazzo, e di una giovane scattante che lo supera con un balzo, le sembra surreale, e la spinge a ridere di gusto.
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Caroline/Tyler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'The Blondie and the Beast'
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A tutti coloro che stravedono per questi due, e che si dannano per scriverci su qualcosa.

Titolo: Stars accompany the moon (Le stelle accompagnano la luna).
Personaggi: Caroline Forbes, Tyler Lockwood, Jules Lockwood.
Genere: Fluff, Malinconico, Introspettivo.
Note: One-shot e insoddisfazione totale dell'autrice.
Conteggio parole: 679
Altro: Spero che non sia poi così orribile e, ovviamente, di ottenere tanti pareri che siano critici o positivi.
Buona lettura :)

S
tars accompany the moon


"You've got a face for a smile, you know
A shame you waste it
When you're breaking me slowly but I've"
By World of chances, Demi Lovato.


L’unica fonte di luce sono i lampioni ai margini della strada, e lo spicchio argenteo che troneggia nel cielo.
« Ci rivedremo », mormora contro l’orecchio di lei.
Tiene le mani sul suo viso di cera, e con i pollici intrappola le lacrime che sgorgano dai suoi occhi trasparenti.
« Sì », ripete la ragazza, annuendo.
Un sorriso nasce sul viso di Tyler, creando un certo contrasto con i lineamenti marcati.
« Io camminerò reggendomi ad un bastone, e tu sarai pronta a stracciarmi in una gara di corsa », continua lui, con il solo obiettivo di farla ridere.
E ci riesce,  perché Caroline solleva le labbra e mostra la dentatura leggermente smussata; il pensiero di un vecchietto che conserva ancora le caratteristiche di quel ragazzo, e di una giovane scattante che lo supera con un balzo, le sembra surreale, e la spinge a ridere di gusto.
Ma le lacrime non smettono di bagnarle le gote.
Sono prepotenti.
Sono la prova che tutto sta per finire.
« Non voglio credere che ti rammollirai in così poco tempo », mugugna Caroline, sforzandosi di mostrare la vena sarcastica che la caratterizza anche in quel momento.
« Sorridi, Caroline. Sarai le stelle che accompagnano la luna », sospira il ragazzo, allacciando le braccia intorno alla vita di lei, e inseguendo con lo sguardo la lenta comparsa di alcuni punti luminosi nel cielo.
La ragazza preme il capo contro il petto di Tyler, controllando il battere regolare del suo cuore ancora umano. Sente la mano massiccia di lui accarezzarle i capelli con una delicatezza sorprendente.
Chiude gli occhi, carezzando la pelle candida con le lunghe ciglia.
Tyler tenta di trattenerla per un braccio, ma lei è già andata via.
Stringe le nocche – così forte da farle diventare totalmente bianche –, ma a niente servono i suoi sforzi.
Gli rimane soltanto un pugno d’aria fresca che sa vagamente di rose.


*

   

« Papà, guarda le stelle », esclama una bambina dai lucenti capelli corvini.
Si aggrappa con decisione ai jeans dell’uomo accanto a lei, che striscia i piedi sul prato, spingendo il dondolo di ferro sul quale sono seduti.
« Cosa fanno, scricciolo? », chiede pazientemente, mettendosi a fissare tanti puntini luminosi sparsi nel cielo.
« Sorridono », sussurra la piccola.
E sembra rapita da quel continuo bagliore.
Da quelle lucciole lontane che risplendono nel cielo scuro.
« E cosa succede se le stelle sorridono? », insiste Tyler.
Un fresco venticello gli sferza il viso, mentre la figlioletta poggia la testa sulle sue ginocchia, rivolgendo lo sguardo alla distesa tenebrosa che li sovrasta.
« Sorride anche zia Caroline », risponde lei,  gli occhi verdi a scrutare i puntini luminosi che si stringono intorno alla luna argentata.
Tyler annuisce e accarezza i capelli color ebano della figlia.
« Mi racconti una storia, papà? », domanda implorante la bambina.
E per quanto l’uomo trovi non poca fatica nel narrarle una delle solite avventure, si mette comodo e fa un cenno accondiscendente con il capo.
« Quale? », chiede abbozzando un mezzo sorriso.
La bambina storce la bocca e per un attimo sembra immersa in un lungo e impegnativo ragionamento.
« Quella della ragazza che aiutava il lupo a sconfiggere la luna », risponde la piccola.
Ed è inevitabile che gli occhietti vispi comincino a brillare.
« Di nuovo? », protesta il padre, gettando il capo all’indietro.
Non riesce nemmeno a ricordare con precisione tutte le volte in cui le ha raccontato quella storia.
Eppure Jules continua a sorridere con gli occhi, e annuisce, strisciando la chioma scura sui jeans dell’uomo.
« E va bene », si arrende Tyler.
La bambina chiude
gli occhi e allunga un braccio giù dal dondolo, per sfiorare l’erba umida.
« C’era una volta…», comincia l’uomo.
Mentre le parole scorrono irrefrenabili, il suo sguardo vaga silenzioso, alla ricerca della stella più luminosa.

Quando la vede - così vicina alla luna da mescolarsi con la luce del satellite argenteo – non può far altro che restituirle il sorriso, e sperare che, ovunque si trovi, Caroline abbia trovato un altro motivo per continuare a sorridere.

l u l l a b y' s space: Io spero vivamente di non avervi sconvolto troppo. Credo che stessi canticchiando da un bel po' la canzone citata sopra, e ho sentito il bisogno di scriverci su qualcosa. All'inizio era una shot introspettiva, non dedicata ad un personaggio in particolare, ma poi, come sempre, sia Caroline che Tyler si sono intromessi in ciò che stavo buttando giù e sono diventati i protagonisti indiscussi della shot.
Inizialmente, la prima parte è stata quella che ho scritto con più facilità, mentre la seconda ha dietro una lunga storia.
Jules è entrata in scena all'improvviso, ho cominciato a scrivere prima ancora che il cervello iniziasse a ragionare seriamente, e così, quasi per gioco, è arrivata questa dolce bambina, che un Tyler ormai papà ama chiamare "scricciolo".
Probabilmente il testo della canzone non si addice molto alla shot, ma il motivo dolce e malinconico lo trovo perfetto per quest'atmosfera. Il titolo della shot è banale, ridicolo...ma non avevo altro da metterci. E oggi ho una particolare tendenza a criticare tutto ciò che faccio xD
Non so, forse non è proprio IC, o ho dato un'interpretazione scorretta...troppo melensa.
Sicuramente ci saranno tantissime cose da criticare, e chi meglio di voi potrà farlo?
Ma, in ogni caso, questa resta la Tyroline alla quale mi sono legata di più in assoluto.
Impaziente di scoprire cosa ne pensate, vi saluto.
l u l l a b y

  
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