CIAO
A TUTTI! ECCOMI TORNATO!
Vi
sono mancato? Credo di no visto che sarete stati in vacanza a divertirvi! XD
Mi
sono divertito molto anch’io, e, già che c’ero, ho sfornato per voi altre due
fanfic, questa e una che apparirà molto prossimamente!
Spero
l’estate vi sia riuscita e, visto che sta finendo, speriamo che queste mie
nuove creazioni possano addolcire un po’ il fatto che la bella stagione è agli
sgoccioli…
Anticiperei
qualcosa su questa, ma è il primo capitolo e vorrei cercare di mantenere, per
quanto possibile, le sorprese in arrivo!
Buona
lettura, e buon proseguimento d’estate!
PS:
NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!
PPS: GAZILLE X LEVI ORA E SEMPRE!
Fairy
Tail, lo sanno tutti, è un posto parecchio amichevole. Ma l’amicizia non è mica
tutta rose e fiori, e questo è tanto più vero se ci si riferisce, per
l’appunto, a Fairy Tail, il luogo dove i migliori amici possono pestarsi per un
quarto d’ora e bere insieme in allegria il quarto d’ora successivo.
Quella
mattina ad esempio, due veterani, Macao e Wakaba, stavano appunto portando
avanti un’interessantissima discussione dai toni parecchio accesi.
“Il
pollo è meglio fritto!” sosteneva Wakaba.
“L’unico
modo per cucinare il pollo è arrosto!” ribatteva Macao.
Se
all’inizio pochi avevano fatto caso ai due e all’argomento, in breve tempo tale
disputa si era trasmessa anche ai tavoli vicini.
Pollo
fritto o pollo arrosto?
Nab,
che ebbe l’ardire di proporre il pollo in insalata, venne scomunicato
istantaneamente dal dibattito.
“Il
pollo arrosto è per i barbari!” esclamò Wakaba battendo il pugno sul tavolo.
Macao
per tutta risposta avvicinò il suo viso, contorto in un’espressione
intimidente, a pochi centimetri dal suo: “E il pollo fritto è da checche!”
Anche
il rapporto più antico e fraterno, come lo era il loro, poteva essere provato
da piccole ma importanti differenze! Del resto però, se con un amico non si è
capaci di discutere delle cavolate, non si può mica farlo con le cose serie!
“Il pollo fritto è per i palati raffinati!”
“Non dire sciocchezze, signorina! Non c’è nulla di più virile di un cosciotto
di pollo arrosto da mangiare direttamente con le mani!”
“Evolviti,
troglodita!”
Un
ombra si proiettò su di loro facendoli smettere. Il colossale Elfman, attratto
lì dalla parola “virile” pronunciata da Macao, era in procinto di dire la sua e
tutti si erano fermati per ascoltarlo.
“I
veri uomini… MANGIANO IL POLLO CRUDO!”
“……”
I due si immaginarono Elfman che brandiva un pollo ancora vivo tra due fette di
pane e faceva per inghiottirselo.”
“... Non credo proprio!” fecero i due, di nuovo d’accordo!
Non tutti si erano lasciati però prendere.
Lucy
Heartphilia per esempio, del tutto immune a simili “argomenti caldi”, era
rimasta al bancone, dapprima indifferente, poi suo malgrado incuriosita di fin
dove potessero arrivare.
Rise:
“Certo che a volte si discute propri per motivi assurdi.”
Mirajane,
con un bicchiere da lucidare, le si avvicinò: “Dici?”
“Si,
insomma, si parla di pollo! Fritto, arrosto… Alla fine, sempre pollo è!”
“Ih
ih ih, chissà, magari per loro è importante.”
Lucy tornò a osservarli.
“Ti
arrostisco!”
“Ti friggo!”
Erano
a un passo dal venire alle mani!
“Importante fino a questo punto?” fece mentre le scendeva un gocciolone.
Mira
rise di nuovo: “Forse! O forse è solo una scusa per passare il tempo tra amiconi.”
Lucy
annuì: “Già, può anche darsi!”
La
ragazza dai capelli biondi tornò a guardare di fronte a sé, pensosa:
“Riflettevo sul fatto che a volte si fanno storie per nulla. Tipo, ti ricordi
Natsu quando trovò la gilda completamente rimessa a nuovo? Tutto a dire
<< È diverso da prima >>,
<< Mi piaceva più prima
>>, << Non sembra di stare a
casa >>, e poi è bastata la solita “festicciola” per fargli cambiare
idea! Eh eh eh!”
“Ih ih, è vero! Alla fine era sempre Fairy Tail!”
“Infatti, Mira! Certe volte però la gente non si convince così facilmente…”
L’ex-diavolessa
scosse le spalle: “Vedi Lucy, alla fine ognuno ha le sue convinzioni riguardo
certi argomenti, stupidi…”
“Natsu,
tu il pollo come lo mangi?”
“Arrosto,
che diamine!”
“Visto?”
“Ah,
si? Sentiamo un altro parere! Gray, come lo mangi il pollo?”
“All’insalata, perché?”
Macao e Wakaba lo guardarono schifati: “Tsk, fuori dai piedi.”
“EHI MA CHE VI PRENDE?!?!?”
“… o seri; e certe volte per le persone è
difficile cambiare il proprio punto di vista. Tanto difficile, che a volte non
si accorgono che battibeccano su differenze che non esistono quasi o del
tutto.”
Lucy,
annuì, riconoscendo la veridicità di quelle parole. Restò però sorpresa
vedendosi squadrare da Mira subito dopo con arietta supponente, come per
rinfacciarle qualcosa, ovvero, che magari anche lei non era diversa dalla
maggior parte della gente.
“Anche
tu avrai le tue, no?”
“Si, ma…”
“Lu-chan!”
Sentire
quella voce la predispose ad un largo sorriso.
“Levi!”
Era
sempre un piacere rivedere quei capelli turchini e quell’onnipresente fiocco
svolazzante: dopo Erza, era la ragazza con la quale aveva legato di più alla
gilda.
Evidentemente
lo stesso valeva per lei che, raggiuntala, la salutò con un abbraccio.
“Ciao!”
“Eccoti qui!”
“Vedo
che a differenza di quei due voi andate d’accordo come sempre!”
“Puoi
scommetterci!” –esclamò la bionda cingendo un braccio intorno la spalla
dell’amica- “Di sicuro non ci lasceremo dividere da qualcosa di tanto cretino
come il pollo!”
Levi
si strinse nelle spalle: “Non credo di aver capito, però è vero! Ih ih ih!”
“Oggi
io e Levi abbiamo un programma per il pomeriggio; andiamo in giro per negozi.”
“Di libri ovviamente! Facciamo pratica per quando Lucy qui sarà una scrittrice
famosa e andrà a fare autografi dei suoi romanzi.”
“Smettila
di dirlo!” -fece Lucy nascondendosi il viso tra le mani- “P-può essere di
cattivo auspicio!”
“Bello avere qualcuno con cui condividere una passione, eh?”
“Già…” fece Levi mentre continuava a fissare l’altra, che interpretò la cosa
come un segno di muoversi.
“Noi
andiamo, se la discussione arrosto contro fritto degenerasse non vorremo certo
trovarci qui!”
“Ma che cos’è questa storia?”
“Te la spiego strada facendo, dai! Ih ih!”
“Ok!”
La
candida Mirajane sventolò un braccio in saluto: “Divertitevi!”
In
quel momento le voci di Macao e Wakaba le perforarono i timpani: “MIRAJANE! UN
POLLO FRITTO PER FAVORE!”
“E
UNO ARROSTO!”
Si
erano finalmente decisi a provare empiricamente al rivale la superiorità della
propria scelta!
Sospirò:
“In arrivo…”
Ma non si avviò subito, aveva un altro pensiero più pressante in testa: Lucy e
Levi.
Mira
sapeva che, anche tra i migliori amici, possono da un momento all’altro crearsi
divisioni, a volte stupide e di breve durata, a volte capaci di rovinare un
rapporto.
E
guardandole andar via, osservava soprattutto Levi, e, in cuor suo, si domandava
se non fosse effettivamente giunto il momento anche per loro.
Quello
di Lucy e Levi fu uno stupendo pomeriggio tra amiche.
Le
due passeggiarono allegramente in lungo e in largo, visitando librerie,
sfogliando tomi grandi e piccoli, commentando con entusiasmo i nuovi arrivi,
esaltando alcuni scrittori e cestinandone altri, ma non solo; strada facendo si
fermarono in ogni negozio aggradasse loro, di vestiti, di scarpe, di articoli magici,
chiesero un responso ad una macchinetta per predizioni a gettoni, gustarono un
gelato insieme, senza smettere quasi mai di parlare.
Verso
il finire del giorno, Lucy era stanca ma felicissima. Erza era la sua compagna
di team, e chiaramente aveva anche con lei un rapporto profondo, ma, per
l’appunto, era anche in parte “professionale”, senza contare il particolare
carattere della rossa, con la quale una giornata così bella non sarebbe stata
possibile.
Levi
invece era l’amica che aveva sempre desiderato: allegra, spiritosa, ma
soprattutto appassionata di letteratura, non restava mai a corto d’argomenti
con lei.
Non
c’è nulla di più bello di qualcuno con cui condividere liberamente ciò che ti
passa per la testa di qualcuno in grado di comprenderti e condividere a sua
volta!
Ogni
tanto le ci voleva trascorrere del tempo con lei, visto che quando partivano in
missione, ciascuna col proprio team, potevano passare settimane senza vedersi.
Fattosi
il tramonto, le due, ormai stanche, raggiunsero la casetta della bionda,
camminando sul ciglio del canale fluviale, come era consuetudine di questa.
“Fate
attenzione!” gridò un barcaiolo.
“Lucy, non diffondere le tue brutte abitudini anche alle tue amichette!” gridò
un altro.
“Ma
perché li fai sempre preoccupare così?”
“Non è mia intenzione, è solo che a me piace camminare così…” -disse lei con
innocenza- “… Però… Posso dirti un segreto?” aggiunse fermandosi.
La
turchina fu pronta a tendere l’orecchio: “Dimmi pure.”
“Ci
ho preso gusto è vero, voglio vedere se un giorno si arrenderanno, tanto non
cadrò mai, ih ih!”
Levi fece di si con la testa, senza aggiungere altro: “Ho capito…”
Arrivate giusto di fronte di lei, Lucy propose di sedersi un po’ a riposare
sulla banchina.
Il
livello dell’acqua non era molto alto, ma sufficiente a lambire le punte delle
dita dei loro piedi liberati dai sandaletti. Era estate, e quel tocco freddo
era piacevolissimo.
In
quel quadretto così tranquillo e suggestivo, avvolta dalle tinte arancio del
sole calante, Lucy respirava profondamente, sentendosi viva e contenta.
“Aaahh, alla fine di una bella giornata che c’è di meglio che sedersi al fresco
a guardare il tramonto.”
“Si…”
“Mi piacciono un sacco i tramonti, e non lo dico solo perché quando finiscono
si vedono le stelle (io sono una maga degli spiriti stellari, è ovvio mi
piacciano!); la luce del tramonto colora oltre ad illuminare, mi piace più di
quella del mattino! Tu che ne dici?”
“Si, hai ragione…”
A
quel punto, la sua voglia di dar fiato alla bocca si attenuò come quella dell’altro,
chiedendosene il motivo.
“Levi,
c’è qualcosa che non va? Volevi fermarti da qualche altra parte?”
Levi parve reagire, sulle prime, come una ladra scoperta… Poi, si tranquillizzò
da sé, e rivolse all’amica un dolce e tiepido sorriso.
“No,
non è questo. Anzi, oggi mi sono divertita un sacco! Adoro stare insieme a te!”
“Dai, che ti prende? Ih ih! Comunque sappi che è lo stesso per me!”
“Ne sono felice!” disse lei sincera, ma tornando poi a guardare l’acqua,
silenziosa.
“Avanti!” la spronò gentilmente l’amica.
“C’è…
C’è un segreto che ti vorrei rivelare… Però, non è come il tuo di prima…
Intendo è… un po’ più…”
“Importante.” finì lei.
“N-non intendevo dire che… cioè…”
“Tranquilla, in effetti il mio non era nulla di che!”
Le
mise una mano sulla spalla facendola sussultare.
“Dimmi pure!”
“Il
fatto è che… Potresti prenderlo male…”
<< Ho capito! Vuole dirmi che ha
trovato un ragazzo e forse si dispiace perché invece io non ne ho mai avuto
uno! O forse perché avremo ancora meno tempo per uscire insieme… Oh, cara la
mia Levi, non hai segreti per me! Del resto sono la tua migliore amica!
>>
“Uh?”
fece Levi notando l’espressione di compiaciuta saccenza che le era
inconsapevolmente spuntata!
Lucy
scosse la testa e si riprese: “Levi, tu a me puoi dire tutto, tranquilla! Siamo
amiche, no?”
“G-già!”
Le
diede un’altra scrollatina e poi, appoggiate le mani sulle ginocchia, si
protese un pochino verso di lei: “Qualunque cosa sia, io prometto di non
prenderla a male!”
“Davvero?” chiese l’altra, già rincuorata.
“Qualunque
terribile segreto tu nasconda, io lo accetterò e lo custodirò!” disse, facendo
una voce comicamente grossa che fece ridere parecchio l’altra.
“Allora?”
“Va bene… te lo dico!”
“Si?”
“Vedi
Lucy…”
“Io
sono lesbica.”
“……”
Sorrise ancora di più: “E tu mi piaci molto!, Lucy”
“……”
“……”
Le ombre del tramonto si allungarono nascondendo il suo sorriso che si ritirava
pian piano dinanzi gli occhi strabuzzati dell’<< amica >>…
“Non
eri preparata a questo?”
“……
Non proprio…”
Levi sospirò.
“Lucy…”
iniziò a dire, senza però trovare le parole.
“N-non
è che… Che io… Che io…” –confusa, si rialzò senza motivo, continuando a
balbettare- “Insomma… Non mi…”
Levi chinò il capo…
“N-no, aspetta! Non è che io… ?!?”
Le
gambe, malferme dalla sorpresa, e il piede, bagnaticcio, la tradirono: e fu
così che accadde!
“AAAHH!”
“LUCY!”
SPLASH!
“Ecco,
lo sapevamo che sarebbe successo!” si sentì provenire dalla chiatta sul fiume.
“Resisti,
arriviamo!” fece un’altra voce che cercava di trattenere le risate!
Lucy
riemerse e sputò un po’ d’acqua.
Levi,
apprensiva la guardava dal ciglio della banchina, pronta a gettarsi in acqua se
necessario.
E la bionda, nell’incrociare quello sguardo, le sembrò molto diverso dal
solito, irriconoscibile.
<<
Io sono lesbica… E tu mi piaci molto,
Lucy! >>
“Oh,
cielo!” mugolò percossa da brividi!
Suppongo
che anche senza anticipare nulla nel preambolo l’abbiate intuito a un certo
punto questo finale (se non altro perché ho dovuto per regola mettere l’avviso “shojo
ai”!) XD
Ma che dico, finale? La storia è appena cominciata!
Mi
auguro non vogliate perdervela, specie perché si tratta della prima storia a
sfondo omosessuale della carriera fanficciara di NaruXHina, un momento storico!
Il
prossimo passo quale sarà? Lo shonen ai? ……… Non penso proprio U__U
Nel
frattempo, chiedetevi piuttosto quale sarà la reazione di Lucy, e magari chi l’avrà
vinta tra l’arrosto e il fritto!
Al
prossimo capitolo, commentate!
PS: GAZILLE X LEVI ORA E SEMPRE!
PPS: NARUTO X HINATA ORA E SEMPRE!