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Autore: sonnysh    29/08/2011    6 recensioni
dalla storia --
Odiavo il fatto di sentirmi in pugno, odiavo che lui poteva avermi quando voleva ma mi ero ripromessa che non glielo avrei più lasciato fare. «Questo è un addio, Nick.»
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«Ti amo, Nicholas.» Dissi prima di chiudere la porta alle mie spalle. Questa é stata l'ultima volta. Giurai a me stessa, anche se speravo di sbagliarmi.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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è la prima os che scrivo da tanto tempo,
vi chiedo di perdonarmi in anticipo se non è bellissima 
ma veramente ci ho messo tutta me stessa per scriverla
per il momento è solo un idea, ma se mai qualcuno dovesse apprezzarla
spero che non resterà solo una os
vi aspetto a fondo capitolo, sonny


***



La consapevolezza di stare per commettere un emerita cretinata scatenò dentro di me una scarica di adrenalina che mi diede il coraggio necessario per bussare alla sua porta. Non feci in tempo a finire di muovere la mano sulla porta di legno, che questa si aprì mostrando all'interno una stanza buia, illuminata solo da una debole candela posizionata sopra un tavolino, mi accolse nascosto in penombra, chiuse la porta dietro di me e sorrise. «Sapevo che saresti venuta.» Quella sua consapevolezza mi convinse del fatto che stavo facendo la scelta sbagliata, i suoi occhi color nocciola si avvicinarono pericolosamente fino a quando non me li ritrovai a pochi centimetri dal viso e i suoi riccioli stuzzicavano la mia fronte, mi ritrassi. Odiavo il fatto di sentirmi in pugno, odiavo che lui poteva avermi quando voleva ma mi ero ripromessa che non glielo avrei più lasciato fare. «Questo è un addio, Nick.» Mi sorpresi del mio tono di voce sorprendentemente freddo quando in realtà non avrei mai voluto dire quelle parole. Notai la sua reazione e ora i suoi occhi, prima carichi di eccitazione e compiacimento, erano tristi ma consapevoli che fosse la cosa giusta. Non l'avevo mai chiamato Nick prima di allora, tranne la prima volta quando si presentò, per me era sempre stato Nicholas e questo rafforzava la frase che avevo appena pronunciato. Continuammo a guardarci negli occhi fino a che non vidi guizzare nei suoi qualcosa, una scintilla, che gli fece sussurrare quelle parole che sapeva non avrei potuto ignorare, che mi avrebbero inevitabilmente incatenata a lui ancora di più. «Non mi lasciare, dimmi che rimani.» L'aveva detto, cercai di non pensarci di rimuovere quelle tre insignificanti parole dalla mia testa di convincermi che non erano vere e che dovevo assolutamente andarmene, ma si sa la testa pensa una cosa e il cuore ne decide un'altra così non opposi resistenza quando sentii le sue labbra sulle mie. Ghignò beffardo per poi riprendere a baciarmi più intensamente, ora le nostre lingue giocavano insieme, ballavano e si rincorrevano in una danza ormai conosciuta. Sapeva sempre come farmi perdere il controllo e per me ormai era diventato impossibile resistergli, sapeva sempre cosa dirmi per farmi dubitare delle mie stesse parole. Per farmi nuovamente cadere ai suoi piedi. Quando ci staccammo vidi le sue labbra curvarsi in un sorriso sincero, il secondo in una sera, un nuovo record visto le poche volte in cui concedeva a qualcuno di vedere il suo meraviglioso sorriso. Lui se ne vergognava, ma a me faceva impazzire sarei rimasta a fissare le sue labbra a cuoricino fino alla fine dei miei giorni. Le parole che avevo pronunciato poco prima furono cancellate completamente quando riprese a baciarmi e ad accarezzarmi i capelli con la mano destra, mentre con quella sinistra cercava l'apertura della zip del vestito che avevo indossato quella sera. Sapevo che amava farmi rimanere nuda quando lui era ancora completamente vestito, lo eccitava e diceva che gli dava una sensazione di potere. Sta sera però non glielo avrei permesso, dovevo fargliela pagare almeno un pochino per il fatto che ancora una volta aveva sfruttato il mio punto debole per farmi nuovamente sua. Pensare che in quel momento ero sua mi riempiva il cuore, ma lui non era mio e non lo sarebbe mai stato. Lo fermai appena sentii la sua mano sulla mia schiena per sganciare il reggiseno, lo spinsi sul letto e mi sedetti su di lui a cavalcioni. Presi a baciargli il collo, lentamente, per poi passare a sbottonare i bottoni della camicia e poi passarci con la bocca e lasciavo scie infuocate sul suo corpo che, ormai, conoscevo alla perfezione. Finii di sfilargli la camicia e mi spostai più in basso per sbottonare anche i pantaloni, una volta tirata giù la zip ribaltò le posizioni e rincominciò spogliarmi, sentivo l’eccitazione crescere e finii di sfilargli anche i boxer, soddisfatta che per una volta era rimasto lui quello per primo senza indumenti non opposi resistenza quando la sua mano mi slacciò il reggiseno e poi sfilò i mie zip che finirono per terra vicino al vestito. Prese a baciarmi ovunque, con foga, fino a quando le nostre lingue non si rincontrarono. Si fece spazio tra le mie gambe e poco dopo prese a spingere.
Un raggio di sole mi colpí in viso facendomi svegliare, mi rigirai nel letto e nel farlo andai a sbattere contro qualcuno. Per fortuna non l'avevo svegliato, mi alzai dal letto e incominciai a raccattare la mia roba in giro per la stanza e mi vestii. Cosa avevo fatto? Ero andata là con l’intenzione di chiudere per sempre la storia e invece mi ero ritrovata nuovamente nel suo letto, era come la parte mancante di me, mi attirava e non riuscivo a resistergli. Ci provavo ma ogni tentativo era vano così che mi ritrovavo sempre allo stesso punto. Diedi un ultimo sguardo al ragazzo addormentato in mezzo alle lenzuola aprii la porta e mi diressi verso la mia stanza. «Ti amo, Nicholas.» Dissi prima di chiuderla alle mie spalle. Questa é stata l'ultima volta. Giurai a me stessa, anche se speravo di sbagliarmi.

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volevo precisare un paio di cose, perchè posso capire che a voi questa scena possa sembrare essere campata per aria, ma vi giuro non è così.
partiamo da fatto che la descrizione del personaggio femminile è volutamente non citata poichè ci sono ancora dei dettagli che devo ultimare su di lei e non volevo fare una descrizione poco accurata, vi chiedo scusa anticipatamente per questo. 
In secondo luogo la scena descritta è tratta da una fan fiction che avrei intenzione di scrivere, appunto, ma che per vedere se piaceva ho preferito anticipare con questa OS per vedere se ci sarebbe qualcuno intenzionato a leggere. Se così fosse ho già pronto qualche capitolo, ma se invece non vi piace rimarrà semplicemente una os come tante altre. 
quiiindi quello che vi chiedo di fare è di recensire per farmi sapere se devo mettermi a scrivere o se è meglio che rimanga semplicemente così visto che fa cagare, non mi offendo se me lo dite

a presto, sonny
  
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