Anime & Manga > Sailor Moon
Segui la storia  |       
Autore: alby4ever    29/08/2011    4 recensioni
quando Sailor Moon salva crystal tokyo da Wiseman, decide di vedere Neo Queen Serenity in faccia per ringraziarla, anche se ciò avrebbe potuto portare ad un cambio della storia...
e ora che il futuro è diventato il presente, cos'è cambiato?
dove sono andati tutti?
una storia diversa, dove il mondo è diverso, le persone sono diverse, e la luna bianca sembra essere scomparsa dalla memoria dagli uomini...
ma alcuni amici sono rimasti, e con nuovi e vecchi personaggi la storia andrà avanti per combattere l'ultimo grande nemico...
Genere: Azione, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Luna, Nuovo personaggio, Outer Senshi, Sorpresa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Dopo la fine
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

- caccia al tesoro -

-ciao mamma, ci vediamo dopo!-
-Yue, aspetta! Mi raccomando, non andare alle rovine, ok?-
Il bambino di nome yue rigirò gli occhi esasperato, ma guardò lo stesso la madre con un sorriso sincero
-si mamma, non preoccuparti-
E corse via dalla casa per raggiungere la sua amica in strada
-ciao Yue-
-ciao Stella, perdona il ritardo ma mia madre mi ha fatto le solite raccomandazioni-
-anche la mia. Possibile che ne abbiano così paura? Cioè…perché?-
-non lo so e penso che non lo sapremo mai. Andiamo?-
E i due bambini cominciarono a correre a perdifiato verso il limite della città situato a sud. Le nuvole quel giorno erano gonfie e grigie e non preannunciavano il ritorno del sole. Ma ormai il sole si vedeva raramente, un po’ per la pioggia e un po’ per gli scarichi industriali delle fabbriche poco lontane dalle loro case.
-dai, muoviti lumaca! Farti battere da una femmina così…-
-dai Stella aspettami!-
La bambina, più avanti di Yue, gli sorrise e continuò a correre più veloce di lui.
-ehi, finalmente siete arrivati!-
Carl , il capobanda, sbuffò sonoramente e si alzò dal masso su cui era seduto
-si- disse Yue con il fiatone –solite raccomandazioni inutili-
-uff, già con il fiatone Yue?-
-zitta Mary-
La ragazza ridacchiò malignamente
Erano al piccola banda di bambini della periferia sud. C’era Carl, il capobanda che era il più grande con i qui tredici anni. Poi c’era Mary, la sua fidanzata maligna e vanitosa che non poteva fare a meno di giocare a truccarsi come un’adulta, con l’unico risultato di sembrare ancora più brutta. Più volte Yue si era chiesto cosa ci trovasse Carl in lei. Aveva i capelli castano scuro con la pelle pallidissima e gli occhi a mo di rospo, senza dimenticare gli incisivi evidentemente grandi. Poi però pensava che l’amore era cieco e lasciava perdere.
-cosa ci proponi oggi capo?-
Max, il genio del gruppo, se ne stava leggermente in disparte a leggersi un vecchio libro dai bordi mangiucchiati dalle tarmi, con gli occhiali enormi che gli scivolavano lungo il naso.
Carl si mise in piedi sulla pietra dove pochi minuti prima era seduto -oggi caccia al tesoro. Chi trova per primo qualcosa che abbia valore torna subito indietro e lo tiene fino al ritorno di tutti, ok? Dividetevi in gruppi da due-
Yue si girò verso Stella ma lei venne subito raggiunta da Marina, la sua migliore amica. Si girò verso di lui con lo sguardo come per dire “mi dispiace” e se ne andò. Mary si mise in coppia con Carl, Stella con Marina, Riki con Hikari e rimase da solo Max
-come ogni volta insieme, vero Yue?-
Il ragazzo lo guardò leggermente irritato. Gli stava abbastanza simpatico Max, solo che a volte si metteva a parlare di cose contenute nei suoi libri di cui non capiva niente. Solitamente raccontava leggende e miti di epoche remote e passate, di guerrieri e alieni che invadevano il pianeta per poi essere sconfitti da combattenti misteriosi.
-pronti? Via!-
La voce di Carl riportò Yue alla realtà e si accorse solo in quel momento che erano soli davanti alle rovine poiché tutti gli altri erano partiti. Con determinazione, cominciò ad addentrarsi tra le rovine evitando di tagliarsi con i cocci di vetro disseminati ovunque. Yue era in testa, mentre Max lo seguiva con più difficoltà non essendo abituato alle attività motorie.
Le rovine si estendevano per tutta la parte sud della città, composte in prevalenza da strade diroccate, edifici abbandonati sull’orlo di crollare e miriadi e miriadi di schegge di vetro disseminate ovunque. Erano di tutte le dimensioni, da frammenti con cui potevi tagliarti i polpastrelli a veri e propri pilastri larghi molti metri e pericolosamente in bilico accavallati gli uni agli altri. Molto più a sud, verso la fine delle rovine, c’erano proprio otto colonne che erano cadute verso lo stesso punto centrale incrociandosi tra loro e formando uno spazio vuoto sottostante. Fu proprio quel punto che attirò l’attenzione di Yue. Dato che era molto a sud, nessuno dei suoi compagni si era mai spinto fino a quel punto, un po’ per il tempo e un po’ perché anche loro avevano timore di quelle rovine. Cosa c’era da aver timore? Erano abbandonate.
Yue cominciò a sentire delle leggere gocce di pioggia che cominciavano a cadere, doveva sbrigarsi se non voleva fare troppo tardi
-ehi Yue, aspettami!- Max lo chiamava da lontano avendo difficoltà a stargli dietro
-dai secchione, cerca di starmi dietro!-
Evitò una sporgenza tagliente e tante schegge per terra, fino a riuscire ad arrivare alle colonne. Ci passò sotto e rimase un attimo estasiato da ciò che vide. A differenza di fuori, lì sotto era tutto pulito e intatto, con le colonne di vetro che riflettevano la poca luce che passava tra le nuvole di pioggia per amplificarla. Il pavimento era intatto e risplendeva anch’esso senza la minima traccia di polvere e l’aria che traspirava sembrava quasi filtrata, ripulita. Proprio sotto l’incrocio delle colonne si ergeva un piccolo altare, sempre di vetro, a base esagonale, con tante stalattiti di vetro che sporgevano sulla cima come a formare un nido per proteggere un oggetto prezioso.
-ciao-
Yue si voltò e, dove prima c’era una colonna senza niente attorno, ora c’era una ragazza, come apparsa dal nulla
-ciao… chi sei?-
Lei lo guardò con i suoi grandi occhi viola che spuntavano a tratti dai capelli corvini che le arrivavano alle spalle, smossi da piccoli aliti di vento
-sono un’amica, Yue-
Il ragazzo si allarmò. Come faceva a conoscere il suo nome?
Ma la ragazza sembrava averlo dimenticato e passeggiava con lo sguardo perso in quel piccolo anfratto intatto. A passi lievi, fece scivolare la mano dal piccolo altare a una delle colonne. Sembrava affezionata a quel luogo dimenticato da tutti
-questo è un posto molto particolare, carico di passato e di nostalgia…sai cos’era prima che venisse distrutto?-
-ehm…no, non ne ho idea-
-sicuro Yue?-
Era tornata a guardarlo negli occhi, così intensamente da sembrare arrabbiata
-non ti sembra…di vederlo con occhi diversi dai tuoi amici? Non ti sembra…familiare?-
Le parole della ragazza parvero trafiggerlo per un attimo. È vero, si era sempre stranamente incuriosito del perché ci fossero quelle rovine a sud della città, e perché la gente ne avesse tanto timore… -ehi Yue, dove sei finito?!?!-
La voce di Max, in lontananza, lo risvegliò dai suoi pensieri -il tuo amico ti sta cercando, vai da lui prima che si sgoli-
E si voltò per andarsene
-aspetta! Come fai a conoscere il mio nome?-
Lei si rigirò
-te l’ho detto, sono un’amica-
-ma…allora dimmi il tuo di nome-
-…Hotaru…-

   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: alby4ever