E
se fosse stato in futuro
…
Correva l’anno 2021 in casa Mussolini …
<< Adolfo! Portami subito quel thè ! >> disse Benito.
<<
Arrifen subiten Duce. >> rispose Adolfo.
<< Solo perché hai sterminato 6 milioni di
ebrei, non vuol dire che puoi
fare come vuoi !>>
ribatté il Duce.
Non si sentivano altro che le sue urla, anche perché nella mega villa di Benito c’erano solo lui … e il Fhurer.
<< Continua così e ti ritroverai morto in un bunker, Adolfo !>>.
Continuò così per un paio di ore finché Adolfo non ottenne i suoi godibilissimi due minuti di pausa.
“ Qvel dannaten Mussolini … Defo infentarmi qvalcosen “ pensò “Trofaten ! Io e il mio ezercito di Adolfini conquisteremen l’Italia in calzamaien ! ”.
<< All’Adolf Caferna ! >> scattò in piedi e corse nell’ascensore con tanto di sottofondo musicale - il motivetto faceva più o meno così: Nana nana nana nanananananana Fhurer ! – arrivati alla Adolf Caverna, nonché il bunker sotterraneo di casa Mussolini, Hit(ler) Man indossò il mantello “Nazisten” e cominciò a escogitare il piano perfetto … mi correggo, il piano più perfetto. Il piano prevedeva di infiltrare gli Adolfini (i suoi minuscoli scagnozzi, usciti male da un esperimento nucleare e quindi alti poco più di 5 centimetri) nei Babà del Duce in modo di distruggerlo dall’interno, una specie di cavallo troia.
<< Sull’attenti ! >> strillò Hit << Ehi ! Ma dofe sono i miei Adolfini ? >>
<< Siamo qui signore ! >> risposerò con voce stridula gli scagnozzi.
<< Ah, eccofi. Siete pronten a distruggere l’impero fascisten ?>>
<< Si, Signore ! >> urlarono gli ometti.
<< Ok, allora andaten !>>.
Arrivati all’enorme porta di casa Mussolini, gli Adolfini lanciarono le loro mini granate e crearono un’ enorme voragine (che corrispondeva ad un minuscolo sfregio) ed entrarono. In un brevissimo tempo di 8 ore arrivarono sani e salvi in cucina e si infiltrarono nei Babà. Hit li portò al Duce, ridendo sotto quella manciata di baffi che aveva in faccia. Arrivati all’ufficio di Benito, Hit gli diede i dolci e aspettò, impaziente. Il capo prende il primo boccone, poi il secondo e poi … il terzo !
<< Si ! Si, si, si, si, si, si ! >> gridò entusiasta il nostro eroe.
<< Ma che ti prende ? >> chiese Mussolini
<< Non può neanche immaginaren signoren. >>.
Poi, di colpo, il Duce si accasciò sulla sua scrivania !
<< Evvai ! Lo stronzen è morto ! >> esultò Hit, avvicinandosi al corpo.
<< Ma, ma… Russa ! >> disse Adolf, stupito.
Contattò subito gli Adolfini: << Hei ! Brutti idioten ! Dormen ! >> disse.
<< Capo, ma noi siamo ancora nei Babà aspettando lei. >> risposero loro.
<< Ma quali Babà, l’uniken piatto di Babà che c’era l’ho portaten su io. >> ribattè Hit.
<< Noi ci siamo infilati in quella roba marrone a forma di palline. Non sono i Babà ? >>
<< No idioten. Quella è la merda del canen ! >> urlò Adolf svegliando il Duce.
<< Ma che ti urli ?! >> disse il Duce.
<< Niente signoren. E lei come mai dormen ? >>
<< Niente Adolfo, sono i miei soliti attacchi di sonno dopo aver mangiato un Babà. I dolci mi danno sonnolenza. >>.
<< Ok, signoren. Io mi impikken e torno. >> concluse l’eroe uscendo dalla stanza.