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Autore: Cucuzza2    31/08/2011    2 recensioni
Spesso sento la gente ovunque vado dire che Clive è un uomo senza cuore, proprio ora che è dietro le sbarre: vorrei schiaffare su di loro tutto ciò che entrambi abbiamo passato, anche se dubito che la loro debole sfera emotiva reggerebbe.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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 Questa storia è stata betata, letta ed approvata da LivingTheDream.
-Diffidate delle imitazioni, solo le originali possiedono il bollino!-

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#01 - Anima
Mi comporto da sciocco quando metto l’amore per uno scienziato davanti alla giustizia nei confronti di quella categoria senza scrupoli; causo solo del male a me e alla mia anima, ma so bene che ormai non posso più farne a meno.
 
#02 - Seconda volta.
Era la seconda vota che studiava i viaggi nel tempo, era la seconda volta che lavorava insieme a qualcuno, era la seconda volta che si innamorava: era la seconda volta per eccellenza.
 
#03 - Uomo.
Se ne era reso conto solo Dimitri, ma era davvero sotto gli occhi di tutti: Clive non era più un ragazzo, ormai era un uomo.
 
#04 - Denaro.
Ho molto denaro, l’ho ereditato da Costance, ma non ho mai creduto al detto “i soldi non danno la felicità” - soprattutto ora, mentre lui mi guarda in quel modo, non posso far a meno di pensare a quanto avessi ragione.
 
#05 - Preghiera.
Quel «Di cosa parli, Clive?» sussurrato al Themes Arms era stato quasi un pregare che non fosse vero, anche se il ragazzo non l’avrebbe ascoltato.
 
#06 - Padrone.
Sarebbero stati soci, lo capirono subito: fra due personalità del genere non poteva esistere alcun padrone.
 
#07 - Attesa.
Aspettare che Clive uscisse dal suo costante silenzio e smettesse di fare quel suo ghigno, lacerarsi nell’attesa: ormai, dopo tutto ciò che era successo con Claire, aveva finito per accontentarsi di questo.
 
#08 - Migliore Amico.
È bizzarro vedere con quale facilità un semplice socio possa diventare il tuo migliore amico, quando non ne hai altri.
 
#09 - Notte.
La notte era una sorta di amplificatore: rabbia, sete di vendetta e forse anche amore finivano per essere elevati al quadrato.
 
#10 - Pazzia.
Distruggere palazzi e sterminare interi quartieri si chiama pazzia, anche se io credevo che Clive stesse davvero dalla mia parte.
 
#11 - Fidanzamento.
Non avevano bisogno di un fidanzamento, non ne avrebbero mai avuto bisogno: in realtà probabilmente non necessitavano nemmeno dell’amore, ma quello era impossibile da evitare.
 
#12 - Vita.
Molti dividono la mia vita in “prima della condanna” e “dopo la condanna”; io in “prima di dirgli addio” e “dopo avergli detto addio”.
 
#13 - Noia.
«Ho smesso di annoiarmi dai tempi dell’esplosione, segno che se non c’è noia c’è sicuramente dolore!»: urlava questo nell'ennesimo momento di rabbia; eppure uno sguardo di Dimitri riuscì quasi a calmarlo.
 
#14 - Indifferenza.
Non riesco a concepire come sia possibile la totale indifferenza di Clive verso di me, però la cosa di certo non mi rende felice.
 
#15 – Letto.
Clive in quel letto l’aveva visto addormentarsi serenamente per la prima volta dopo tanti anni; lui invece era leggermente agitato, coinvolto in una lotta con sé stesso per evitare di svegliarlo, tant'era la tentazione di stringere ancora una volta a sé il suo corpo nudo.
 
#16 - Stelle.
Il cielo della Londra del Futuro era decorato da stelle artificiali: entrambi sapevano che ne avrebbero viste di vere solo dopo aver vinto - o forse perso - ma mai dopo essersi arresi.
 
#17 - Minuto.
Fra un minuto esatto la mia farsa sarà svelata: fra un minuto esatto perderò la fiducia dell’unico che riesco ancora ad amare.
 
#18 - Limite.
La pazzia di Clive doveva avere un limite, doveva averlo; se così non fosse stato, l’amore di Dimitri sarebbe stato del tutto fra le mani di un folle.
 
#19 - Cuore.
Spesso sento la gente ovunque vado dire che Clive è un uomo senza cuore, proprio ora che è dietro le sbarre: vorrei schiaffare su di loro tutto ciò che entrambi abbiamo passato, anche se dubito che la loro debole sfera emotiva reggerebbe.
 
#20 - Fede.
Era stato tutto programmato sin dall’inizio: cominciare ad agire non appena Dimitri avesse cominciato ad avere fede in lui; ma più lui si fidava e meno Clive riusciva ad ingannarlo.
 
#21 - Estate.
Odiavano l’estate, perché era lì che avevano perso tutto; amavano l’inverno, perché era stato in quel periodo che a Clive era stato impedito di far perdere tutto a qualcun altro.
 
#22 - Pioggia.
«Stai piangendo» osservò Dimitri; «No, no, è solo... la pioggia» fu la risposta.
 
#23 - Cielo.
E nonostante tutto il cielo è ancora azzurro: come fa a non accorgersi di nove morti e di tre amori, nonostante questi siano nulla in confronto all’umanità?
 
#24 - Nero.
Era tutto così nero, così dannatamente nero, eccezion fatta per i capelli color cenere di Dimitri; e quello era confortante, perché anche se il grigio era vicino al nero, perlomeno non era scuro del tutto.
 
#25 - Medico.
Medico quella ferita con estrema cura: è come una pedina, un giocattolo fra le mie mani, e i bambini curano sempre le loro bambole quando si ammalano; li fa sentire potenti, in qualche inconscio modo.
 
#26 - Parole.
Con le parole puoi nascondere tutto, puoi ingannare chiunque, anche chi ti ama.
 
#27 - Uccidere.
Dimitri si limitava a rapire quegli scienziati, ma per una vita sola avrebbe anche potuto uccidere, Clive per altre due avrebbe fatto lo stesso; ciò che dovevano ancora realizzare è che entrambi avrebbero fatto lo stesso l’uno per l’altro.
 
#28 – Posto.
Avevano posto una semplice condizione: non parlare mai dell’esplosione, mai - peccato che il discorso finesse sempre per condurli lì.
 
#29 - Credere.
«Io credo nella possibilità di riportare Claire in vita, ma tu non hai nulla in cui credere»: lo disse una volta Dimitri, in un bizzarro eccesso di compassione, ma Clive sapeva bene cosa rispondere: «Ho te.»
 
#30 - Lontano.
Dimitri l’aveva baciato piano, una volta soltanto: poi si era ritrovato ad indietreggiare, a farsi sempre più lontano.
 
#31 - Barca.
A volte mi chiedo come sarebbe stata la nostra vita se non fossimo stati un orfano vendicativo io e uno scienziato tu; magari saremmo stati marinai su una barca, e forse sarebbe stato meglio di così.
 
#32 - Ricordi.
Ho molti ricordi del vecchio quartiere; il più vivido è quello di un certo bambino chiassoso che abitava proprio accanto al nostro laboratorio.
 
#33 - Morte.
D’altronde era la Morte a comandare vendette e viaggi nel tempo: cosa sarebbe stata la loro esistenza senza di lei?
 
#34 - Peggio.
«La morte è male, l’impunità è peggio», sentenziò Clive; Dimitri non concordava: «No, Clive, non dirlo ancora una volta.»
 
#35 - Braccia.
Ma, nonostante tutto, Dimitri fra le braccia di Clive si sentiva bene, si sentiva davvero bene.
 
#36 - Elettricità.
Elettricità per un viaggio nel tempo o per una torre mobile; elettricità per amare e per morire.
 
#37 - Cellule.
Le cellule di Clive non erano instabili come quelle di qualcun altro, ma anche per lui probabilmente non ci sarebbe potuto essere alcun lieto fine.
 
#38 - Promessa.
«Giuro solennemente che ti aiuterò con la macchina del tempo e che non rivelerò nulla a nessuno»: dita incrociate dietro la schiena, promessa falsata - solo uno scrupolo poteva lasciarla intatta ancora a lungo.
 
#39 - Speranza.
Si era sempre ostinato a chiudere entrambi gli occhi di fronte ai piani che Clive gli teneva nascosti, come se tutti quei cannoni in bellavista fossero stati messi lì come hobby: ormai però sapeva tutto, e non c’era davvero più speranza.
 
#40 - Buco.
Dimitri aveva detto di amarlo, lo aveva detto più volte, ma Clive sapeva che il buco causato da Claire in lui probabilmente non si sarebbe mai sanato.
 
#41 - Rivelazione.
Dalla rivelazione del piano di Clive, Dimitri non si era più dato pace: era un idiota, un illuso, un accecato dalle emozioni, ma questo lo aveva sempre saputo.
 
#42 - Volontà.
Ho avuto abbastanza forza di volontà per arrivare fin su questa torre mobile, ed ora non ho nemmeno quel tanto d’amore che mi consenta di fermare questa follia.
 
#43 - Facile.
Odiare era così facile che anche amare era diventato un mezzo per farlo.
 
#44 - Terrore.
Ho paura di lui, ne ho terrore: mi rende quasi sincero, e questo va contro tutti i miei piani.
 
#45 - Fuoco.
Non c’era fuoco in Dimitri, lui era solo un uomo disperato; Clive invece scottava nella sua freddezza.
 
#46 - Risposta.
Avevano due modi diversi di dare una risposta al dolore: Dimitri agiva con disperazione, ma senza mai lasciare nulla al caso; Clive si lasciava guidare dalla rabbia ma ragionava comunque a mente fredda - uguali ed opposti.
 
#47 - Chiaro.
Dimitri era sempre stato chiaro con Clive, gli aveva rivelato tutti i suoi piani e non gli aveva mai nascosto nulla; Clive, l’esatto contrario.
 
#48 - Insieme.
Forse in fondo la loro unica possibile felicità era quella: presto Clive sarebbe stato libero, ed entrambi potevano fingere insieme di aver dimenticato.
 
#49 - Mente.
È stato tremendamente stupido da parte mia mettere la mente prima del cuore: se avessi agito diversamente, probabilmente prima l’avrei almeno salutato, sapendo che non lo rivedrò finché rimarrò dentro.
 
#50 - Strada.
Ma alla fine noi continueremo per la nostra strada, amandoci; soffrendo per metà del tempo, pagando a caro prezzo tutto ciò che abbiamo fatto, ma amandoci.
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Note dell'autrice:
Ho scritto questa fanfic per la community [info]1frase di lj, set Alpha. E... sì, credo proprio che questa diventerà la mia coppia.
Aggiungo. Magari a qualcuno avrà fatto strano Dimitri uke. La beta-reader allontana da sè ogni qualsivoglia responsabilità in merito, lo sottilineo anch'io... lei non c'entra. XD.
   
 
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