Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: ValeCanadian    31/08/2011    0 recensioni
Mi chiamo Valentina, per colpa di mia madre devo passare l'estate a Stratford a casa di mio zio. In questa storia non sono una belieber perchè sono convinta che non riuscirei mai a parlargli per la troppa emozione se ce l'avessi davanti. Spero piaccia lo stesso.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo n 1. Said there's hearts all over the world tonight.
Mi metto sul davanzale che contorna la finestrella di microscopiche dimensioni. Bella giornata, penso. I raggi caldi del sole penetrano sul vetro, fino ad arrivare a me, facendomi pizzicare la pelle. Osservo il piccolo vialetto che da su casa di mio zio, non dovrei essere qui.
La vibrazione del telefono mi distrae da ogni pensiero. Mamma.
-pronto, Vale-
-ciao- dico impassiva.
-come va lì? tutto bene?-
-come al solito, tu e Jazmyne?- 'immagino che vi divertiate senza di me'
-noi stiamo bene, grazie.. com'è il tempo?-
-buono, ascolta c'è lo zio che mi chiama, devo andare-
-okay, non farlo impazzire, mi raccomando-
-si, ciao- dico duramente.
-ciao!- stacco con i nervi a fior di pelle, maledetta cittadina del cavolo. Decido di andare al centrcommerciale per ammazzare il tempo.
Visto il caldo indosso una maglia corta viola, ultimamente ne metto molte, per far notare il piercing all'ombelico appena fatto, anch'esso di colore viola, un paio di shorts di jeans e le paperine.
Mi trucco con molto mascara e matita, per fortuna i capelli sono ancora lisci, quindi non li piastro nemmeno ed esco così.
Sgattaiolo al piano di sotto.
-zio, io esco. vado al centrocommerciale- dico prendendo il telefono riposto sul davanzale in legno.
-okay, tranquilla-
-a dopo- dico chiudendomi la porta dietro le spalle. Mi avvio per i quartieri, squadro ogni angolo, ogni via, mi attirano quelle case perfettamente canadesi, affiancate una dopo l'altra.
Sorrido al mio pensiero, passo l'Avon Theatre, svolto a sinistra e raggiungo il negozio di fiori, vado nel mini-centrocommerciale vicino.
Entro, giro per diversi negozi e poi uno mi attira più di tutti.
Guardo mille trucchi, qua ci sono delle cose stranissime che in Italia non ci sono, tipo un rossetto rosso con i brillatini viola. Mi guardo intorno e me lo provo su una mano per vedere che cagata è. Comincio a grattarlo via, ma viene un miscuglio ed è violaceo. Sembra che mim abbiano tirato un pugno. Rido da sola al mio pensiero, come un'idiota.
Mi sposto in un reparto enorme. Someday di Justin Bieber, leggo.
Prendo il botticino che contiene la fragranza e me ne spruzzo un po', ne faccio cadere troppo. 'Dio, Vale sei un disastro umano'.. sorrido befferda alla commessa nell'altro reparto che mi sta fulminando, cerco di soffocare la risata, per non sogghignarle in faccia.
Mi tampono un polso con l'altro e poi porto il destro vicino al mio naso, il profumo dolciastro mi fa pizzicare il naso, faccio una faccia disgustata. Odio i profumi che fanno venire la nausa.
Faccio finta di niente ed esco velocemente dal negozio. In quel momento si sta svolgendo uno spettacolo di intrattenimento, c'è una specie di mini-orchestra, mi avvicino e vado a vedere.
Appoggio la parte sinistra del corpo su un pilone ed osservo.
Un bambino con il violoncello se la cava alla grande, le persone lo accerchiano sentendo il suo talento, sorrido alla scena.
Mi sento toccare una spalla.
-Selena- mi volto di scatto. Sorge davanti a me, un ragazzo biondo leggermente scuro, occhi color nocciola e dei lineamenti marcati, più che carino- scusa- si giustifica lui, gli sorrido dolcemente.
-non ti preoccupare-
-mi dispiace, t-ti ho scambiata per un'altra- il suo balbettio non può che farmi ridere, osservo una piccola cicatrice che attraversa il suo sopracciglio.
-figurati- lo squadro un po', mi bagno il labbro inferiore leccandolo e successivamente lo mordo, come mi è solito fare, una folla mista di ragazzine e qualche paparazzo seguono imperetterite Selena.
-è per caso lei?- dico sorridendogli.
-sì, devo andare, e comunque hai un buon profumo- mi fa l'occhiolino e scompare in mezzo alla folla, continuo a non capire nulla. Intenta ad andare al bar all'interno del centrocommerciale passo dinuovo avanti alla profumeria, capisco.. ora.

Justin's chapter.
Mi faccio strada tra i mille flash che mi offuscano la vista, per fortuna Kenny è a qualche passo da me e controlla la situazione, per quanto ci riesca. Selena sorride, come sempre. Come ogni cosa che fa sotto le telecamere.
Falsa, penso. Falsa come due più due uguale cinque.
-vieni, Sel- la esorto io, facciamo le scale mobili, ci fermiamo in un bar, da cui si vede il resto del centrocommerciale, ci sediamo, lei continua a sorridere.
-senti.. volevo- la cameriera inerrompe il discorso, porca puttana.
-volete ordinare?-
-io prendo una coca, grazie-
-io anche- risponde prontamente Selena.
-allora Justin, dimmi- sorride..cazzo, mi da sui nervi.
-sono delle settimane che mi chiedo se dobbiamo continuare, tu sei molto simpatica, sei una bellissima ragazza ed hai tanto talento, ma non credo che tu sia la ragazza giusta per me.. non credo di interessarti-
-Justin, ma mi stai prendendo in giro?-
-no, voglio finirla qua, non rendere le cose difficili.. tieni- appoggio sul tavolo 10 dollari per pagare la coca- stammi bene Selena- raggiungo Kenny.

Vale's chapter.
Mi siedo ed ordino una fetta di focaccia e dell'estathè alla pesca. Quel ragazzo mi passa dinuovo davanti, ma non mi vede, si siede al tavolo davanti a me, con un omone difronte a lui, cioè di spalle a me. Riesco ad origliare qualcosa.
-com'è andata?- dice l'altro a bassavoce, la sua guardia del corpo, presumo.
-mi sento uno schifo-
-Justin, non ti merita, lo sai-
-lo so, lo so- non li sento più dire una parola a parte mangiare, mangiare e mangiare.
-andiamo man?- sorrido al nome che ha appena dato.
-no, va prima tu-
-okay, ma sto nei paraggi- si alza e dice una cosa alla cassiera, indicando Justin, poi se ne va. Justin incrocia il mio sguardo e lo incatena al suo, sento una scossa percorrermi il collo e attraversare tutta la schiena, ma che mi succede? gli sorrido nervosamente, ma lui rimane serio, abbassa successivamente il capo e si copre il volto con le mani, decido di alzarmi e sedermi al posto della sua guardia del corpo.
-hei- gli alzo il viso con le mani, una lacrima salata gli sta rigando il volto, gliela asciugo con il pollice destro.
-perchè piangi, Justin?-
-mi usava, mi usava.. quella stupida mi usava- mi fa male il cuore a vederlo così, non so perchè.
-scusa la domanda, ma come puoi essere tanto famoso per un profumo?- ritorna il sorriso.
-non sai proprio chi sono?- scuoto la testa- sono un cantante-
-aah, quindi hai tanta fama?- annuisce, si vede che è abbattuto.
-e non pensi che alle tue fans faccia terribilmente male vedere il proprio idolo soffrire? non pensi che darebbero i numeri? non pensi che tu per loro sei tutto e vederti triste è orribile ? non pensi a quante lacrime versano se lo fai tu?-
-hai ragione- tira sù con il naso, gli sorrido, cavolo quant'è bello.
-sorridi- mi alzo, mi avvicino al suo orecchio- sei più carino quando lo fai- gli sussurro e me ne vado.


Accedo su Twitter, lo cerco. Rimango sgomenta, quanti follower. E tra quei 12 milioni mi aggiungo anche io. Ha scritto 13 minuti fa, impossibile, in quel momento o ero con lui, o stavo andando via. 'incredibile come le persone riescano a farti ritornare il sorriso. anonima...ti sto cercando'.
Mi faccio mille domande, mille castelli, sposto lo sguardo sull'orologio, le 20.30, merda.
Mi fiondo sotto la doccia. Non riesco a togliermelo dalla testa.. I suoi occhi sono costantemente impressi nella mia testa, mi parlano.
Mi metto una canottiera turchese, scollata sulla schiena, un paio di pantaloncini neri e le paperine, anch'esse nere. Essendo brava con i trucchi, mi faccio uno smokey-eye nero, in più agiungo matita e mascara. Mi do' una spruzzata di Playboy Malibù e sono a posto.
Mi fiondo al piano di sotto, trovo mio zio sul divano che legge il giornale.
-zio, torno verso l'una-
-facciamo pure a mezzanotte-
-mmhh.. che palle- mi fulmina con lo sguardo, butto fuori una risatina che non riesco a trattenere- okay, a dopo- rinuncio.
-a dopo e stai attenta- mi sorride, varco la soglia di casa e respiro quell'aria estiva che penetra dentro di me in poco tempo, tanti, infiniti lampioni contornano il viale che affianca le case, prendo il telefono e le cuffie, faccio partire with you, di chris brown.
Sono andata in fissa con quella canzone, mi giro a sinistra e vedo che il vicino che fa capolino dalla finestra, mi sorride, faccio lo stesso e agito la mano per salutarlo, attraverso ed entro in un parco, più in là mi attirano diverse luci e qualche grido maschile, mi faccio avanti e difronte a me sorge una pista per gli skateboard, osservo le mosse di alcuni ragazzi, certi mi osservano, ma faccio finta di nulla, provano acrobazie di ogni genere, li guardo meravigliata.

Justin's chapter.
-dai, Justin.. vieni, non ci divertiamo senza di te- alzo lo sguardo da terra e lo sposto su Chaz.
-non me la sento- guardo Ryan che prova un numero difficilissimo con il suo skate, guardo poco più in là- non ci posso credere-
-cosa?!- la osservo, seguo la sua figura ammaliato, non posso sbagliarmi. I suoi lunghi capelli lisci le cadono su tutta la schiena nuda, mi bagno il labbro inferiore. La guardo un'ultima volta, cosa che mi incoraggia ancora di più ad andare da lei, prendo lo skateboard e sfreccio per la pista.
Freno di colpo, mi avvicino al suo orecchio, ha le cuffie.
-hei, che ascolti?- si gira di scatto.

Vale's chapter.
Il suo sguardo mi folgora, una di quelle scariche di energia mi attraversa il corpo in poco tempo.
E' potente, è carico e mi fa uno strano effetto. Un effetto piacevole. Sfoggio uno dei miei migliori sorrisi, lo sguardo, mi mordo il labbro.
-with you, chris brown.. la conosci?- mi guarda maliziosamente.
-I need you boo, I gotta see you boo..- inizia a cantare, stoppo con il tasto centrale la canzone, mi appoggio meglio alla staccionata che ci separa, comincio ad osservarlo, forse un po' troppo meravigliata.
La sua voce pulsa fra ogni mio battito, determinando i miei respiri, sorrido nervosamente. Mi alzo di poco.
-'cause if I got you, I don't need money cars, girl you're my all'- all'ultima strofa, la mia preferita, dove dice with you, mi unisco anche io alla sua voce.
-non sei maluccio come cantante- dico io, ridiamo insieme.
-ciao, tu sei?- interviene un ragazzo dai capelli marroni, con un cappellino con la visiera piatta. Justin ha una faccia seccata.
-scusalo, è nato così- dice Justin, rido.

Justin's chapter.
Porca puttana, è bellissima, mi mordo il labbro come se volessi sopprimere la voglia di baciarla.
-comunque piacere, io sono Valentina- le porge la mano, Valentina... non sei più anonima ora.
-io Chaz- gliela stringe- non ti ho mai vista da queste parti, come mai?-
-sono Italiana, non sono di qui-
-aah, quindi non conosci bene Stratford?- scuote la testa e assume un'aria dispiaciuta, noto due leggere fossette, mi fanno sorridere- che ne dici se ti facciamo vedere com'è?-
-Chaz- lo riprendo io.
-ma no, tranquillo Justin, anzi.. mi farebbe piacere- abbandono lo skateboard e scavalco.
-andiamo- le metto un braccio dietro la schiena esortandola ad andare avanti, ma si volta.
-ciao Chaz- dice con tanto entusiasmo.
-ciao Vale- facciamo qualche passo in silenzio, l'unico rumore è lo scricchiolio delle foglie del parco.
-mi dispiace per Chaz-
-ma figurati, in Italia i ragazzi fanno molto peggio, fidati-
-mh, come mai sei qui? vacanza?-
-insomma.. mia madre ha avuto mia sorella da poco così ha pensato che fossi di intralcio, quindi mi ha spedita da mio zio, qui-
-non ti piace?-
-non è che non mi piaccia, solo che avrei voluto passare l'estate con i miei amici.. sai.. ci tengo molto a loro- guardo il movimento delle sue labbra e mi viene ancora più voglia di baciarla- tu come mai sei qui?- sposta i suoi occhi sui miei.
-io ci sono nato qui, tra poco ricomincio il tuor, così io, mia mamma e Kenny siamo venuti dai miei nonni-
-sei già stato in Italia durante i tour precedenti?-
-sì, una volta-
-hai conosciuto qualche fan italiana?-
-no, ma mi sarebbe piaciuto.. ai canadesi piacciono le italiane- scoppia a ridere, quella risata travolgente, carica, mi trascina via per un attimo, tutti i pensieri vengono scacciati via, sento una scossa pervadermi, ingoio amaro e sorriso nervosamente.
-che scemo che sei- mi sorride, faccio lo stesso.
-ecco, qua siamo nella piazza centrale-

Vale's chapter.
La osservo sgomenta, come se avessi occhi di chi non ha mai visto nulla, una chiesetta rossa è illuminata da varie luci oro, al centro sorge un albero gigante, anch'esso illuminato, mille panchine e tanti negozi accerchiano il tutto, com'è accogliente.
-vuoi qualcosa?-
-mh, sì.. uno zucchero filato- mi siedo su una delle tante panchine e guardo dinuovo il tutto, i miei occhi si spostano su di lui, mi attira. Non so perchè, sento come se dovessi stargli accanto. Sento come se la sua presenza fosse neccessaria per me. Lo guardo una seconda volta, maglietta maniche corte, pantaloni a vita bassa e scarpe da ginnastica, si volta, gli sorrido, fa lo stesso, un uomo gli passa davanti, Justin non se ne accorge e gli attacca per sbaglio un pezzo di zucchero filato, scoppio a ridere come una scema. Lui, si volta e lo guarda, scoppia a ridere e viene verso la mia parte e si siede accanto a me.
-Hahaha, Justin haha- non riesco a finire la frase per il tanto ridere, volgo dinuvo lo sguardo verso il signore che ha ancora quel pezzo rosa addosso, smetto di ridere, io e Justin ci scambiamo uno sguardo furtivo e scoppiamo nuovamente. Mi faccio aria con le mani e smetto, veramente questa volta. Mi porge il bastoncino smorzando le ultime risate.
-grazie mille, vuoi?-
-nono, non ho fame haha-
-haha, smettila, altrimenti non riesco a mangiarlo- mi sorride, in poco tempo lo finisco.
Appoggio una mano sulla sua gamba avvicinandomi.
-Justin devo dirti una cosa- gli sussurro- sei un disatro umano- scoppio a ridere e lui con me.
-ah sì? sarei un disatro umano? lo sai con chi stai parlando?- fa il presuntuso, è divertente perchè vuole fare il serio ma sotto i baffi sorride, gli si creano due fossette adorabili.
-con un produttore di un profumo che fa schifo-
-come ti permetti?-
-te lo giuro, non mi piace per niente, è dolce da far schifo, fa venire la nausea-
-oh- assume un'aria un po' delusa.
-Justin, ti sei offeso? scusami, non volevo feriti- gli passo una mano tra i capelli.
-ma scherzo Vale, va a gusti- mi sorride, i rintocchi delle campane della chiesa mi ricordano che è mezzanotte e che devo essere a casa.
-dovrei andare- mi alzo in piedi.
-ti accompagno- si alza anche lui, facciamo qualche passo in silenzio, è deserto, mi scappa da ridere per la scena di prima, ma mi tappo la bocca.
-Justin- mi guarda serio, vede che sto per ridere, ride anche lui.
-sssh, non vedi che tutti dormono?-
-ma tutti chi?-
-haha, tutti- fa spalluccie e mi sorride- siamo arrivati- mi accorgo di essere molto più bassa di lui e la cosa mi fa impazzire, mi alzo in punta di piedi e gli stampo un bacio sulla guancia.
-ciao Justin-
-ciao Vale- vado avanti fino alla porta.
-ah, Vale..- mi volto.
-dimmi- gli sorrido, mi si avvicina e mi da un foglietto con su scritto il suo numero.
-ciao Justin- mi chiudo la porta dietro alle spalle cercando di non fare rumore, mio zio dorme già fortunatamente, vado in cucina e mi faccio una tazza calda di latte e cacao. Nel mentre che si scalda vado di sopra, mi strucco, mi metto una canottiera e gli slip, scendo sotto, apro il microonde.
Il latto è strabordato andando ovunque.
-merda, cazzo di microonde- dico sottovoce, cerco un pezzo di scottex e pulisco il tutto, prendo la tazza e vado al piano di sopra, nel letto. Prendo il telefono.
'non sei l'unico idiota ad attaccare zucchero filato alla gente, ho appena allagato il microonde.'
'haha, sono stato bene con te stasera.' sorrido compiaciuta, mi mordo il labbro ripetutamente per cercare una frase che non sia il solito 'anche io' banalissimo.
Fantasia portami via, eh. Non venendomi in mente nulla scrivo quell'odioso 'anche io (: ora dormo perchè sono stanchissima, salutami Chaz se è lì con te.'
'oh oh oh, che cosa trami con Chaz?'
'assolutamente niente, perchè? sei geloso?'
'mmhh, ne riparliamo domani. buona notte vale <3'
'buona notte scemo <3'

 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: ValeCanadian