Marceline trovava che il verde bottiglia, dopotutto, le donasse, e le invidiava quell’acconciatura eccentrica, che le conferiva un aspetto molto più esotico e meno caramelloso dei suoi soliti lunghi capelli rosa.
«È inutile che fai così, sembra che tu abbia una pustola sulla faccia. Guarda che l’ho capito, che stai cercando di non ridere» sbuffò Bonnibelle, riservandole uno sguardo gelido.
«Ehi, non è una pustola, sto sorridendo!»
«E quale sarebbe la differenza?»
Quell’incidente l’aveva anche resa più tosta. Di umore peggiore di quanto già non fosse quando la regina dei vampiri era nei paraggi, ma pur sempre tosta. Finalmente Marceline si sentiva insultare e non doveva più sopportare infantili piagnistei da principessa dei dolci su quanto lei fosse poco femminile.
«Di’, Bonnibelle, c’era anche alito di lich in quella bottiglia?»
Non era stata capace di trattenersi, anche se Finn l’aveva severamente ammonita di non pronunciare mai la parola “bottiglia” in presenza di Gommarosa, in particolare se seguita dal suo odiato nome di battesimo.
Le spalle della ragazza ebbero un tremito e la sua testa ricadde in avanti, reclinata sul petto, quasi fosse stata pugnalata, poi all’improvviso sollevò il mento, afferrò Marceline per le spalle e la trascinò nell’acqua con lei, del tutto incurante degli spruzzi che schizzarono ovunque sulle pareti della sua stanza da bagno reale.
«Che cosa hai detto?»
Un lungo, terribile momento di silenzio accompagnò lo strepito di Bonnibelle, durante il quale la principessa non fu in grado di capire se la regina dei vampiri stesse progettando la propria vendetta o fosse semplicemente troppo sorpresa dal bagno inaspettato per reagire.
Lentamente, la vampira si raddrizzò a sedere nella vasca, ma Gommarosa non poteva vederla in viso, poiché i lunghi capelli neri erano scesi come una cortina a nasconderlo.
Trascorse un istante d’immobilità in cui la principessa rabbrividì e fu tentata di scusarsi per il suo gesto avventato, ma prima che potesse aprire bocca vide, tra le ciocche color dell’inchiostro, qualcosa di verde e viola che si faceva strada verso di lei. Una lingua biforcuta.
Di colpo Marceline alzò la testa e le loro fronti cozzarono con violenza.
«Ho detto “bottiglia”, stupida sorda!»
Bonnibelle indietreggiò con il busto e si sfiorò la fronte con le dita, boccheggiante per il dolore. La vampira si limitò a fissarla con un misto di rabbia e trionfo negli occhi, finché la ragazza non ebbe ripreso fiato per parlare, atteggiando le labbra a un broncio furioso.
«Sei venuta per infastidirmi?»
Marceline appoggiò la schiena contro una parete della vasca e allungò le braccia sul bordo e le gambe sopra quelle della principessa, in una posizione più confortevole.
«Veramente sono venuta perché avevo sentito che ti eri ridotta così, ma se disturbo…»
«Ti preoccupavi per me?»
«Ovvio che no» sibilò la regina dei vampiri e l’espressione di meraviglia e inquietudine che si era disegnata sul viso di Bonnibelle si dissolse in una sollevata. «Volevo vedere come ti stava il verde».
Gommarosa sospirò, sconfitta, un mugugnato “e che cosa ne pensi?”.
Marceline increspò gli angoli della bocca in un sorriso malizioso. «Che mi piace».
Perlomeno per quegli ultimi tre giorni che occorrevano al ritorno al solito clorito della principessa, aveva trovato qualcosa di divertente da fare nel suo regno. Farsi gridare contro da lei.



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Non credevo che l'avrei fatto sul serio, ma ho scritto una MarcelineBonnibelle per il fandom di Adventure Time. XD Oddio! Però devo dire che sono emozionata: sto facendo incetta degli episodi in cui sono presenti Gommarosa (ho deciso di adottare il nome italiano anziché Bubblegum perché penso che i lettori si ritrovino meglio in una storia, se si parla la loro lingua d'origine, no? °°) e Marceline insieme, perché sono adorabili<3 Ci sono anche delle bellissime fanart su di loro, in fondo alla pagina linkata ** /adora/
Oh, se qualcuno conoscesse il fandom e volesse farmi sapere che ne pensa, sarebbe il benvenuto da tazze di the e biscotti (?)<3