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Autore: Love sucks    02/09/2011    12 recensioni
Dal nono capitolo:
-Ci rivediamo..- dice con una punta di stupore, avvicinandosi pericolosamente passo dopo passo.
Mi schiocca un leggero bacio sulla guancia mentre con una mano mi accarezza la schiena coperta dal telo bagnato.
-Sarà che è il mio giorno fortunato- gli soffio azzardatamente in viso, per poi allontanarlo dal mio corpo ed evitare il contatto.
Ogni volta le sue iridi mi stupiscono, sono capaci di cambiare tonalità, da un celeste terso come il cielo ad un profondo blu mare.
Oggi i suoi occhi sono cristallini, quasi hanno il colore del ghiaccio, ma non sembrano affatto freddi, anzi..
-Non credi che dovremmo parlare di stanotte?- mormora tra sue labbra piene.
-Di cosa dovreste parlare?- chiede Candice che spunta dal salottino, guardando un po' frastornata la vicinanza dei nostri corpi.
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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L'aria frizzante del mattino mi pizzica la pelle, beata ancora tra le lenzuola sento il cinguettio degli uccelli e mi lascio cullare da questa dolce atmosfera primaverile, sono ancora in stato di dormiveglia quando la mia porta si spalanca ed entra mia sorella Sofija.

-Da quando non si bussa più?- 

Mi metto a sedere sul letto ancora frastornata dal brusco semi-risveglio.

-Scusa sorella, ma sei terribilmente in ritardo per il tuo provino e se non fai quel provino non hai possibilità di entrare a far parte della truope ed io non avrò nessuna possibilità di uscire con un attore famoso, solo per colpa della tua perenne pigrizia!- 

Mentre mia sorella parla senza sosta e confonde i miei pensieri, guardo l'orologio ed ha terribilmente ragione, scatto dal letto e inciampo nelle mie adorate ciabatte per poco non mi rompevo qualche arto, solo questo ci mancava, così prendo di corsa i vestiti appoggiati sulla sedia e mi chiudo in bagno.

Qui ci vuole una doccia fresca ma veloce per avere almeno il tempo di pettinare i miei lunghissimi capelli e creare una specie di chignon. 

-Nina sbrigati, sei in un fottuto ritardo- 

-Non aiuti a placare la mia agitazione, stupida oca!-

-Si va bene, ma muoviti!-

Sofija è la mia unica sorella che descritta in poche parole: è una diciassettenne, fissata con la moda, patita di Gossip Girl, Twilight e tutto ciò che rigurda le news su attori, cantanti e showgirl.

Siamo praticamente come il giorno e la notte, completamente opposte ma siamo pur sempre sorelle e ci vogliamo bene, infondo.

In 20 minuti sono pronta, pantaloncini di jeans e canotta bianca, semplice, non mi piace agghindarmi troppo, preferisco essere così, una ragazza acqua e sapone. 

-Sofija sono pronta, possiamo andare- 

-Finalmente, perchè hai legato i capelli? Sembri una casalinga disperata-

Gli lancio un occhiata torva dove esprimo tutto il mio astio per quella battuta, che non aiuta a sentirmi meglio.

Prendiamo l'auto e senza fiatare per tutto il viaggio arriviamo al Metropolitan Opera nell'Upper West Side.

Ci lasciano entrare senza problemi e varcando la soglia l'unica cosa da dire vedendo tutta quella maestosità, grandezza, bellezza è.. 

-Wow!-

-Oddio è enorme, che spettacolo-

Sul grande palco ci sono un gruppo di ragazze sedute a terra che leggendo cercano di interpretare e memorizzare le battute meglio che possono, alcune sono compiaciute per il lavoro svolto, altre lasciano il palco non sopportando più la tensione,  altre ancora sono state liquidate con un "le faremo sapere" e con facce deluse si maledicono, dicendosi che potevano fare di meglio.

Ed ecco che l'ansia mi assale, la paura da palcoscenico comincia a farsi sentire.

-Non credo di essere più sicura di voler fare questa cosa- sussurro più a me stessa che a Sofija.

Lei mi guarda un po' delusa ma con mio grande stupore cerca di tranquillizzarmi, rivelandosi comprensiva.

-Oh Nina ma è normale, sei un essere umano, sei emozionata ma sappiamo entrambe che tu sei all'altezza di poter affrontare questa nuova sfida e ne uscirai vincitrice, ne sono sicura-
Ed è la cosa più bella che potesse dirmi in quel momento.

Non sapendo bene cosa fare ci dirigiamo verso un'ammucchiata di persone poste adiacenti al palcoscenico.

Una signora bassa, un po' piena ma con la faccia sorridente si incammina verso di noi.

-E voi chi siete?-

-Ehm, mi scusi, sono Nina Dobreva, lei è mia sorella Sofija, volevo partecipare al casting per il ruolo principale della serie TV-

-Oh mi dispiace ma il casting è chiuso, sei arrivata in ritardo- 

Con un po' di amarezza realizzo la notizia e mi concedo un altra occhiata al palcoscenico, dovevo esserci anch'io lì emozionata, aspettando il mio turno e far vedere a tutti la stoffa di una Dobrev.

La signora bionda fa per andarsene ma di botto si gira e mi guarda con aria decisa.

-Sai forse posso fare qualcosa, ma dovrai aspettare che le altre saranno andate via e ci vorrà un pò di tempo.

-Oh ma è grandioso, grazie!-

Sofija inizia a saltellare, contenta di una nuova possibilità e questa volta dovrò mettercela tutta per non deludere nessuno!

-Ah io sono Julie Plec- 

Ci sorride e fa cenno di seguirla.

"Oh cazzo, ma è il produttore esecutivo"

E gli occhi di Nina e Sofija iniziano a brillare.



                                                                                                                                  * * *


Mentre aspettavo il mio turno la Plec mi consegna un fascicoletto, evidenziando le battute che avrei dovuto imparare. Cominciavo a sentirmi più sicura perchè il teatro si stava sfollando e con Sofija al mio fianco che mi dava la giusta carica, ero pronta ad affrontare cento leoni.

Dopo un tempo infinitamente lungo ed estenuante la Plec mi dice di salire sul palco e di prendere posizione.

Faccio un segno d'assenso ma mi sento di nuovo volubile e Sofija se ne accorge.

-Ehi ehi, stammi bene a sentire è l'ultima chance o la và o la spacca, non ci saranno seconde possibilità, quindi sorella alza lo sguardo e prendi tutto-

La guardo e con un aria decisa mi avvio verso il palco.

Un signore pelato, con gli occhiali e i modi eccessivamente effemminati mi chiede di presentarmi.

-Mi chiamo Nina Konstantinova Dobreva, ho vent'anni, sono nata in Bulgaria ma mi sono trasferita in America all'età di due anni, parlo correttamente inglese, francese e bulgaro e ho fatto solo qualche breve comparsa in alcune serie tv di basso rilievo-

Il pelato mi fa un cenno d'assenso per cominciare l'audizione.

-Signorina Dobreva inizi pure dalla scena 1 atto 24-

Incontro lo sguardo di Sofija che continua a farmi forza e a credere in me, ed io mi immedesimo in Elena, la ragazza dolce e altruista, testarda e premurosa.

Un brivido di emozione mi percuote, ma è solo un attimo di esitazione e via.

-Caro diario, l'amore morde. A volte ti fa sentire come la cosa più grande del mondo, ti fa sentire sicura, in grado di dimenticare tutto e di farti ricominciare da capo. Ma l'amore può anche farti perdere il controllo, spaventarti. Come se ti divorasse per non far rimanere traccia di te. L'amore ti succhia l'anima..-

-Bene, vorrei continuare con scena 2 atto 19, per vedere come ti relazioni con gli altri personaggi, e in questo caso farò io la parte maschile-

Istintivamente avrei riso per quello che ha detto, facendo lui la parte maschile con la sua parlata femminile, beh non è il massimo della serietà, ma "per fortuna" l'ansia evita di farmi fare brutte figure.

-So che è tardi ma avevo bisogno di sapere che stessi bene-

-Sai, per mesi questo è ciò che tutti si sono chiesti riguardo a me. Se fossi stata bene-

-E tu cosa rispondevi?-

-Che stavo bene-

-L'hai mai detto sul serio-

-Chiedimelo domani-

La faccia seria del pelato sfocia in un sorriso.

-Penso che per adesso può bastare, lasci il numero alla Plec e le faremo sapere-

E' impossibile descrivere il groviglio di emozioni e il pulsare forte del cuore, beh non ha detto che mi prenderanno ma quel sorriso ha fatto intendere che ho qualche possibilità. 

Ringrazio le persone di fronte a me e scendo dal palco, correndo verso Sofija e stringendola forte la ringrazio per tutto il suo sostegno e per la sua fiducia.

-Figurati sorella, spero che Stefan sia Daniel Radcliffe, così potresti presentarmelo!-

-Ahahahah zitta và, meglio che andiamo da Julie Plec per il numero-

-Si ma stasera usciamo per festeggiare la tua quasi entrata nel cast, uhuh-

Sofija si avvia fuori per rispondere ad una chiamata e quindi raggiungo da sola la Plec, che da lontano mi vede e con aria allegra mi chiama a gran voce.

-Nina, Nina-

-Signora Plec, ecco il numero-

-Oh ti prego chiamami Julie, sapevo che avevi del potenziale, quando ti ho detto che il casting era chiuso tu non mi hai pregato per entrare, hai mantenuto la tua aria ferma e decisa, sei stata davvero professionale-

Le sorrido, lusingata per quelle belle parole, ma guardando l'orologio, le dico che sono in ritardo per la cena e quindi dovrei andare.

-Si ma certo, tutti qui ci meritiamo un bel riposo, è stato un piacere Nina spero di sentirci molto presto-

-Il piacere è stato mio- 

E con un po' di imbarazzo mi avvio verso l'uscita dove c'è ancora Sofija con un sorriso da ebete stampato sulla faccia.

Per il viaggio di ritorno alla nostra casa nel Connecticut, troviamo un po' di traffico, ma nel giro di un ora arriviamo a destinazione.

-Mamma siamo a casa!-

-Ragazze sono in cucina, com'è andata l'audizione?-

Mia mamma con un aria stanca, vicina ai fornelli, chiede dell'audizione, ancora si preoccupa del nostro futuro, con il viso segnato da anni passati all'angoscia, al proteggerci, a superare il divorzio da parte di papà, scappato con un altro uomo a Parigi che ci manda una cartolina con allegato pacchi e pacchetti di quei biscotti francesi, i macarons, quel papà che vediamo una volta l'anno, giusto per rendersi presente e lei nonostante il dolore e il fallimento del suo matrimonio fa di tutto per non farci mancare nulla.

Addolorata dal ricordo del divorzio dei miei, lascio spiegare la nostra avventura da Sofija e raggiungo la mia camera, dove mi fiondo sul letto e in breve tempo la stanza diventa buia.


                                                                                                                                       * * *
 

-Nina, sveglia, possibile che l'unica cosa che fai in questa casa è dormire?-

-Dai Sò lasciami dormire-

-Scendi che è pronto, e poi ricordati che stasera andiamo a festeggiare-

Ed esce sbattendo quella dannata porta, la prossima volta la chiuderò a chiave, così vediamo come entra quell'oca.

Goffamente mi alzo e cerco a tentoni nel buio l'interruttore della luce, controllo il mio nuovissimo iphone regalatomi dal mio migliore amico Ash per il mio ventesimo compleanno.

Siamo amici, da sempre. Le nostre madri andavano a scuola assieme e la loro amicizia ha tragicamente unito i nostri destini.

Trovo un suo messaggio dove, ovviamente, vuole sapere del casting.

-"Dobrev voglio i dettagli dell'audizione, uffà, dovevo esserci io a farti forza, ma sò che l'eccentrica Sofija è una buona spalla. XOXO A."-

-"Ash è andata bene, anzi benissimo, forse la ruota comincia a girare anche da questa parte, stasera andiamo a festeggiare al Night Live, vediamoci da me a mezzanotte"-



Sofija Dobrev- Victoria Justice

Ash Van Der Sar- Ashton Kutcher


 


 


 

Fanciulle, questa è la mia prima FF *.*

Come avete potuto capire, Ian e Nina non si conoscono ancora e tutto parte da un provino dove Nina partecipa incitata da sua sorella e il suo migliore amico.I produttori e lo staff sono colpiti dalla bravura di Nina, ma dovrà vedersela anche con le altre ragazze che non sono da meno. Mi piacerebbe sapere se la FF vi è piaciuta, in modo da poterla continuare e migliorare. Grazie a chi leggerà, baci (: 

  
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