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Autore: HandfulOfDust    30/08/2011    3 recensioni
Quella sera si festeggiava l'uscita del video che avrebbe lanciato il nuovo cd di una band della cricca più stretta di Pete, i Cobra Starship, il quale era stato registrato con successo e con ottimi risultati.
William, seduto all'angolo di un divano, sorrideva pensando che a momenti avrebbe visto Gabe sul grande schermo al plasma del salotto. Sorrideva e si sentiva uno sciocco, perché Gabe in quel momento nemmeno era lì, ad assistere alla sua reazione, ma era contento così.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Cobra Starship
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Good boys go bad
Genere: Slash
Pairing: Gabilliam
Prompt: Ovviamente il video di GGGB
Disclaimer: Spero vivamente per William che non si scandalizzi per quello che fa Gabe nei video..E invece non lo spero affatto
Note: Boh. Prima Gabilliam in assoluto. Divertitevi (?!)


~ Good boys go bad


William è a casa di Pete, ad uno dei soliti aperitivi organizzati dal proprietario di casa, che ogni volta trovava una scusa buona per invitarli a bere.
E dire che lui nemmeno beveva tanto e secondo gli altri si perdeva tutto il divertimento, ma nonostante ciò, continuava a presentarsi a reunion del genere.
Quella sera si festeggiava l'uscita del video che avrebbe lanciato il nuovo cd di una band della cricca più stretta di Pete, i Cobra Starship, il quale era stato registrato con successo e con ottimi risultati.
William, seduto all'angolo di un divano, sorrideva pensando che a momenti avrebbe visto Gabe sul grande schermo al plasma del salotto. Sorrideva e si sentiva uno sciocco, perché Gabe in quel momento nemmeno era lì, ad assistere alla sua reazione, ma era contento così.
Il sorriso però gli si spegne dopo poco, proprio quando arriva il clou della serata. A causa del nuovo video, lo mandava fuori di testa.


- Hey Bill, già te ne vai?
- Sì.
- E perché? Dai, aspetta ancora un po', non fare l'asociale! - Quando voleva The Butcher diventava davvero petulante.
- Perché sono stanco di stare qui ad assistere un gruppo di musicisti alcolizzati.
Detto questo, William si allontana in fretta e furia da quella casa maledetta e si siede al volante della sua auto.
Possibile mai che nessuno lo capiva? A Gabe non sembrava interessare molto, quella sera neanche c'era. Ma in compenso c'era il video di “Good girls go bad” in cui non faceva altro che strusciarsi su Vicky e sulla nuova stella nascente di telefilm adolescenziali e musica pop, Leighton Meester. Lui faceva diventare cattive le ragazze buone?
Beh, non lo sapeva ancora, ma aveva molto più potere. Faceva diventare cattivi anche i ragazzi.


Passano alcuni giorni e finalmente qualcuno si chiede che fine abbia fatto William. Ma non è chi sperava il ragazzo, è quel ficcanaso di Pete.
- E' da quando vi ho invitati tutti da me che non ti sei più fatto sentire! Se sei stato a casa a deprimerti per caso? No tu hai bisogno di uscire!
Era inutile discutere con Pete, quindi nemmeno gli risponde.
- Stasera, alle sette da me, andremo in qualche bar, va bene?
- Perfetto, a stasera.
Allora William capisce che è l'occasione perfetta.


Sono arrivati in gruppo davanti a un locale stracolmo, entrano prima perché sono famosi e si sistemano anche in una zona privata. L'allegra combriccola capitanata da Pete approda ovunque e in qualunque momento.
C'è anche Gabe, che si comporta come al solito, fa il cretino con Pete e con tutti gli altri, eccetto che con William, il quale, stranamente ordina un paio di cocktail.
- Non vorrai ubriacarti, Bill!
- Non saprei. Se mi va, può darsi.
- Se lo fossi dovrei farti un video e metterlo su Twitter! - Ebbene sì, Gabe aveva cominciato a scherzare anche con lui.
Ma l'altro era serissimo, e dopo essersi scolato due Martini ordina una Tequila, sotto lo sguardo scioccato dei suoi amici. Che dovevano essere gli ultimi a giudicarlo, tra l'altro, essendo loro quelli perennemente ubriachi.
Poco dopo, William chiede a Gabe di accompagnarlo fuori, con la faccia di uno che stava per sentirsi davvero, davvero male.
- Sapevo che non avresti retto più di tanto!
- Ti sbagli – sogghigna William tirando fuori un pacchetto dalla tasca dei jeans – non mi stai accompagnando a vomitare.
- E dove saremmo diretti quindi?
-Il ragazzo si accende una sigaretta. - A fumare, no?
Per quanto impossibile possa sembrare, Gabe sbianca, perde la sua espressione da eterno tamarro rimbecillito e si toglie gli occhiali con una faccia scioccata.
- Sei completamente impazzito? Ti rovini la voce con quelle!
- Tanti cantanti fumano e continuano a cantare.
Gabe sbuffa. - E quando avresti iniziato?
- Uhm. Da poco.
- Non ti riconosco più, stasera sembri un altro.
-A chi lo dici.


La mattina successiva William si sveglia con un mal di testa tremendo. Maledetta voglia di fare il ragazzo cattivo, come riusciva così naturale a tutti i suoi amici?
Comunque sia era riuscito nell'intento di mettere in allerta Gabe, il quale però probabilmente era solo angosciato dal fatto di non essere più il bad boy della situazione e non perché stava facendo impazzire quello che considerava uno dei suoi migliori amici.
“La speranza è l'ultima a morire” pensa il ragazzo mentre si dirige verso il bagno, per vomitare tutto quello che aveva ingurgitato la sera prima.
E dopo varie corse in bagno, due aspirine e una doccia fredda, William si sente meglio, pronto a replicare. Per questo invia un messaggio multiplo ai compagni della notte precedente, invitandoli a ritrovarsi di fronte a casa sua, da cui sarebbero partiti per un altro locale, diverso dai bar per vip che frequentavano di solito. Stavolta la meta era uno strip club.


Tutti avevano accolto la proposta di William con entusiasmo, dai suoi compagni della band, passando per i Cobra fino ai Fall Out Boy, in particolare Andy che sembrava per una volta più esaltato di Pete.
L'unico ad essere visibilmente turbato è Gabe, il cui sguardo accigliato fa decisamente contrasto con gli occhiali rosa shocking e la felpa viola acceso; ma nonostante tutto è lì, e sale in macchina con lo stesso William.
- Hai intenzione di darti alla pazzia gioia, ultimamente?
Il conducente si volta con uno sguardo ammaliante. - Ho imparato dal maestro, sai.
Perché quel tono così suadente? Perché quello sguardo seducente? Gabe si chiede se a impazzire è lui o l'altro.
-Beh, dopo di ieri sono veramente curioso di vederti in azione.


Il locale che aveva scovato William sembrava essere uscito dalla fine del Milleottocento e Pete si pentiva non essersi portato Brendon dietro.
Le luci soffuse, il rosso che era protagonista della stanza, i tavoli di legno scuro e l'odore di cognac rendevano strano quel posto, ma magico allo stesso tempo: ma ecco entrare in scena le ballerine, vestite di piume e pailette, accompagnate dalla musica swing di un gruppo poco conosciuto ma molto orecchiabile.
Non che a William interessi molto delle ballerine, ma è curioso di vedere la reazione di qualcuno. Come era successo a lui, che era impazzito senza che nessuno lo aiutasse, voleva vedere la situazione opposta.
Quando una delle ragazze si avvicina e dice di chiamarsi Perla, William sbircia Gabe, poco distante da lui. Quando Perla inizia a strusciarsi sulle sue gambe, lui continua a spiare Gabe e lo stesso fa quando una certa Lucy si unisce a loro.
Che colpo, un bicchiere di Jack Daniel's in mano, due ballerine mezze nude intorno e l'espressione di chi si trova nel bel mezzo del paradiso.
Nessuno sa, che per avere quell'apparenza appagata, William non si concentra su ciò che sta accadendo ma sul signor Saporta, seduto a poca distanza che affoga i dispiaceri nell'alcool.
Il resto dei presenti non si rende conto del gioco di sguardi e di provocazioni che va avanti per tutta la serata tra i due, fino a quando uno cede.
Gabe si alza, raggiunge il posto di William, lo prende per la maglia e lo trascina di fuori, non può sopportare una serata del genere.
- Com'è, stasera è venuta voglia a te di fumare?
- Magari fosse quello, William. Dico io, si può sapere quello che ti prende e sul serio?
- Che mi prende chiedi? Dovresti pensare a quello che fai, prima di lamentarti di come si comporta poi la gente con te.
Gabe fa tanto d'occhi. - Potresti gentilmente essere più chiaro, che ho anche bevuto e non ti riesco a capire? Anche se non ti capisco più da un po' ormai..
William fa un respiro profondo e cerca di reprimere le lacrime. - Sai perché non mi capisci? Perché quando mi hanno schiaffato il tuo bel nuovo video non c'eri. Nessuno a darmi una spiegazione, nessuno con cui sfogarmi.
- Cosa c'entra adesso Good girls go bad?
- C'entra. C'entra perché a vedere come ti diverti attorniato dalle ragazze, mi fai capire che tutti i baci che ci sono stati tra di noi, tutte le parole che a me sembravano d'amore erano un gioco. Sono stato uno sciocco a non capirlo prima.
Gabe è ammutolito. Non fiata, per dei secondi che sembrano interminabili per l'altro. E ad un certo punto scoppia a ridere.
- William, mi stai dicendo che sei geloso di me?
Il ragazzo dal viso d'angelo s'imbroncia. - Sì, che ti piaccia o no. E a me non fa ridere.
- Beh, scusami se ho riso, ma sai..a me piace. Molto.
Il tempo di un sorriso tra i due e finalmente il bacio che attendevano da tanto, quello che non era un gioco, che non era ambiguo, ma che significava chiaramente amore per entrambi.

  
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