1 ASTRON 1422 C. C.
(1° Aprile, secondo
il Calendario della Contea)
Quarta Era, Terra di Mezzo
Finalmente
ho un po’ di tempo per scrivere!!!
Non
si riesce ad avere pace aVilla Brandy, con questo continuo andirivieni di almeno
dieci decine di zii e cugini, sempre indaffarati a disturbare la quiete e
ficcare il naso ovunque! Sembra che non abbiano mai di meglio da fare, e non
v’è speranza che essi apprendano un giorno il significato del termine
“discrezione”.. Per non parlare del chiasso che rimbomba per i corridoi della
Villa, a tutte le ore del giorno!
Il
mio buon papà Saradoc è, ahimé, fin troppo tollerante per essere il Capo
Famiglia.. Ma io sono il suo primogenito e unico figlio, e quando consegnerà a
me le redini diventerò il Signore di Buck, e allora… Beh, allora le cose
cambieranno, e in questa casa regneranno ordine e disciplina!
Ma
sto divagando, oops.. Stai a vedere che ha ragione quel testone di un Sam,
quando dice che rassomiglio al “Signor Pipino” ogni giorno di più! Forse sto
realmente prendendo il peggio da lui, esattamente come lui ha preso il peggio
dai Took!!
Dicevo
che nella Villa c’è troppo baccano per i miei gusti, e l’unico modo per
starmene un po’ tranquillo pare sia chiudermi in biblioteca, specie dopo il
tramonto; nella mia stanza non sono mai al sicuro, col cugino Berilac che entra
senza neanche bussare, sempre accompagnato dalla solita scusa di voler dare
un’occhiata ai miei appunti.. Come se non sapesse che ne sono gelosissimo, e
soprattutto, come se capisse qualcosa di ciò che scrivo!!! Quel fannullone di
un Brandybuck gioca a fare l’intellettuale, ma le uniche cose che sa
comprendere e apprezzare sono cibo e birra a volontà… Uff, ma perché continuo a
perdere il filo conduttore del discorso?!
Dicevo,
qui nessuno si sogna di venire a disturbare il “topino Merry” (così mi ha
soprannominato affettuosamente Pip), quando egli è al lavoro: in pratica, la
biblioteca di Buckburgo è assiduamente frequentata solo da me, e per me è la
migliore di tutta la Contea! Certo, i volumi di storia conservati nei Grandi
Smial sono un patrimonio di notevole interesse, tuttavia ritengo che la
biblioteca di Tucboro non possa competere con quella di noi Brandybuck! Pipino
naturalmente non è d‘accordo.. Come mai la cosa non mi sorprende??
Lui
sostiene che la grande libreria della sua Famiglia contenga cronache storiche
più dettagliate e approfondite, e a tal proposito non perde l‘occasione di
ricordarmi che, a suo avviso, l’unico “lavoro” che mi riesce bene, ancor meglio
degli anelli di fumo, è il “vantarmi” delle opere redatte da me personalmente!
Secondo me quel Took è piuttosto invidioso, dal momento che non sa proprio
scrivere volumi… E come potrebbe, visto che ha difficoltà a comporre persino
dei semplici versi in rima?!
Comunque
sia, Pip sa che amo trascorrere qui gran parte delle mie giornate a meditare e
studiare.. E’ il mio lavoro! Non posso sempre e solo bighellonare per i campi
della Contea come un tempo, e preoccuparmi di organizzare feste in grande
stile, come fa lui.. Ho anche bisogno di riflettere, apprendere, comporre..
Quando non sono occupato a mangiare, dormire o fumare, naturalmente! Eppure
anche Pip è cambiato, pur senza accorgersene. Da quando il nostro caro cugino
Frodo ha lasciato la Terra di Mezzo, poco più di sei mesi fa, per non farvi
ritorno, molte cose non sono più le stesse.. Nulla potrà più essere lo stesso,
specie a Casa Baggins, senza i nostri adorati Bilbo e Frodo! Il mio pensiero
vola almeno una volta al giorno verso di loro, oltre il Grande Mare, nell’Ovest
delle Terre Immortali…
Ma
in fondo siamo nella Quarta Era, è necessario adattarsi ai mutamenti! E Pipino
è un pò diverso, dicevo, dal giovane Hobbit indisciplinato e insolente che
saltellava da una fattoria all’altra, a razziare ortaggi! E’ cresciuto,
s’intende, ha più giudizio sebbene non sia ancora entrato nell’età adulta, ed è
ancor più gioviale di prima! Mi canzona sempre, quel matto di un Took, perché
dice che a forza di stare col naso sui libri diventerò vecchio prima del tempo,
e finirò rimbambito come lo zio Adelardo! In realtà credo che Pip sia un po’
dispiaciuto, perché ultimamente ho rinviato sin troppe volte le nostre
cavalcate al chiaro di luna… In effetti capita di frequente che, di sera, mi
trattenga qui in biblioteca a leggere sino a tardi; ad una certa ora, gli occhi
che bruciano dalla stanchezza mi avvertono che la notte sta invecchiando, mio
malgrado! Allora vado alla finestra dello studio, dirigo lo sguardo verso il
cielo notturno e mi soffermo a guardare le stelle, mentre il mio cuore e la mia
mente mi parlano del buon Frodo, al quale rivolgo una silenziosa buona notte
carica di nostalgia e affetto…
Poi
vado a coricarmi, ma non prima di una rapida e furtiva revisione alla cucina
che volge a nord-ovest della casa (praticamente la più vicina alla biblioteca)…
Solo per controllare se è tutto a posto… No, è una bugiaaaaa!!! Ebbene, lo
ammetto: fare le ore piccole mette un certo appetito!! Leggere e scrivere
stanca, perciò prima di andare a letto faccio una pausa, e ne approfitto per
sgraffignare un paio di mele rosse dal cestino personale della cugina Melitot
(presa com’è dai suoi tanti spasimanti, non se ne accorge neanche!), qualche
biscotto, due o tre cucchiai abbondanti di marmellata alla fragola da spalmare
su pane bianco e, per finire, un paio di grosse fette della squisita torta alla
crema gialla, che ha reso mamma Esmeralda la cuoca più famosa di tutto il
Decumano Est! A volte però ne ritrovo soltanto le briciole, e allora mi
rammarico di non esser riuscito ad accorrere in tempo, per salvarla dalle
grinfie di quegli sciacalli che sono i miei parenti!!!
Quindi
corro nella mia stanza e mi infilo sotto le coperte, non del tutto soddisfatto,
in verità, senza l’ultima foglia di erba-pipa della giornata, da fumare a
pancia piena; ma una volta “crollato” sul cuscino mi addormento all’istante,
cullato dal dolce e profumato pensiero della prossima prima colazione che mi
attende…
Oh
no, così non va, Meriadoc! Non è di cibo e leccornie che devi parlare, in
questo diario!!! Già… Uno splendido diario, rilegato in pelle e argento,
prezioso regalo di Dama Eowyn dell’Ithilien, che me lo porse nell’ora del
congedo, accompagnando il gesto con parole d’amicizia e affetto: “Questo
quaderno apparteneva a mia madre, Théodwyn la Bella, figlia di Thengel e Morwen
di Lossarnach” – disse – “L’ho conservato per lunghi anni in nome del dolce
ricordo di lei, ma ora lo dono a te, Meriadoc, nobile Scudiero del Mark, mio
caro amico della Contea… Possa codesto dono divenire testimonianza di pace e
prosperità senza fine nella Terra dei Mezzuomini, e di serenità, letizia e
amore nei tuoi giorni, sino alla fine del tempo”.
Non riuscii a trovare le parole per esprimerle
la mia profonda riconoscenza.
Dama
Eowyn è una donna straordinaria, così gentile, saggia e generosa… Mi ricorda un
po’ la Dama di Luce del Bosco d’Oro: alta e fiera, distante eppur vicina, dolce
come miele e dura come acciaio, forte ed esile, bella e fredda, come neve di
montagna, calda come il sole in estate e allegra come una bambina che corre nei
prati in primavera. E la sua fulgida bellezza è la regina tra le bellezze
dell’Ithilien, il Giardino di Gondor. Non appena mi sarà possibile tornerò a
farle visita, e Pipino mi accompagnerà, poiché qualche tempo fa mi confidò che
avrebbe desiderato ardentemente vedere i boschi dell’Ithilien, ma soprattutto
riabbracciare Faramir.
Sono
felice di aver finalmente deciso di appuntare qualcosa su queste pagine!
Scrivere
qui sarà un po’ come tornare ragazzino, quando marinavo la scuola e la mia
preoccupazione maggiore era sfuggire alle ire di papà Saradoc!! Ricordo che il
giorno del mio quattordicesimo compleanno saltai le lezioni, e Frodo mi regalò
un bellissimo quaderno, con un’elegante copertina verde e rossa, che aveva
avuto a sua volta da Bilbo (forse lui l’aveva avuto dai suoi amici Nani): ne
fui entusiasta, lo portavo quasi sempre con me e quando non gironzolavo per
locande, boschetti e campi coltivati coi miei compagni, mi recavo sotto il
grande melo, nei pressi del fiume. E proprio li, sulle rive del Brandivino,
passavo molto tempo a riflettere e scrivere in tranquillità, allietato dal
dolce gorgoglìo perpetuo delle acque.
Solo…
Questo diario è talmente bello, che quasi ho il timore di sciuparlo, o peggio,
di renderlo ridicolo coi miei insulsi discorsi, sminuendo così il suo valore!
Non annoterò niente di speciale o avventuroso, lungi da me, non somiglio
neppure lontanamente al buon vecchio Bilbo: lui sì che era un maestro nello
scrivere, nel narrare storie e cantare!! Le mie sono solo memorie di un semplice
Hobbit di campagna, benché la gente della Contea si ostini a chiamarmi
“Capitano Meriadoc”, trattandomi con timoroso rispetto! Penso che non mi
abituerò mai a tante lodi e ossequi…
A
Pip piace esser definito “signoresco”, e pare che si diverta un mondo, molto
più di me, a scrutare coloro che lo guardano con una curiosità mista ad
ammirazione e deferenza! “Sono Peregrino Took” – Mi sento ripetere ogni volta –
“Soldato di Gondor, Guerriero della Guardia della Torre Bianca.. Il mio titolo
mi precede, amico mio”!
Pipino
può tirar fuori tutte le filastrocche che vuole e lanciarmi ogni tipo di burla,
purché non metta le mani su questo quaderno! Lo terrò accuratamente nascosto e
segreto dove soltanto io so, ma se per un malaugurato caso quel mascalzone di un
cugino dovesse trovarlo e leggerlo senza il mio permesso, se la vedrà con
Meriadoc, Scudiero di Rohan della Casata di Meduseld!
Sento
di volerti già bene, caro diario: per la benedizione della Dama dell’Ithilien
che accompagna ogni tua pagina; perché sei entrato a far parte dei miei tesori
personali e… Perché so che sarai un degno e fedele custode dei miei più intimi
pensieri e avventure!
Meriadoc
Brandybuck