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Autore: ohfreakingbambi74    02/09/2011    7 recensioni
"Quando Christopher Paul Colfer abbassò la maniglia della porta del minuscolo ripostiglio delle scope, non era preparato alla scena pietosa che gli si parò innanzi:“Darren, mi fai il piacere di dirmi cosa stai facendo al buio, abbracciato ad una scopa, bevendo il tuo cuba libre???”
Mare caraibico, sole e due intere settimane di libertà. Si prospetta la vacanza perfetta, rilassante... se non fosse per il piccolo particolare dell'identità dei villeggianti.
Impauriti? Saremo sincere... anche noi!
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questo è il primo capitolo della prima FF che scriviamo insieme… Speriamo sia divertente leggerla per voi quanto lo è per noi scriverla (e fidatevi ci si diverte parecchio!)
Fateci sapere che ne pensate, anche se avete dei suggerimenti o idee malsane da esorcizzare saremo liete di accoglierle!
Fede e Chiara.
 










Estate 2012.
Isola caraibica non ben definita.
Ore 03:03 a.m. – forse –
Villetta sulla spiaggia.
Interno:
Ripostiglio del sottoscala…o meglio…
 
 
 
 
 
1.
 
Quando Christopher Paul Colfer abbassò la maniglia della porta del minuscolo ripostiglio delle scope, non era preparato alla scena pietosa che gli si parò innanzi:
<< Darren, mi fai il piacere di dirmi cosa stai facendo al buio, abbracciato ad una scopa, bevendo il tuo cuba libre??? >>
<< Me lo sento…arriverà presto! >> vaneggiò, dondolandosi avanti e indietro sul posto.
<< E cosa di grazia, arriverà presto? >> chiese Chris incominciando a perdere la pazienza,
<< La lettera da Hogwarts! >>  disse soddisfatto. Chris lo assecondò: << Certo Darren, e sicuramente ritarda perché è Errol che te la deve portare, eh? >>
<< Cavolo! Non ci avevo pensato! Sei un genio! >>
Mark, intento a preparare cocktail capaci di far sputar fiamme ad un pinguino, urlò dal suo angolo della cucina: << Trovato?? >>
Ashley, intanto, che aveva colto l’esasperazione di Chris, si affacciò alla porta dello sgabuzzino: << Oh mio dio! Ma è davvero nello sgabuzzino. Che visione raccapricciante. >>
<< N..no n-non sggno d’a-accor-do! >> disse Darren che, a quanto pareva era davvero convinto di dover intraprendere un rapporto epistolare con Albus Silente di lì a qualche minuto. Poi il suo volto si illuminò di un’improvvisa consapevolezza: << Ci  sono! So perché non mi arriva la lettera! >>
<< Sì? >> chiese scetticamente il barman della situazione.
<< Devo procurarmi una cicatrice come quella di Harry! Presto, datemi un coltello! >>
<< Oh cielo! Ha perso il senno! Ammanettatelo, vi prego! >>
In meno di un secondo la cucina fu invasa da due saettanti figure, tali Dianna e Lea, che si impossessarono di ogni oggetto contundente presente nella stanza. Kevin e Cory, invece, si buttarono sull’ubriaco impedendogli qualsiasi movimento, e per la gioia di Chris, anche di ideare ulteriori azioni masochistiche.
Il giovane kamikaze calmò i suoi spiriti dopo aver provato sulla sua pelle la determinazione dei suoi colleghi, che ansiosi per la sua salute fisica e mentale, non si fecero problemi a tirargli qualche cazzotto in testa. D’altra parte, Darren si preoccupava solo della perdita di centimetri che quei pugni gli avrebbero causato.
Venne poi il momento in cui, papà Mark si issò l’hobbit sulle spalle e, seguito da un’agita mamma chioccia Chris, lo portò alla camera dei ragazzi senza farsi scrupolo di catapultarlo nel materasso superiore del letto a castello – sistemazione espressamente richiesta da Harry freaking Potter -.
Quando Chris fece per andare in cucina, un assonnato Darren lo prese per il colletto della camicia senza farsi scrupolo di strozzarlo.
<< Chriiiiiiiiis..Chri-Chrisss..Chris >>
<< Emh..Sì? >>
<< Rimaniiiiiiii? Per favoreeee! >>
Sbuffando gli rispose come se stesse parlando ad un poppante: << Vedi, Darren caro, la notte è fatta per dormire- >>
<< Sì, certo. >> si intromise Darren,
<< Dicevo…io me ne andrei a letto, se a vostra altezza non disturba. >>
<< Allora che aspetti? Vieni! >>
<< Oh! Ma come sei perverso stasera! IO vado nel MIO letto, nella MIA stanza e TU resti nel TUO. >> Chris accompagnò lo sfogo con ampi gesti teatrali nella speranza di farsi capire. Intanto la mente del controtenore  cercava disperatamente un modo ingegnoso per barricarsi nella sua camera da letto senza dover usare chiodi, trapani o assi di legno: una semplice chiave sarebbe stata perfetta.
Peccato che Jenna l’avesse messa “al sicuro”, talmente al sicuro che neanche lei era più riuscita a trovarla. Meraviglioso pensò Chris.
Darren richiamò la sua attenzione in un qualche modo che non valeva la pena nemmeno specificare, quest’ultimo si girò e ad un palmo dal suo viso si ritrovò un Darren – cucciolo – bastonato – Criss tutto occhioni che lo guardava implorante.
Non si metterà a fare le fusa? Oh cielo, cos’è questo verso?!? << Darren..stai per caso facendo le fusa? >>
<<  “I am in misery…” >>
<<  B-u-o-n-a-n-o-t-t-e. >>
Un senso di onnipotenza lo invase quando riuscì ad uscire dalla stanza dei ragazzi: << FREEDOM!* >> urlò senza pensare alle conseguenze: Darren si ridestò urlando ciò che parve essere la sua approvazione.
Cercando di recuperare quella che era la serata più pietosa della sua vita, si trovò ad osservare i comportamenti degli amici in salone:
Heather e Harry limonavano avvinghiati sul divano, e per una ragione a lui sconosciuta, la ragazza lo chiamava tra vari sospiri: << Oh.. Darren.. >>. Ad Harry, che aveva una riccia parrucca fucsia in testa, la cosa non sembrava interessare più di tanto.
Mark era in camera dei ragazzi che tentava di mettere a letto l’umpha-lumpha.
Cory, Amber, Jenna e Ashley abbracciati cantavano “Kumbaya” esibendosi in una coreografia inventata al momento per trovarsi poi stesi per terra a ridere come iene; e Kevin, di fianco, che si godeva lo spettacolo annaffiandoli con qualche bicchierino di gin ogni tanto. Che persona premurosa.
Lea e Dianna, le più sobrie insieme a Chris e Mark, trascinarono una Naya abbastanza brilla e semi dormiente, al suo letto.
Fatti forza, Chris. E’ solo la prima sera. Il più giovane del gruppo era leggermente spaventato da quello che stava succedendo nella sala della villetta, la fase dell’esasperazione si stava avvicinando. Al culmine, prese sotto braccio Amber, Jenna e Ashley e con non poca fatica, le trascinò letteralmente a dormire.
Dopo qualche minuto si spensero le luci e, Chris quasi commosso all’idea di ritrovare un po’ di pace e di  silenzio, si stava quasi addormentando, quando qualcuno –maledetto dall’intera stanza- bussò alla porta.
Rumore di vetri: erano le speranze di riposo del giovane Chris Colfer che si erano appena infrante.
Versi indefiniti provenienti dal letto di Lea e conseguentemente da quello di Dianna, fecero capire al poveretto, che era lui il prescelto ad aprire la porta.
Mentre si avvicinava ad essa, sentì la voce di Cory che supplicava quello che doveva essere un convinto Mark, che no, non doveva dirlo a Chris. Mentre Kevin suggeriva che sarebbe tornato quando avrebbe avuto fame.
Chris aprì la porta con un’espressione da zombie stampata in faccia:<< Che cosa non devo sapere? E chi dovrebbe tornare quando ha fame? >>
Dopo una pausa:
<< E’ per caso da voi? >>
<< Chi? >> Ma la consapevolezza si stava facendo già largo nella mente di Chris prima ancora che gli giungesse la risposta:
<< Darren. >>
<< E’ scappato? >>
<< Teoricamente no, semplicemente non lo si trova in giro. Da nessuna parte. >>
<< Quindi è scappato. >> concluse Colfer accasciandosi sul letto, prima di lasciarsi scappare un gridolino lievemente isterico.
Un ticchettio sulle note di “Ammazza la vecchia” proveniente dalla finestra della stanza delle ragazze, accanto al letto di Chris, fece girare tutti i lucidi. Un al quanto inquietato Chris, scostò la tenda per verificare i suoi sospetti: Darren sorrideva ebete, col volto completamente premuto sulla superficie della finestra; di fianco a lui, uno strano peluche.
<< Ragazzi, che cos’è quel coso? >> chiese Chris, se possibile ancora più inquietato, indicando col pollice la finestra,
<< E’ Darren. >> rispose Mark semplicemente, Grazie tante pensò Chris.
<< Dico quell’altro coso... >>
<< Ah, sì! Quello è il suo peluche. >> rispose candidamente Kevin.
Sembrava che solo il signor Colfer non fosse a conoscenza dell’esistenza del pupazzo.
Darren intanto si stava letteralmente strusciando sull’intera superficie vetrata producendo un suono sinistro che fece accapponare la pelle al controtenore e ai più vicini alla finestra.
<< Apriii! >> lo disse senza allontanarsi di un solo centimetro dalla finestra.
<< Ma che cosa vuoi da me???? >> languì Chris aprendogli comunque.
Apparentemente il riccio doveva aver perso la colonna vertebrale perchè, quando la finestra si aprì, il caro ragazzo, si spalmò all’interno della stanza aggrappandosi alle spalle del controtenore.
<< Vogliosssta-arecon tè! >>
<< Che?? >> allontanandosi, lo fece cadere per terra.
Quella penosa visione lo portò a dire poche semplici parole: << Mark, Kevin, portatelo in camera, vi supplico. >>
Darren si aggrappò al pavimento, evidentemente avevano fatto amicizia, e protestò con decisione.
 
A quel punto Chris cedette.
 
Fece un cenno ai ragazzi: << Andate a dormire, ci penso io a lui. >>
Rassegnato lo guardò, comodamente seduto sul suo letto da una piazza e mezza – il più grande della stanza, aggiudicatosi valorosamente - << Quando hai finito di fare il lombrico, vieni a dormire. >> E così dicendo si accostò alla parte più interna del letto, dando le spalle a Darren e al resto della stanza.
<< Può venire anche Tony? >>
Chris si girò di scatto: << Chi è Tony? >>
<< Lui! >> Darren, che non era visibile agli occhi di Chris, aveva alzato le braccia per mostrargli il suo peluche: un unicorno, lilla, col corno dorato e grandi occhi azzurri.
<< Mmh..ahhh! Ok, può venire anche Tony. >> Disse ormai assecondandolo senza neanche accorgersene.
Rivoltandosi verso il muro, sentì il materasso piegarsi sotto il peso del suo migliore amico e di Tony. Prima che riuscisse ad augurargli la buonanotte, Darren lo cinse con le braccia. Stringendolo a sé, fece un mugolio soddisfatto.
<< Per la miseria! Darren, togli quelle manacce da hobbit dai miei fianchi! >>
Dianna a quel punto non riuscì più a trattenere una sana risata, a cui si unì qualche secondo dopo, anche quella di Lea.
Darren per tutta risposta, gli russò sonoramente nelle orecchie, facendogli arrivare il cuore in gola.
Sospirò, ormai rassegnato e chiuse gli occhi.
Poco dopo, si trovava nel mondo dei sogni insieme a..Tony.
 
Finalmente.








NdA(autrici): 
*citazione da "A Very Potter Sequel", se lo sapevate, bene. Se no... sappiatelo! (che indecenza!) 


  
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