-Lucry! tesoro! scendi a fare colazione!- gridò quella pazza isterica dalla porta della mia stanza. -Si mamma non c'è bisogno di urlare! sei a 2 metri da me! e poi non chiamarmi Lucry fa troppo bambina, perchè non mi chiami Criz come ogni persona che conosco?- le urlai in faccia esasperata per poi affondare la faccia nel morbido cuscino, forse sono stata un po' troppo brusca, ma ODIO quel nomignolo da bambina perfetta, e mia madre non vuole capirlo. non sono più una bambina, ho 17 anni ormai, e sono tutt'altro che perfetta i miei capelli sono tinti di nero lunghi fino alle spalle con ciuffetti fucsia e verdi, ed ho una cresta tinta di blu elettrico, un pircing al sopracciglio, uno al labbro, e le orecchie piene di picole borchie. mi vesto sempre di nero con catene e borchie, insomma non sono certo perfetta, ma per mia madre sono ancora la Lucry di 8 anni con dei lunghi boccoli biondi e un sorriso che esprimeva felicità. Dopo la morte di papà quando avevo soltanto 9 anni, il mio sorriso si è fatto sempre meno frequente e molto tirato, ho cominciato a vestirmi di nero, lutto a vita, come dice la zia Emily. mentre io ho superato la perdita chiudendomi in me stessa, mia madre è letteralmente impazzita, amava veramente quell'uomo, e la sua morte ha fato partire qualche valvola dal suo cervello ed i suoi ricordi sono fermi a 9 anni fa. E' stata visitata da molti medici, psichiatri, psicanalisti, e chi ne ha più ne metta, il risultato di tutti questi soldi buttati in visite è stato un ''blocco psicologico'' dovuto ad un trauma, fin li c'ero arrivata anche io. Alla fine, a causa di problemi mentali,mia madre ha dovuto cedere la mia custodia alla donna più acida dell'universo: zia Emily.
-tesoro ma tu sei una bambina! sei la mia piccola Luc...cioè Criz, e adesso andiamo a fare colazione che ti devo parlare- disse lei dolcemente. Grazie a Dio aveva smesso di urlare!
mi alzai dal letto, indossai una maglia XXL di papà e scesi in cucina.
-Ciao mamma! Ciao zia Emily! Ciao Federico...ASPETTA,FEDERICO? CHE CI FAI QUI?- Federico è il ragazzo di zia Emily, lui in confronto alla zia mi è molto più simpatico, ma non capisco cosa fa già qui alle 7 di matttina. -Ehi criz!beh non credo sia compito mio dirtelo ti spiega adesso bene Emy il perchè di me e di quelle valigie...- disse lui un po' imbarazzato. -v-valigie?- balbettai confusa. -si tesoro! io e Fede ci sposiamo settimana prossima! e abbiamo deciso di andare a vivere nel paese in cui sono cresciuta! Rodeo, in california.- mi spiegò la zia con aria sognante. -sono felice per voi! ma...cosa centro allora io?- chiesi sempre più confusa -lucrezia hammond tu sei sotto la mia custodia, quindi verrai a vivere con noi! tua madre vuole restare qui in italia perchè è molto legata a questo posto e non vuole lasciarlo, vero francesca?- lanciò un'occhiata complice a mia madre che rimase spiazzata -beh..ecco..si, sono molto legata a mio marito...- mugugnò lei imbarazzata. Non ci potevo credere, mia madre mi lasciava andare dall'altra parte del mondo senza volermi accompagnare, credo sia impazzita del tutto! il mio problema non è partire, non mancherei a messuno qui, non ho amici. e mi piacerebbe vivere del paese dove è cresciuto papà, soltanto che senza mamma non riuscirò mai a sopportare la zia! -Oh zia! è fantastico! ho sempre voluto vivere dove siete cresciuti tu e papà! soltanto che mi mancherà la mamma...- lo so. Sono una codarda.