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Autore: LastHeaven    30/08/2011    6 recensioni
Non è che io sia geloso, ho sempre pensato a lui come un amico.
Lui è un uomo e anche io lo sono.
Non devo essere geloso.
Non è giusto che io lo sia.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hello~
Questa è la prima fic sugli SHINee che scrivo, è una one-shot. Gradirei molto che voi lasciaste dei commenti, semplicemente per farmi sapere cosa ne pensate ^^
I personaggi non mi appartengono e i fatti non sono realmente accaduti, credo di doverlo dire.
Vi lascio alla fic, buona lettura ^^



That Kiss


Key


Non ho mai pensato a cosa effettivamente provassi verso Jonghyun hyung.
Io e lui siamo molto amici, scherziamo spesso e giochiamo insieme con come unico scopo far divertire le fan.
Loro l’hanno chiamato JongKey, un insieme dei nostri nomi, che cosa buffa.
Ogni volta che ci abbracciamo ai live, loro impazziscono e questo ci diverte, soprattutto a lui.
E’ sicuramente per questo che alle prove a Nanjing ha baciato Minho.
Non so perché questo mi irriti, in fondo non ne ho ragione. Però, avevo dato per scontato che giocasse così solo con me.
Non è che io sia geloso, ho sempre pensato a lui come un amico.
Lui è un uomo e anche io lo sono.
Non devo essere geloso.
Non è giusto che io lo sia.
Non è giusto nemmeno che io lo ignori per questo. Ma è inevitabile, quando mi si para davanti con tutta la sua spavalderia non faccio a meno di pensare a quel giorno e divento improvvisamente distaccato.
Probabilmente però lui non se n’è accorto, perché dovrebbe, è troppo ottuso per pensarci e poi che gli importa. Non ha fatto niente di male.
 


Jonghyun

Kibum mi evita.
Oggi mi ha evitato per tutto il giorno, e le uniche parole che mi ha detto sono state cose come “sto studiando Giapponese, dileguati” oppure “Hyung non hai qualcosa da cantare o da studiare?” e poi il colpo di grazia “No, non sono arrabbiato. Solo stanco.”
Sto pensando a cosa posso aver fatto di così grave, ma non ci arrivo davvero. Abbiamo provato come sempre, siamo stati parecchio impegnati in questo periodo perciò non capisco cosa gli prenda.
Se c’è qualcuno che capisce Kibum però, è sicuramente Tae. Il suo figlioletto eccetera eccetera, voglio chiedergli se almeno lui sa qualcosa.
Ora mi trovo difronte alla porta della sua camera d’albergo, non mi resta che bussare.
Mi apre quasi subito.
-Hyung?
-Ciao Tae, ti devo parlare. – Detto questo entro in camera sua scansandolo e lui chiude la porta alle nostre spalle.
-Ma come sei serio! Dimmi, cosa c’è che non va? – Sorride, come sempre. A volte mi chiedo davvero come facciano lui e Onew hyung a sorridere sempre.
-C’è Key che non va. Non l’hai notato? Mi evita!-
Il suo viso si incupisce e fa uno sbuffo per poi sedersi sul letto a gambe incrociate. Così prendo la prima sedia che trovo e la posiziono difronte a lui, sedendomisi a gambe divaricate con i gomiti appoggiati sulle ginocchia.
-E ti stupisci di questo? Hai baciato Minho difronte a tutti alle prove la settimana scorsa. Tra l’altro ti vorrei gentilmente chiedere una cosa. La prossima volta che ti va di far arrabbiare Key hyung, potresti farlo con Onew hyung? Oppure che ne so, trovati un'altra fidanzata. Ma non con Minho hyung.-
Mi fissa imbronciato. Ma che ho fatto di male? Era solo fan service, Key dovrebbe saperlo. E poi, perchè la storia del mio bacio con Minho fa arrabbiare così tanto Taemin?
C’è qualcosa che non mi quadra.
 
-Minho ti ha detto che gli da fastidio?
-Cosa? –Mi fissa come se stessi vaneggiando totalmente.
-Del bacio, visto che dici che non posso.-
-Non so se a lui da fastidio, ma a me si. Io tengo molto a Minho hyung, ed è strano per me vederlo così tranquillo a fare certe cose con altre persone.-
Altre persone.
Mi soffermo un attimo a pensare. Sto fissando Taemin ma non lo sto guardando davvero.
Intende altre persone oltre lui?
Non è possibile, me ne sarei accorto.
Minho.
Devo parlare con Minho.
Ora.
 
Di scatto mi alzo dalla sedia ed esco dalla camera del Maknae, mettendomi a correre verso quella di Minho.
Domani inventerò una scusa da dire a Taemin sul perché sia scappato così dalla sua stanza, qualcosa tipo “dovevo andare in bagno” o roba così, ora non mi importa.
Mi ritrovo davanti alla stanza della persona che cercavo e busso insistentemente.
Lui mi apre, non fa neanche in tempo a parlare che lo supero e mi posiziono al centro della sua stanza.
Così chiude la porta e mi fissa un po’ stranito.
-Qualcosa non va Hyung?-
-Si Minho, qualcosa non va. In realtà molte cose non vanno, sono qui per capirne almeno una.-
Lui mi fissa un po’ spaventato ma in silenzio, probabilmente vuole che continui. Decido di essere diretto, non ha senso girarci intorno.
-Che cosa c’è tra te e Taemin??-
Nel momento in cui pronuncio il nome del più piccolo, Minho si pietrifica, arrossendo leggermente e voltando lo sguardo di lato, per poi infine sedersi nel bordo del letto.
Io rimango in piedi sempre nella stessa posizione a fissarlo.
-Emmh… Non pensavo me lo avresti mai chiesto. Più o meno quello che c’è tra te e Key, no? Cioè… E’ imbarazzante Hyung, perché all’improvviso mi chiedi questo? E’ per il bacio che ci siamo dati? –Improvvisamente mi sorride e poi riprende
-Oh, tranquillo! Non è un problema quello che è successo, non sono affatto arrabbiato! Mi hai un po’ colto alla sprovvista, tutto qui, ma è tutto ok davvero. Lo so che lo fai per le fan, Taeminnie non mi ha fatto storie perciò va tutto bene. Piuttosto Key mi è sembrato che non abbia gradito, dovresti parlarci.-
Sta succedendo tutto troppo in fretta. Davvero. Io non capisco quello che intende, perché dovrei parlare con Key? Perciò ce l’ha con me perché ho baciato Minho ieri? Ma è assurdo. Insomma, io non provo niente verso di Minho.
Io e Key siamo… Amici? Siamo amici si, qual è il problema?
-Hyung, mi stai…fissando. C’è qualche problema? –La voce di Minho mi riscuote dai miei pensieri.
-S-si. Credo di si. Avete sempre dato per scontato troppe cose, davvero. Devo… Devo parlare con Kibum.-
Lui mi fissa come se fossi pazzo. Qui quelli pazzi sono loro maledizione! Non io! Così ci salutiamo e mi dirigo in camera di Key.

Della sua stanza ho le chiavi, perciò non mi serve bussare.
Mi ha dato i doppioni quando siamo arrivati in questo hotel, avevamo sempre fatto così fin da piccoli. Lamattina appena svegli, insieme, iniziavamo a cantare all'infinito davanti la porta degli altri ragazzi con l'intento di svegliarli. Credo che ci odino per questo. Ma adesso mi viene da sorridere...torno serio e apro la camera di Key.
Lui non c’è. Almeno, non lo vedo.
Un suono. La doccia. E’ sotto la doccia. Allora lo aspetterò qui, prima o poi dovrà uscire.
Dopo qualche minuto infatti lo vedo uscire dalla porta del bagno difronte a dove sono io ora, ossia seduto sul bordo del letto. Ha un asciugamano in vita che gli arriva circa a metà gamba, sotto il ginocchio. Ha i capelli bagnati. E’ davvero…bello.
Appena mi vede fa un salto e trattiene il fiato. Quando si accorge che non sono un assassino o un ladro ma semplicemente il suo hyung fa un sospiro, e si mette la mano al cuore.
Ok, forse l’ho leggermente spaventato.
-STUPIDO! Mi hai fatto prendere un colpo!!!! Solo perché hai le chiavi della mia stanza non significa che puoi entrare all’improvviso senza nemmeno avvisarmi, MI HAI FATTO PAURA!-
Si agita istericamente, io continuo a fissarlo sorridente.
-Scusa Kibummie, non volevo spaventarti. –Lo dico con più tranquillità possibile, so che si adira quando faccio così, ma è così buffo.
Assottiglia gli occhi e sta zitto. Strano, in genere si sarebbe messo a urlare ancora di più.
-Perché sei qui?-
-AH! Già! Lo stavo dimenticando. Dobbiamo parlare credo, ma prima vestiti che così non riesco a guardarti.-
Arrossisce spaventosamente e scappa in bagno, dopo una quantità fin troppo infinita di tempo torna vestito e totalmente asciutto.

-Ok, dimmi.-
Si siede di fianco a me nel letto e aspetta che io dica qualcosa. Effettivamente dovrei parlare, però non avevo pensato a come chiederglielo. Non posso di certo dirgli “Kibum, non è che sei innamorato di me? Perché è un po’ strano, non ho mai pensato a te in questo senso e non saprei come reagire".
Già, è vero. Non so proprio come reagire.
Key è indiscutibilmente bello, l’ho sempre pensato. Con lui sto bene e a dire il vero la maggior parte del fanservice che facciamo insieme mi viene spontaneo. Poi quando penso a quello che faccio mi dico “E’ per fanservice, lo faccio per le fan”.
Lo faccio per le fan.
Davvero?
Si. Sicuramente è così.
 
-Kibum…Io lo faccio per le fan. Io non…Non so come dirtelo in realtà, è tutto così strano… Tu cosa… Noi… -Sto balbettando stupidamente, lui mi guarda dritto negli occhi in silenzio. Poi improvvisamente ferma quel fiume di parole che mi escono a fatica dalla bocca poggiandoci un dito sopra. Dopo di che lo rimette nel bordo del letto, io continuo a guardare quel suo dito senza sapere cosa dire o fare. Perché sono così nervoso?
 
-Sai, ci ho pensato oggi. Non so bene il perché, ma quando ti ho visto baciare Minho ho sentito una strana fitta al cuore, poi l’ho ignorata. Come ho sempre fatto. Come facevo quando tutto felice venivi da me a parlare di Se Kyung e di quanto l’amassi, o come facevo quando mi rendevo conto che tu mi trattavi così solo per gioco. –Prende un respiro e volta lo sguardo altrove.
-Anche io ho sempre pensato che fosse tutto un gioco, sai? Solo che mi faceva male, sono arrivato al punto di non avere il coraggio di starti troppo vicino in pubblico.
Ci ho pensato tanto Jjong, e sono arrivato ad una conclusione. –Ora si volta nuovamente verso di me e mi fissa dritto negli occhi.
-Io non lo faccio per le fan. Io lo faccio perché mi piace il modo in cui mi stringi, perché con te sto davvero bene. Qualche mese fa Taemin era venuto da me piangendo, sai? –Rimango stupito da questa sua ultima frase, cosa può aver spinto Taemin a piangere? E perché non mi sono mai accorto di nulla?
-Diceva che se Minho lo avesse saputo l’avrebbe odiato. Ma Minho non lo odierebbe mai. Gli ho consigliato di parlarci, tra loro è andato tutto bene. Danno tutto così per scontato, non stanno effettivamente insieme ma sanno di appartenere l’uno all’altro.
Mi sono promesso di non farti mai questo discorso, non so nemmeno perché sto parlando, sto sbagliando, non dovrei rovinare la nostra amicizia dicendoti queste cose, me ne rendo conto. Mi…Mi dispiace.-
 
Sono rimasto in silenzio ad ascoltarlo. Adesso, vedo una lacrima scendere dal suo meraviglioso occhio destro e l’asciugo con non curanza con una mano.
Probabilmente ho il cervello sconnesso in questo momento, altrimenti non farei quello che sto per fare.
Semplicemente gli sollevo il viso con le mani e poso le mie labbra sulle sue, candidamente.
Inizialmente lui è spaventato, ma poi sento la sua mano sui miei capelli e mi avvicina a sé.
Continuiamo a baciarci dolcemente per un po’, poi mi stacco da lui.
Ha smesso di piangere e mi guarda.
 
-Non lo so cosa provo per te Kibum, l’unica cosa che so è che non voglio lasciarti andare. Mai più. E se piangi un’altra volta per me ti brucio tutti quei tuoi vestiti belli e costosi. –All’ultima mia frase ridiamo entrambi, è come se mi fossi tolto un peso, ora sto bene. Qui con lui, sto bene.
-Se ci provi ti uccido!! –Ridendo mi da un leggero pugno sulla spalla, poi si alza e prende la mia mano per far alzare anche me.
-Dobbiamo andare a cena, sbrigati scansafatiche!
Lo seguo tenendo ancora la sua mano, lui sorride, non ha smesso di sorridere da quando ci siamo baciati.
 
-Voi due!!! Vi aspettiamo da ore! Avete idea della gravità della situazione??? Dobbiamo mangiare pollo fritto e Tae e Minho vogliono cenare tutti insieme. Mi state privando del mio pollo, piccoli ingrati, sedetevi e mangiate!-
Onew appena entriamo in sala ci rimprovera, e appena ci sediamo si mette a mangiare felicemente. Nessuno si è accorto che eravamo presi per mano. E se si sono accorti hanno fatto finta che fosse tutto normale. Tranne Taemin che ha lanciato uno sguardo complice a Key, avrei dovuto immaginarlo.
Fu una cena davvero rilassante, passata a ridere e scherzare.
Chissà se Onew hyung sa che i suoi quattro compagni se la intendono alla grande.
Prima o poi dovrò dirglielo.
 


Onew

Era ora che pure Jong e Kibum si decidessero. Si vedeva lontano un miglio quello che provavano.
Di Taemin e Minho già lo sapevo, ma nessuno ha ancora trovato il coraggio di confessarmelo.
Gli do una settimana di tempo, poi entrerò nelle loro camere con una bacinella d’acqua e li sommergerò letteralmente, così imparano a non confidarsi con il loro caro vecchio Leader.
Piccoli giovani ingrati.
  
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