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Autore: _Silver    03/09/2011    5 recensioni
Questa è una fanfic un po'... strana, ecco. Diciamo che sarebbe più "La storia di Rosso", poiché riguarda maggiormente il videogioco, ma i personaggi li chiamerò come quelli di pokèmon special. Inoltre, alcuni personaggi avranno caratteri simili a quelli del manga... Ma passando alla storia. Narrerà un po' della storia di Rosso nel videogioco, leggermente modificata da me. No, diciamo che non l'ho proprio modificata, ho aggiunto, ecco. Spero vi piaccia!
Genere: Avventura, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga, Videogioco
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-Pika pi?-chiese Pikachu, saltandomi sul cappello.Ogni volta che mi sedevo lì, sulla neve, ad osservare il paesaggio grigio e celeste del Monte Argento, lui mi saltava in testa e faceva il suo solito verso.Di solito mi mettevo lì, a pensare, dopo una delle tante battaglie. Era davvero noioso. Nessuno che fosse in grado di sconfiggermi, nessuno che fosse in grado almeno di tenermi testa, di farmi provare quel brio nella lotta. Ma chi me l'aveva fatto fare? Chi mi aveva fatto venire qui, a cercare di diventare più forte?Nessuno.L'avevo deciso io.Era solamente colpa mia.Ma anche se non fossi stato lì, dove sarei stato? A Pallet, forse? A casa, tutto il tempo?Sbuffai, ripensando ai vecchi tempi.Appena ricevuto il mio primo pokèmon, Pikachu, il mio rivale - che poi non avevo capito quando aveva deciso di esserlo - volle sfidarmi.Già, Green. Non lo vedevo da molto. Chissà che fine aveva fatto, magari aveva battuto di nuovo Lance e era diventato per la seconda volta Campione. Già, perché io non lo ero più, da un bel pezzo. Avevo rinunciato alla carica di campione, dicendo che se qualcuno avesse voluto sfidarmi mi avrebbe dovuto cercare. Anche se poi, probabilmente tutto il mondo sapeva dove fossi. Erano passati quattro anni, e avevo battuto non so quanti allenatori.Mi avevano soprannominato "Il Campione imbattibile", e dato altri soprannomi simili.Bello, eh? Vivere su un Monte, lontano da casa, dalla tua famiglia - che poi avevo soltanto mia madre, poiché mio padre era morto prima che io nascessi -.Ah, già. E non ero io quello più sfortunato in fatto di "non avere un/i genitore/i", Green, il mio rivale, era orfano.Che poi, non sapevo più se considerarlo tale, poiché non ci vedevamo da anni e l'ultima volta in cui l'avevo battuto era stato alla Lega, quando era Campione.Da allora, mai più.Il mio viaggio era stata la scelta migliore della mia vita, ma avevo sbagliato qualcosa...Mi voltai, osservando i miei pokèmon che si riposavano sulla neve.I loro occhi, non erano gli stessi di quattro anni fa. Solo Pikachu mi "parlava", e comunque si vedeva nei suoi occhi della tristezza.Ripensai a come ebbi ciascuno di loro.Pikachu mi era stato donato dal Prof. Oak, all'inizio del viaggio.Venusaur, Blastoise e Charizard mi erano stati donati da persone che non ricordo, in diverse città.Lapras l'avevo ottenuto a Zafferanopoli. Me l'aveva donato un tizio come ricompensa per aver aiutato la Silph.E, infine, Snorlax. Quel pigrone che avevo catturato lungo un percorso vicino Aranciopoli, vicino l'acqua. L'avevo svegliato col Pokèflauto e avevo iniziato a combattere."Che bei ricordi" pensai, guardando Pika, che si teneva forte sul cappello."Ma ora non ho più niente"Anche se fossi tornato a Pallet, mia madre non mi avrebbe nemmeno riconoscuto, chissà, magari si era pure dimenticata di me.E poi, non avevo il diritto di tornare. No, non lo avevo. L'avevo lasciata così, non salutandola nemmeno, e andando verso Monte Argento.A quell'epoca, mi importava solo diventare più forte. Ma diciamolo, lo voglio anche ora."Chissà, magari potrei sfidare il Campione di Hoenn, o di Sinnoh, o forse quello di Unima..."No. Ci avrei messo troppo tempo a fare richiesta. Io volevo un incontro subito, un incontro coinvolgente, difficile, che mi potesse mettere alla prova.Programmare incontri, poi? No, non era da me. E nemmeno da Green, che ogni volta incontravo da qualche parte per Kanto con l'intento di sfidarmi.Era così ostinato... vinceva sì e no 3 volte su 10, eppure, voleva continuare a provarci.Sentii un suono. Mi guardai attorno, ma non trovai nulla. Mah, forse ero impazzito su quel Monte.-Red!Ora ero certo di aver sentito qualcuno. E quella voce mi pareva anche familiare, anche se non riuscivo a capire chi fosse precisamente.Mi alzai, deciso a saperlo.Guardai la caverna che fino a pochi secondi fa era dietro di me, iniziando a camminare.Riflettevo, ma non riuscivo a individuare di chi fosse quella voce.Dopo un po', tra la nebbia e la neve, riuscii a scorgere una figura.Mani in tasca.Fare scocciato.E poi, conoscevo solo uno che avesse quel genere di capelli... sparati.-Green...?-chiesi, smettendo di camminare e osservando quella figura che si faceva man mano più grande... e visibile.Poi riuscii a scorgere meglio il suo volto.-Ciao, Red.-disse, sorridendo. 
  
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