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Autore: Evakai    31/08/2011    3 recensioni
[Noblesse]C'è chi i dettagli li considera marginali, chi invece osserva solo quelli. E poi c'è chi non li ha mai notati.
Scoprirli inaspettatamente può rivelarsi estremamente spiazzante.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un immenso grazie alla bravissima Bluemary che si sorbisce tutti miei tentativi letterari! Davvero una santa!

Vedere i dettagli


Quando il tempo non è altro che un susseguirsi di fasi per attenersi al piano in maniera impeccabile, non lo spendi per guardarti attorno, non lo spendi per notare i dettagli, se essi non sono atti allo scopo.
Ha sempre vissuto così da che ha memoria, poca per giunta, e adesso tutti questi minuscoli frammenti di vita gli colpiscono gli occhi come spilli arroventati.
Non riesce a fare a meno di chiuderli, accecato da quel troppo che aveva sempre ignorato.
Per chi non ha mai vissuto realmente, una scuola è il luogo peggiore e più adatto per cominciare; sciami di giovani vite che si scambiano emozioni e gesti, in una girandola che pare avere fine solo alla chiusura dei cancelli, quando ognuno torna a casa propria.
M-21 non ha mai fatto caso ai dettagli irrilevanti , finché non è stato costretto, in maniera piuttosto categorica, a prendere parte a questo teatrino di sensazioni; da un giorno all'altro si è visto catapultato in un mondo in cui si è spesso intrufolato, ma che non si era mai preso la briga di conoscere.
Per tale motivo l'immagine che gli si presenta davanti agli occhi lo incuriosisce e lo mette a disagio in egual modo: una giovane coppia d'innamorati.
Durante la sua solita ronda attorno all'edificio, si è imbattuto inavvertitamente in due ragazzi intenti a scambiarsi tenere effusioni all'ombra di alcuni alberi che costeggiano il lato posteriore della scuola.
E' evidente che i due avessero cercato un rifugio più discreto per i loro momenti privati e M-21 reagisce come si conviene ad un ragazzino imbranato, piuttosto che ad una guardia di sicurezza: arretra istintivamente e si nasconde dietro l'angolo più vicino. Eppure non smette di guardarli.
La ragazza ha una posizione un po' compita, dovuta all'imbarazzo, e le sue guance rivelano un soffuso rossore, eppure i suoi occhi splendono come stelle audaci mentre osservano il ragazzo di fronte a lei che le tiene la mano, usando l'altra per torturare con nervosismo alcuni fili d'erba.
Sono giovani e sono innamorati, e si vede.
M-21 volta le spalle e si dirige verso l'entrata principale. Un altro frammento acuminato che lo ferisce, ma questa volta, insieme agli occhi, gli ha punto anche un po' più in basso, sulla sinistra.

Sono passati due mesi da quell' innocente episodio, e ha più volte riconosciuto i due fidanzati davanti al portone principale della scuola. Lancia loro veloci occhiate e poi torna al suo lavoro.

Chissà com'è essere guardati in quel modo...

La campana suona la fine della lezione e migliaia di ragazzi si riversano nel cortile per dirigersi a casa; fra loro i ragazzini che colonizzano quella che è ormai la sua, di casa, gli si avvicinano per salutarlo.
“Ajussi*, ci vediamo dopo dal preside Lee!” gli urla Shinwoo mentre sventola energicamente il braccio.
“A dopo, Ajussi.” ripete Yuuna in maniera più pacata, con le guance lievemente rosate. Gli sorridono ancora una volta, mentre si allontanano. Loro gli sembrano lo sciame più luminoso, ma forse è solo dovuto al fatto che li ha visti sotto tutte le luci che possono essere concesse. Anche sotto la luce del cattivo.
Sta per dirigersi anche lui verso casa quando una voce lo ferma. E' chiara e cristallina come solo quella di una ragazza può esserlo.
“Mi scusi, Mister...”
Si volta per osservarla, una studentessa,la definisce la divisa, mentre resta impalata davanti a lui.
L'osserva senza sapere esattamente cosa fare, forse lei vuole dirgli che c'è qualche problema nella scuola.
La ragazza stringe le pieghe della gonna fra le mani e ha lo sguardo puntato sulle sue scarpe, come se improvvisamente le trovasse di estremo interesse.
“Ecco... Mister... io volevo... volevo dirle che lei, ecco... lei è davvero un uomo attraente, Mister!” esclama tutto d'un fiato mentre il viso le si colora di un rosso acceso, comprendendo anche le piccole orecchie.
“Attraente?!” pensa M-21, e quello è forse l'ultimo segnale sensato che riceve dal suo cervello.
Non capisce, non riesce a capire assolutamente cosa la ragazza stia dicendo, né tanto meno cosa cerchi da lui.
In preda al disagio più cupo, il suo corpo s'irrigidisce e avverte chiaramente il sudore freddo avvolgerlo.
Non sa cosa fare, non sa cosa dire, non vuole ferire la ragazza, ma non ha la minima idea di come comportarsi.
La ragazza, che ha morbidi capelli castani che le arrivano alle spalle, alza timidamente lo sguardo per guardarlo negli occhi e M-21 si congela, se possibile, ancora di più.
Le guance, di un rosso quasi troppo intenso, mettono in risalto le piccole lentiggini sparse sul nasino delicato; la bocca, né piena né sottile, è rossa per quanto la sta torturando dal nervosismo. La ragazza è l'emblema dell'imbarazzo ma i suoi occhi brillano come braci mentre lo guardano.
Sente distintamente qualcosa nel suo petto battere più velocemente e il calore arrivargli sino al viso, mentre non riesce a sfuggire allo sguardo della studentessa.
Non sa descrivere il calore dei suoi occhi, è prepotente e non lascia spazio ad altro, ma a lui non importa, perché se ne sta abbeverando come un uomo che, disperso nel deserto, trova un'oasi dopo giorni di cammino.
Ogni spicchio di luce che lo investe aumenta il battito del suo cuore -sì, perché è proprio il cuore quello che sta facendo tutto quel trambusto nel suo corpo- , gli tocca il punto più sensibile che ha, quello che è sempre manifesto nelle sue azioni, ma celato nelle sue parole: l'essere riconosciuto come essere umano, essere trattato come essere umano, essere guardato come un essere umano.
Gli occhi della ragazza gli stanno urlando “io ti vedo e mi piaci” e, quando se ne rende conto, arrossisce vistosamente e, finalmente, sposta lo sguardo.
“...” prova ad articolare un suono, una parola, una frase qualsiasi, ma è ancora troppo stordito e la ragazza fraintende il suo silenzio.
“Io... io non... voglio metterla in imbarazzo! Io... le sono molto... grata per tutto il lavoro che fa per noi e... sì, io la trovo attraente...”e qui le sue orecchie sembrano prendere fuoco per quanto sono rosse “... e mi piace, ma... lei... io non le creerò disturbo. Volevo solo che lo sapesse, che sapesse che io l'ho vista.”.
E qui i suoi occhi brillano ancora, ma di una luce meno intensa, più gentile e calda. Continuano a dire “io ti vedo e mi piaci” ma non sono più un urlo, semmai un sussurro pronunciato fra le labbra, un suono che solo il cuore avverte.
M-21 non ha tempo di fare nulla che la ragazza scappa via ad una velocità inaspettata.
Resta impalato ancora per un po' e infine si decide a dirigersi, un po' meccanicamente in realtà, verso casa.

Lui non ha mai notato i dettagli, era prevedibile quindi che non notasse neanche sé stesso fra la gente. Per giusto tornaconto, non si aspettava di essere visto.

La ragazza l'ha vista spesso dopo quella volta, gli lancia occhiate piene di rossore che durano attimi e poi scappa via o si rifugia fra i suoi amici.
Anche lei ora gli sembra più luminosa, forse perché se possiedi occhi in grado di rischiarare chi di umano non ha poi molto, oramai, devi per forza di cose brillare. Sorride quando lo pensa.
“M-24... mi hanno detto che sono attraente...” un pensiero rivolto a chi non è mai stato tanto lontano.

E' incredibilmente bello.

*Ajussi è un termine coreano che serve ad identificare uomini suoi 30 anni o più anziani.
   
 
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