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Autore: Brambra13    31/08/2011    0 recensioni
'Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Donald P. Bellisario; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro'...In questo primo capitolo si tratta della notte dopo che Harm&Mac hanno deciso di sposarsi...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sarah 'Mac' MacKenzie
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Era Mack e indossava un abito rosso. Harm l’aveva riconosciuto: era lo stesso che indossava la sera prima di partire, quando con tutti gli amici, avevano lanciati la moneta. Era bellissima. Era tanto bella che non riusciva a respirare. Le aveva sempre fatto quell’effetto, ma aveva sempre dovuto nascondere queste sue emozioni. Purtroppo avrebbe dovuto farlo anche questa volta. Voleva andarle incontro, ma non lo fece. Non poteva farlo, ma non era quello che il suo cuore gli ordinava di farlo. Infatti dovette fare uno sforzo enorme per restare lì, fermo, lontano da lei e guardarla solamente. Nella sua testa iniziò a prendere vita quello che avrebbe voluto fare. Se avesse potuto, le sarebbe andato incontro, l’avrebbe presa per mano per portarla in un posto dove fossero soli, l’avrebbe stretta a sé e, senza nemmeno darle il tempo di dire una parola, l’avrebbe baciata. Ecco cosa avrebbe fatto. Avrebbe voluto, con un bacio, cancellare quello che era successo negli ultimi giorni. Avrebbe voluto cancellare quello che le aveva detto e il modo in cui l’aveva fatto. Mentre pensava a tutto questo, non si era accorto che Jennifer ed il tenente Martinez l’avevano raggiunto insieme a Mack.
-Buonasera capitano.- Disse Sara.
Harm rimase un attimo senza dire niente. –Uhm…Buonasera avvocato.-
-La prego, mi chiami Sara.-
-Come?- Era confuso.
-Almeno per stasera, potremmo evitare di trattarci come avvocati e vederci come persone?-
-Certo è un’ottima idea, Sara. Lei può chiamarmi Harm.-
Jennifer e Francisca si guardarono ridendo. Poi la Martinez ruppe il silenzio. –Signore, pensavo che portasse anche la sua fidanzata questa sera.-
-In effetti sarebbe dovuta venire, ma ha avuto un contrattempo a causa del lavoro. – Harm si destreggiò bene e Mack lo guardò e fece un piccolo sospiro. –E quale lavoro svolge che la tiene così occupata?-
Insistette il tenente, che subito si rese conto di essere stata troppo invadente.  – Mi scusi, signore. Non sono affari miei.- Harm si sentì sollevato. – E’ vero signore. Non ci ha mai detto nulla su di lei.-
Harm guardò Jennifer sottecchi. Intanto, Mack, divertita, incrociò le braccia sul petto e lo guardò. Guardandola a sua volta, Rabb sapeva benissimo che la donna si stava divertendo in quella situazione.
-Va bene. Ma domani vi pentirete per avermelo chiesto!-
Mack scoppiò a ridere, Jennifer si trattenne dal non farlo, mentre Francisca assunse un’aria preoccupata. –Allora. Ci conosciamo da molti anni, più o meno dieci. Lei è intelligente, caparbia e devo dire anche troppo, è forte, leale, onesta ma in fondo è molto fragile.-
Harm si stava divertendo e ancora di più quando vide che Mack stava iniziando ad innervosirsi. –Ma quello che mi ha colpito di più è stata la sua bellezza. In verità ha sempre cercato di nasconderla e di non dargli peso, ma questa sua semplicità, la rende ancor più bella. Ha dei lunghi capelli biondi,  gli occhi verdi, è alta, magra e formosa.- Mack si stava innervosendo ancora di più, ma lui fece finta di non notarlo e continuò.  --Ma non ci siamo piaciuti subito, anzi. Per un po’ di tempo ci siamo scontrati, ma poi siamo diventati grandi amici. Con il tempo, però, ci siamo resi conto di essere molto più che amici e quindi siamo diventati una coppia. Da poco abbiamo deciso di sposarci. Questo è tutto!-
-Congratulazioni, capitano.- Dissero le tre donne, quasi all’unisono.
Harm si limitò a sorridere. Poi qualcuno iniziò a parlare ai presenti, ringraziandoli per essere venuti e invitò il capitano a fare un discorso. Harm si avvicinò alla donna che poco prima stava parlando, la ringraziò e fece un profondo respiro, pensando a ciò che doveva dire, e poi iniziò a parlare. –Grazie a tutti per essere venuti. E grazie per aver organizzato questa festa. Devo dire che sono un po’ in difficoltà, sono bravo con le arringhe finali, ma non sono certo di esserlo altrettanto con i discorsi di questo tipo. Quello che voglio dirvi è che sono contento di avere voi come assistenti. Ho avuto modo, in questi mesi, di conoscere le capacità di ognuno di voi e sono davvero contento di lavorare con voi, e avervi al mio fianco. Quando sono arrivato qui, non sapevo cosa aspettarmi. Devo dire che ciò che ho visto qui è stato anche migliore di quanto mi aspettavo. Spero che continuerete a lavorare con lo stesso entusiasmo e la stessa determinazione con cui avete iniziato. E io mi impegnerò affinché lo siate sempre, così da diventare una grande squadra e, soprattutto una grande famiglia.- Non appena smise di parlare tutti applaudirono contenti delle sue parole. Poi ognuno riprese a festeggiare per conto proprio. Harm cercò con gli occhi Jennifer e quando la vide fu contento di vederla sola. Si avvicinò a lei. -Jennifer .-
-Si, signore?- La ragazza si voltò per guardare il capitano.
-Devi farmi un favore!- 
  
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