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Autore: MoonChild5    02/09/2011    0 recensioni
Una ragazza vive la sua vita serenamente, tra amici, scuola e famiglia. A causa dei problemi economici di quest'ultima, Charlene decide di trovarsi un lavoro per aiutare i genitori. Ma lavorare a quell'età è difficile, e Charlene sceglierà la via apparentemente più facile...
Genere: Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La vecchia porta sbatté forte dietro le spalle di Charlene. Il cappotto fradicio iniziò a gocciolare sul pavimento, mentre un brivido di freddo percorreva la schiena della ragazza. Tolse le scarpe e le appoggiò a terra, si pulì la faccia dalla pioggia con una manica, dimenticandosi che anch'essa era bagnata. Charlene sbuffò e avanzò veloce verso camera sua.

<< Ciao tesoro! Sapevo che eri uscita senza ombrello, ti ho preparato un bagno caldo e dei vestiti puliti! >>

<< Ciao mamma, grazie. >>

<< Charlene, com'è andata a lavoro? >>

<< Una favola... >>

Per la seconda volta una porta sbatté, era quella del bagno. Charlene si infilò esausta nella vasca, l'acqua bollente e il profumo del bagnoschiuma la fecero sentire di nuovo a casa. Pensò alla serata appena passata, al lavoro da cameriera di un anonimo bar di periferia che le toccava fare per dare una mano alla famiglia, alla paga giornaliera bruciata per colpa di quei bicchieri rotti, alle umiliazioni e alle urla di Max, il proprietario.

Concluse che quello non era ciò che desiderava, che la paga era pessima, spendeva un quarto in biglietti della metro per arrivare fino al locale, il resto andava in fumo con un po' di spesa e con il risarcimento di piatti e bicchieri che ultimamente stava rompendo troppo spesso.

 

Uscì dal bagno ancora più nervosa di prima, la televisione trasmetteva i cartoni animati a tutto volume mentre Gwen urlava in soggiorno e il cane abbaiava forte allo scrosciare della pioggia in giardino. Ammutolì la madre e le sue domande con uno sguardo, entrò in camera, prese il libro di storia aprendolo a caso su una pagina. Si buttò sul letto affondando la faccia sul cuscino.

<< Non piangere, non piangere, non piangere, non piangere. >>

Iniziò a leggere il capitolo, dopo qualche riga gli occhi erano annebbiati dalle lacrime. Lacrime di nervoso, di impotenza e di rabbia.

Il cellulare squillò: era Jessika, la sua compagna di lavoro, nonché cara amica.

Charlene prese un respiro profondo prima di rispondere, cercando di dissimulare la voce e ignorando il nodo alla gola che la soffocava.

<< Pronto Jessica... >>

<< Ciao Charlene, scusami per l'ora. >>

<< Niente, sono appena tornata a casa e mi aspetta una notte di studio, domani ho il compito di storia. >>

<< Ah, capisco. >>

 

Silenzio.

 

<< Charlene, mi dispiace per oggi, Max è stato troppo duro, in fondo sa anche lui che per te è un brutto periodo. Mi dispiace davvero. >>

<< Grazie, non preoccuparti. >>

<< Senti, sei da sola? Puoi parlare? >>

<< Sì, dimmi >>

<< Ricordi la possibilità di cui ti ho parlato un paio di giorni fa di trovare un lavoretto migliore? Oggi ho dato un'occhiata agli annunci che mamma metterà sul giornale di Lunedì, c'è un certo signor Barker che cerca una ragazza per le pulizie, sembra uno ricco, il quartiere è buono, lo stipendio anche e gli orari ti permettono di studiare. >>

<< Jessica ascolta... >>

<< Lo so, lo so che cosa ne pensi. Senti però, io so che cosa cercano questi signori, è sicuramente un riccone abbandonato dai figli, chiede solo un po' di compagnia. Non hai nemmeno bisogno di sporcarti le mani, devi solo mostrare un po' di disponibilità. Il tuo bel faccino non può lasciarlo indifferente, e se ti comporterai bene sono certa che ti riempirà di regali. Insomma, che cos'hai da perdere? >>

<< Ma che dici, ho bisogno di soldi ma non posso fare questo. Che schifo, non posso. >>

<< Piantala Charlene, si sta parlando di 90 dollari a sera per tenere compagnia a un vecchio signore che ha non meno di 70 anni. Cosa ti aspetti? Un bacio, qualche carezza, niente di più. >>

<< Non lo so... >>

<< Ascolta, Allen è sotto casa, devo andare. Segnati l'indirizzo, in caso cambi idea: 29 Regent Street. Fammi sapere e pensaci bene. Un bacio, buono studio. >>

 

Jessica chiuse il telefono lasciando Charlene dubbiosa. Segnò l'indirizzo sul bordo di una pagina del libro. Davvero era arrivata a dover fare la prostituta per un po' di soldi?

 

Poi cambiò semplicemente pagina, e iniziò a studiare, finché non si addormentò tra i pensieri.

   
 
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