Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Ricorda la storia  |      
Autore: kimia    30/08/2011    1 recensioni
Questa storia parla di come un fratello si prende cura amorevolmente del proprio gemello.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Erano le 16:22 di un pomeriggio caldo tipico di Los Angeles. Tom kaulitz, famoso chitarrista della band Tokio Hotel, noto anche per essere un playboy, si trovava nella sua camera, il quale aveva le dimensioni di un appartamento; con una televisione da 42 pollici, un armadio da 6 ante, un lussuoso bagno con vasca di idromassaggio e una scrivagna con sopra sparse varie cose. Al centro della stanza era posizionato un letto matrimognale, il quale era l'oggetto che risaltava maggiormente in quella camera; a fianco ad esso c'era un tavolino, sopra alla quale c'era un riquadro, dove raffigurava due ragazzi molto simili, ma al tempo stesso diversi. Infine, le pareti erano abbellite da chitarre. Esse erano state appese, ed ognuna rappresentavano per Tom vari ricordi. Il kaulitz maggiore si trovava ancora a letto. La sera prima, aveva fatto un bagno in piscina ad una festa insieme a 4 ragazze, dire che si fosse divertito è poco, peccato che l'acqua fosse gelata. Infatti, in questo preciso momento aveva un febbrone da cavallo. Verso le 16 si era svegliato tutto sudato e con un mal di testa incredibile. Non si era sentito di scendere giù dal letto, aveva preferito rimanere sotto quelle leggere lenzuola, pensando di rimanere al caldo, anche se tremava come una foglia. Il fratello minore di circa 10 minuti, non che cantante e leader della band, si era preoccupato per il fratello; perché verso a quell'ora si sarebbe dovuto svegliare e scendere giù a mangiare qualcosa, visto che non facevano colazione e nemmeno pranzo. Preoccupato, verso le 16:30 era salito sù in camera di Tom. La stanza era completamente buia, le persiane erano abbassate, l'unica luce proveniva dall'apertura della porta. Bill era entrato in stanza e come sempre l'aveva trovato in disordine, come se ci fosse scoppiato la terza guerra mondiale. Si era fermato davanti al letto e guardava il fratello curioso. << Ehi Tom! Svegliati, dai che è tardi, scendi giù a mangiare qualcosa! Ti sei dimenticato che oggi dovevi accompagnarmi a prendere quelle scarpe di cui te ne avevo parlato? E poi verso le 20 dobbiamo andare ad un party!>>, disse Bill. Dal fratello non ricevette nessuna risposta. Stava cominciando a innervosirsi, Tom sapeva benissimo, che una delle tante cose che facevano infuriare Bill, era quello di essere ignorato. Si lanciò sul letto, andando addosso a Tom, il quale per poco non gli veniva un infarto. Bill sapeva che questo suo modo di lanciarsi sopra di lui gli avrebbe dato fastidio, infatti voleva vendicarsi di lui per non avergli risposto. Si era preparato per una sgridata da parte di Tom, ma non ricevette altro che un lamento. Si era avvicinato al fratello per vedere la sua espressione, e solo in quel momento vide che la sua fronte era madida di sudore e che il suo corpo fosse scosso da brividi. Appoggiò la mano sulla fronte del fratello, e subito dopo la ritrasse e lo guardò con gli occhi fuori dalle orbita. << Ma Tom, tu scotti!!!>>, urlò. << Non urlare! Ti sento benissimo non c'è bisogno che urli, e poi mi scoppia la testa cazzo!!>>, si lamentò lui. Bill si alzò dal letto e corse fuori dalla stanza. Intanto, Tom tremava dal freddo,e non faceva altro che dire frasi senza senso. A quanto pare, la febbre era molto alta. Poco dopo, era entrato nella stanza Bill con delle coperte. Coprì bene Tom, e si assicurò che gli bastassero quelle 3 coperte pesanti. Subito dopo scese giù a prendere il termometro e e un panno bagnato. Una volta tornato in camera, aveva trovato Tom nella stessa posizione di prima, solo che aveva smesso di tremare forte come prima. Aveva appoggiato il panno sul tavolino, e si era seduto a fianco a Tom. Ha alzato le coperte e ha infilato il termopmetro sotto l'ascella di Tom. Lui subito venne scosse da un altro brivido. << E' fredda>>, disse con voce rauca. << Lo so, abbi un po' di pazienza pignolo, voglio solo sapere a quanto ti è salita la febbre>>, disse accarezzandogli i rasta neri. Dopo 5 minuti si sentì il "bip" del termomentro. << Eh fratellino, hai la febbre a 39.7>> <> si lamentò Tom. Subito Bill coprì meglio Tom con le coperte, e cominciò a bagnare la fronte del fratello con il panno. Dopo un po' Tom cadde in un sonno movimentato a causa della febbre. Non stava fermo un momento nel sonno, a volte si svegliava urlando, ma poi subito dopo si addormentava. Aveva preso la Tacchipirina, ma a quanto pare non era servito a nulla. Bill cominciava seriamente a preoccuparsi. Stava sdraiato vicino a Tom e lo vegliava, si sentiva male pure lui, vedendo suo fratello soffrire in quel modo. Verso le 19, tom si era svegliato, si sentiva meglio anche perché la febbre era scesa a 38.6, ma comunque era debole e gli girava tutto. << Ehi hai fame? Di sicuro sarai affamato. Ho chiamato Saki, era qui fino a poco fa, mi ha portato la minestra. Dice che ti farà stare meglio. Vado giù a riscardartelo, tu però rimani a letto!!>>, disse il minore dei fratelli al maggiore. << Va bene mammina non mi muoverò>>, scherzò Tom. Dopo nemmeno 2 minuti, Tom cercava di scendere giù dal letto. Era testardo, questo lo si sapeva. " Non ci penso proprio a rimanere a letto!!", pensò Tom. Voleva svuotare la vescica, tra un po' gli sarebbe scoppiato. Si alzò di scatto, e subito ebbe un giramento di testa, cercò di aggrapparsi a qualcosa ma non trovò niente e perciò cadde in avanti come un sacco di patate, e perse i sensi. Al piano di sotto, Bill aveva sentito un tonfo, e subito era corso in camera del fratello. Una volta arrivato, lo aveva trovato stesa a terra svenuto. << Toomm!!!>>, urlò con tutto il fiato in gola. Trascinò il fratello sul letto con fatica, lo sistemò sotto le coperte e scese giù a portargli la minestra. Quando era salito di nuovo in camera di Tom, lo aveva trovato esattamente come prima. Aveva appoggiato il vassoio sul tavolino, e si era sdraiato di fianco a Tom, in attesa che si svegliasse. Dopo cirac 30 minuti, Tom aveva aperto gli occhi, trovandosi la faccia del fratello preoccupato, appiccicato al suo. << Cos'è che non hai capito del :rimani a letto?>>, disse Bill arrabbiato. << Di rimanere a letto>>, cercò di scherzare Tom, e di far tornare il sorriso sulle labbra di Bill. Rimasero in silenzio per circa 2 minuti a guardarsi negli occhi, poi alla fine Bill diede un bacio sulla fronte di Tom, e sbuffò. << Sei proprio un idiota Tomi>>, sorrise Bill. A sua volta sorrise pure Tom, e sollevato dal fatto che l'avesse scampato con Bill per questa volta. << Mi hai fatto morire dalla paura, non farlo mai più, mi hai capito?>>, disse serio Bill. Tom in quel momento si era sentito una merda e dentro di sé si era promesso che non avrebbe mai fatto più preoccupare Bill come oggi. << Ok >>, gli fece l'occhiolino Tom. Tom assaggiò solo qualche cucchiaio della minestra e basta. Rimasero a letto entrambi a chiaccherare un pò, a quanto pare la febbre era scesa parecchio. << Perché sei ancora qui?>>, chiese Tom. << Che vuoi dire?>>, disse Bill stranito. << Non dovevamo andare a quel party stasera?>> << E secondo te io ti lascio a casa con la febbre? Mi credi tanto crudele tu?>>, scherzò Bill. << Ahh tanto lo so che non ci vai solo perché non c'è con te il tuo fantastico fratellone>>, si pavoneggiò Tom. << Ahahaha!! Sei proprio scemo Tomi, credo proprio che tu abbia dato una bella testata al pavimento>>, rise Bill. Dopo un pò ordinarono la pizza, e la mangiarono affamati come non mai. Verso le 23 Tom si riaddormentò, perché aveva preso la tacchipirina affinché gli scendesse definitivamente la febbre, e anche perché era molto stanco. Nel sonno, Tom non faceva altro che ripetere il nome di Bill, e lui a ogni richiamo gli accarezzava la testa, assicurandogli che gli fosse vicino. Per tutta la notte Bill non ha chiuso occhio. Restava sveglio a vegliare su di Tom, assicurandosi che dormisse bene e tranquillo. Il riflesso della luna, illuminava il volto di Tom, e lui a maggior ragione rimaneva sveglio ad ammirare il volto di suo fratello. Verso le 5 del mattino, prima che anche lui caddesse tra le braccia Morfeo bisbigliò all'orecchio di Tom: << Io per te ci sono sempre>>. E cadde in un sonno profondo. Questa è la prima storia che scrivo, quindi non è granché, spero comunque che vi sia piaciuto.:D Un bacio a tutti, a presto!!!
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: kimia