Salve a tutte ragazze, spero che questa piccola storiella piaccia a qualcuno...
Questa la mia PRIMA storia su Kuroshitsuji... c'è da dire che non punto a variare il carattere dei personaggi ( non del tutto almeno)...ma punto...
Aspettate, O.O a che punto?..
XD l'ho scordato, intanto Buona Lettura!
*mette una manina alla testa cominciando dicendo*
Pensa,pensa pensa... forse volevo il miele?.. ah no... ç_ç Oh rabbia!
( ok, la smetto ci vediamo alla fineeee! xD )
Moonlight
Al Chiaro di luna
1.Quando i sentimenti involontariamente, si mescolano ai piccoli gesti comuni….
Solitudine.
Sono solo. Sono sempre stato solo, alzandomi con le mie gambe, sostenendo un’umiliazione immane.
Odio.
Si, l’odio che provavo per chi avesse assassinato la mia famiglia non aveva eguali. L’una non poteva esistere senza l’altra, in questa danza infernale.
Muovo la testa dando fine a quei pensieri che mi stavano distogliendo dal mio lavoro.
<< Sebastian! >>
Lo chiamai sapendo che in pochi secondi sarebbe arrivato.
<< Bocchan, desidera qualcosa?...>>
Annuì pensieroso osservando alcune scartoffie che la regina mi aveva inviato per una missione.
<< Controlla gli alibi di ogni persona sospetta inerenti al caso: “Sorpresa”…>>
Si chinò con il solito sguardo sadico dicendo l’unica frase che riuscisse a farmi venire i brividi ogni volta.
<< Yes, my Lord >>
L’osservavo seduto dietro la mia scrivania, il demone che mi prestava servigi sottoforma di “maggiordomo”, uscire e chiudersi alle spalle l’uscio della porta. Sospiro piano andandomi a sedere sulla poltrona di velluto rosso sangue coagulato, che rivolta alla porta-finestra lascia intravedere il giardino immenso di Villa Phantomhive e da l’opportunità di osservare la luna, questa sera rossa.
Villa Phantomhive… la Villa dove sono morto… la Villa dove ho perso tutto…
<< Bocchan…>>
Possibile che avesse già fatto la lista dei maggiori sospettati?...
<< Hai trovato quello che cercavo?..>>
Lo dissi in modo apatico, senza entusiasmo e con una punta di rabbia.
<< No, ho trovato molto di più…>>
<< Ossia?...>>
Mi guardò con suo solito sguardo sadico facendomi capire all’istante: il colpevole. Il rosso di quegli occhi cominciò a bruciarmi il petto, ma non distolsi lo sguardo.
<< Bocchan, mi dia l’ordine…>>
Indurì il volto, certo di quello che stavo per dire. Una condanna di morte che equivaleva ad un altro successo da parte dei “cani della regina”. Ghignai al pensiero.
<< Sebastian…ti ordino di uccidere il colpevole che turba la quiete che la nostra amata regina cerca di tenere ben alta ogni giorno….>>
<< Yes…my lord…>>
Detto questo scomparve, lasciandomi come un fesso, solo con i miei brividi di piacere…
<< Insopportabili…>>
Mormorai prima di mettermi seduto.
<< Un mostro, un vile… come poteva mettere incinte giovani donne per poi al 4 mese uccidere la donna e mangiarsi il feto?...>>
Chiusi l’occhio che non era coperto per pensare.
9 donne in un anno… Sebastian avrà già compiuto il mio desiderio…non sono paragonabili a nessuno degli abitanti della notte uomini che compiono atti del genere…Sebastian, torna presto…
******
<< ….Bocchan….>>
Sussurro leggermente appena entrato dalla porta, pulito e lindo come solo un demone dopo un omicidio sapeva fare.
Dorme profondamente, abbassando il torace a ritmi regolari. E’ così indifeso a guardarlo bene. Gambe a cavallo, il busto è leggermente posizionato in avanti, mentre il braccio sinistro sorregge la testa, lasciando che delle ciocche della frangia gli ricopra l’occhio senza benda.
<< Non va bene che lei si addormenti in luoghi del genere…>>
Lo sollevo con dolcezza senza farlo svegliare. Mi si stringe alla giacca della divisa involontariamente cercando di riscaldarsi. Era di una freddezza cadaverica. In silenzio e al buio entro nella camera del mio "padroncino" per metterlo al suo agio. Slaccio le scarpe facendo in modo di non creare troppo rumore, le faccio cadere per terra. Le avrei sistemate dopo. La giacca, la camicia, i pantaloni, fino a quando non rimase solo con l’intimo. La mia vista cadde sul marchio che avevano imposto sulla sua dolce pelle candida.Passo l’indice per tutta la circonferenza e il ghirigoro che ha fatto si in modo che la mia “vita” si scontrasse con l’anima più forte che io abbia mai desiderato….
Sicuro che desideri solo la sua anima?...
Con delicatezza gli faccio indossare la camicia da notte adagiandolo sul letto ad una piazza e mezza.
<< Oyasumi Ciel…>>
Sotto la luce dei raggi lunari, mi avvio verso la porta di un bianco madreperlato, appena poggio la mano sulla maniglia, però, mi sento chiamare.
<< Sebastian….>>
Sorrido indirizzandomi alla voce tranquilla e assomigliante ad un ragazzino della sua età: supplichevole, delicata e tranquilla.
<< Bocchan?...>>
Dorme? Molto probabilmente aveva sentito la mia presenza.
<< ….sta con me, è un ordine…>>
Possibile che questo ragazzino sia così rigido, anche durante il sonno?!
Mi avvicino trascinando la sedia con me posizionandomi proprio innanzi alla sua piccola figura sussurrando, la cosa che mi sarebbe piaciuto ripetere all’infinito, e che causava dei piccoli brividi alla mia preda.
<< Yes, my Lord…>>
Tell me…
What you think by looking at the Moon?...
Angoletto dell'Autrice