Serie TV > Castle
Ricorda la storia  |       
Autore: kate95    02/09/2011    9 recensioni
Che cosa succederebbe se Richard Castle e la bella Detective Beckett avessero una relazione segreta?
E sopratutto come reagirebbero Ryan ed Esposito?
"Yo Bro!" disse Esposito "si guadagna proprio bene a fare l'investigatore privato.... dovremmo provarci anche noi... in fondo è quello che stiamo facendo per smarscherare i Caskett"
"Hai ragione!" disse Ryan dondolandosi sulla poltrona in pelle con aria sognante "già mi vedo la traghetta con su scritto 'Ryan & Esposito inevstigazioni"
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Ryan & Esposito investigazioni

Capitolo 1- un brusco risveglio

Uno squillo continuo ed insistente riecheggiava nell’aria destando dal sonno a poco a poco la detective Beckett e il fidato scrittore.

"Kate …." Farfugliò Castle in dormiveglia con la voce che sembrava provenire dall’aldilà "… il telefono … hum" si lamentò e maledisse chi stava disturbando il suo sonno.

Beckett aprì gli occhi lentamente ancora abbracciata al suo Rick.

Allungò pigramente il braccio e cercò a tastoni il cellulare.

"Beckett" rispose ancora assonnata.

"Buongiorno! Stavi dormendo per caso?" chiese il detective dall’altro capo del telefono.

"No, Esposito, figurati" disse sarcastica la donna strabuzzando un occhio per vedere l’ora che indicava la sveglia "sono le sei meno un quarto di domenica mattina, nessuno dorme a quest’ora. Che cosa è successo?"

"Omicidio sulla 72esima"

"No, ti prego, dimmi che non è vero!" sbuffò sconsolata.

"Purtroppo è la verità"

Beckett sentì il cellulare di Rick cominciare a squillare svegliando di soprassalto il suo proprietario.

Castle schizzò seduto a novanta gradi nel letto con aria sorpresa, si strofinò gli occhi confuso e Kate non poté non pensare a quanto fosse buffo il suo uomo di prima mattina con quel ciuffo ribelle tutto spettinato.

Sì, il suo uomo. Suo da ormai un mese.

La donna trattenne a stento una risata a quella vista che non riuscì a soffocare del tutto.

"Beckett, che ti ridi?" chiese Javier.

La donna tentò maldestramente di mascherare la sua risata con un colpo di tosse.

"Niente. Assolutamente nulla" rispose.

"Bah … certo che sei strana stamattina" commentò l’uomo "...ah dimenticavo! Non c’è bisogno che avvisi Castle, ci sta già pensando Ryan in questo momento"

Intanto Rick aveva risposto al cellulare.

"Ben svegliato Castle!" disse allegro Kevin "bella giornata vero?"

"Ryaaaaaan!!!!" lo rimproverò lui "mi hai svegliato alle sei meno un quarto di domenica mattina! Come può essere una bella giornata??"

"Ehi amico che ti è successo?? Sei acido stamattina!"

"Beckett" disse Esposito "sei sicura vada tutto bene? Sento delle voci …"

Ovviamente era quella dello scrittore che aveva urlato troppo forte il nome dell’irlandese.

"Ehi, sembra la voce di Castle!" aggiunse poi Javier.

"No, no … ti sbagli …. è … è la televisione …" balbettò Kate.

"Eh tu ti sei appena svegliata e hai già acceso la TV?" disse confuso l’uomo che intanto lanciava occhiate maliziose e d’intesa al partner che telefonava a Castle dalla sua scrivania.

Ryan parlò volutamente a tono alto in modo che il suo amico detective sentisse: "Mi sembra di sentire una voce femminile … sei in dolce compagnia, Castle?"

"No, cioè, è Alexis che parla …" mentì sperando che l’altro se la bevesse.

"Ah … certooooo …." Rispose Ryan sapendo che aveva sicuramente mentito.

Intanto Kate che aveva sempre tentato di tenere nascosta la loro relazione al distretto sussurrava a Castle di andare in un’altra stanza in modo che non potessero sentire.

Rick capì e si diresse verso il bagno camminando come uno zombie ancora mezzo addormentato.

"Beckett sbaglio o stai bisbigliando?"

"No, Esposito, credo ci siano delle interferenze … non ti sento bene … arrivo subito, ci vediamo lì" e chiuse la conversazione.

Ma prima che la chiamata venne interrotta l’agente sentì forte e chiaro un rumore, esattamente lo stesso che udì Ryan.

Rick si era inciampato nei suoi stessi piedi ed era caduto a terra travolgendo qualcosa con sé nella caduta.

"Castle, tutto bene?"

"Sì, Ryan. Tutto bene. Allora dov’è questa scena del delitto?"

"Sulla 72esima. Ti aspettiamo lì"

Al distretto i due detective posarono le cornette del telefono un po’ confusi e al tempo stesso felici.

"Bro quei due hanno una relazione!" esordirono in contemporanea.

Sorrisero compiaciuti pensando ad un malefico piano per smascherare i due piccioncini.

Kate sbuffò lasciandosi cadere all’indietro sul letto e attendendo che Castle tornasse.

Sperava che quei due si dimenticassero di quello che era appena successo e conoscendoli non sarebbe stato così.

In quel momento entrò nella camera da letto anche Rick con aria addormentata e si sdraiò accanto a Kate.

"Dimmi perché i killer devono colpire a quest’ora … non lo sanno che la domenica è sacrosanta?! Non si può! Addio giornata romantica!" si lamentò.

Kate si girò su un fianco e abbracciò il suo scrittore appoggiando la testa sul suo petto e chiuse gli occhi.

Era davvero stanca.

"Che vuoi farci Castle? Questi sono i rischi dell’essere fidanzati con una poliziotta... ti dovrai abituare …." sussurrò.

"Allora sono rischi che correrò volentieri …" disse avvicinandosi al volto di Kate e posando dolcemente le sue labbra sulle sue in un tenero bacio.

Si allontanò solo di pochi millimetri dalla bocca di lei e disse "comunque non chiedo tanto … giusto il tempo di fare una buona colazione con caffè e pancake"

Kate non rispose, avvicinò di nuovo i loro volti e riprese a baciare Rick. Quel contatto da prima lento e dolce divenne sempre più passionale, incontrollabile.

Le mani di Castle passarono tra i capelli di lei per poi scendere sulle spalle, sui fianchi, per poi torturare il bordo della canotta di Kate, desideroso di sfilarla per poter baciare ogni centimetro del corpo della sua musa.

"Non abbiamo tempo" sussurrò lei tra un bacio e l’altro, bloccando le mani di lui che ormai erano ovunque sul suo corpo.

"Eh no …." si lamentò "… solo due minuti!"

Kate scosse la testa, irremovibile.

Si staccò da lui e si alzò.

"Vado a farmi una doccia" disse incamminandosi verso il bagno.

Castle si alzò a sua volta e la bloccò abbracciandola da dietro, cingendole la vita sottile con le braccia.

Beckett rimase ferma nel suo abbraccio per qualche istante mentre Rick con una mano scostò i suoi capelli dal collo e cominciando a riempirlo di baci.

"Sai stavo pensando" iniziò lui.

"Scordatelo!" rispose Beckett voltandosi e guardandolo negli occhi.

"Non sai neanche quello che volevo dire" si giustificò.

"Ti conosco! E quindi togliti quel pensiero dalla testa: la doccia la faccio da sola!"

"Crudele!"

Lei si allontanò per poi voltarsi e lanciargli una delle sue occhiate.

Lui aveva assunto la solita faccia da cucciolo indifeso ma questa volta lei non avrebbe ceduto.

"Lo sai che ti odio quando fai così, detective" disse lui con tono scherzoso.

"Sì, certo. Ti amo anch’io Castle!" e detto ciò sparì nel bagno.

L’uomo rimase in camera da letto parlando tra sé e sé: "Non ti preoccupare, cara. La preparo io la colazione"

Kate tornò poco dopo con addosso solo l’accappatoio e notò che Rick aveva preparato la colazione e ora se ne stava seduto sul divano con tutto il cibo sul tavolino di fronte a sé.

La donna camminò scalza e poi si accomodò sul bracciolo del divano.

Prese la tazza e sorseggiò il caffè per poi addentare un pancake.

Quando entrambi finirono di mangiare rimasero un istante seduti lì con gli occhi chiusi come per godersi un ultimo attimo di riposo.

Castle aprì gli occhi e notò che Beckett era ancora lì rilassata, le palpebre chiuse e un piccolo sorriso sul volto.

Indossava solo l’accappatoio e le gambe accavallate erano in buona parte scoperte.

Rick non resistette alla tentazione e cominciò ad accarezzare prima dolcemente poi sempre con più insistenza una gamba di Kate seguendo il profilo interno prima del polpaccio poi sempre più su verso la coscia.

"Rick …" lo richiamò lei aprendo gli occhi "che stai facendo?"

"Nulla" rispose lui con aria innocente e continuando imperterrito con le sue carezze.

Kate trattenne a stento un gemito quando oltre alle mani cominciò a posare le labbra sulla sua pelle alternando piccoli baci a carezze.

"Così faremo tardi …" disse lei con voce un po’ titubante.

"Oh andiamo la vittima è già morta, di certo non scappa"

"Castle!!!!"

Lui alzò un attimo il volto incrociando il suo sguardo.

"Solo cinque minuti" acconsentì lei avvicinandosi al suo volto e cominciando a baciarlo con trasporto.

Le loro lingue si rincorrevano mai sazie l’una dell’altra in una danza infuocata mentre Rick aiutò Kate ad alzarsi.

Lei si lasciò guidare verso la camera da letto completamente arresa, non riusciva mai ad opporgli resistenza quando lui cominciava a baciarla.

Le mani di Rick scesero lentamente verso la sua vita e in un attimo slegò il nodo della cintura dell’accappatoio.

Si stesero sul letto mentre Beckett godeva di ogni singolo bacio, ogni carezza sul suo corpo.

Si lasciò andare, avvicinò Castle ancora di più al suo corpo come se la distanza fra loro fosse sempre troppa.

Affondò le sue mani nei capelli di Rick riprendendo il contatto con le sue morbide labbra.

 

"Rick è davvero tardissimo!" disse Kate poco dopo come se si fosse risvegliata d’improvviso.

Era ancora completamente attaccata a lui, le loro gambe incrociate, i loro corpi appiccicati senza un millimetro di distanza.

Si mise in piedi e andò in cerca dei suoi vestiti. Trovò gli slip poco distanti dal letto proprio dove ricordava di averli persi la sera prima ma non trovò il reggiseno.

"Ma dove diavolo …" commentò tra sé e sé.

"Cerchi qualcosa?" chiese Rick che ancora era coricato sul letto.

"Il reggiseno …" disse e appena incrociò lo sguardo dello scrittore capì.

"Castle dammelo subito!!!!"

"Che cosa? Che c’entro io?"

"Oh tu c’entri sempre! Sono sicura che me lo hai nascosto apposta!" disse sedendosi sul letto.

"Beh se lo avessi fatto devi pagare un riscatto per averlo" cominciò lui malizioso.

"Richard Castle ti ricordo che porto una pistola! Non costringermi ad usarla!"

Disse lei avvicinandosi pericolosamente all’uomo e notando che teneva il suo indumento tra le mani lontano dalla sua portata.

L’aveva minacciato molte volte ma sapeva che alla fine la sua arma migliore da usare con lui era il suo fascino e l’effetto che questo aveva su di lui.

"Non lo faresti mai! Ti mancherei troppo" disse l’uomo.

La donna si avvicinò ancora di più mettendosi vicino a lui per poi abbassare il capo vicino al viso dell’uomo.

Posò le labbra vicino al suo orecchio e sussurrò sensuale: "Mettimi alla prova, Castle. Mettimi alla prova"

"Voglio una ricompensa se te lo ridò" continuò lui convinto.

"E che cosa vorresti?"

"Lo sai benissimo" rispose lui inarcando un sopracciglio con un filo di malizia.

"D’accordo. Vediamo se ho capito" Kate si avvicinò alle labbra dell’uomo e poi posò un piccolo bacio sulla sua guancia molto vicino alle sue labbra. Poi quando la sua bocca distava solo qualche millimetro da quella di lui e lo scrittore, attendendo impazientemente quel bacio, aveva abbassato ogni difesa, lei si mosse velocemente allungando il braccio e afferrando l’indumento dalle mani di Castle.

Poi si allontanò con altrettanta velocità e scappò da lui con un’aria trionfante: "Ti ho fregato, Castle!"


Note: eccomiiiiii qui con una nuova pazzia a capitoli =)
Ve l'avevo detto che sarei tornata molto presto xD
Spero vi piaccia, a presto
Kate95

   
 
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: kate95