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9…
La rosa
aveva nove petali. Nove piccoli foglietti color rosso sangue. Un rosso che
colpisce, ti rapisce lo sguardo, e ti lascia il suo ricordo per sempre. Il
rosso scuro dei bordi, che sfumando verso il fondo diventa porpora… Anche quel
rosso magico non è infinito.
Le sue
dita delicate sfiorano i piccoli petali… Che morbidezza! La pelle di un
bambino… il calore del cuscino… i suoi capelli… e le sue guance.. Le sue mani
nelle sue.
I
petali girano tutti in tondo… Una schiera di sudditi rivolti tutti verso il
loro re… Il centro del fiore… il grembo della madre.
Era un
fiore piccolo, tenero, simbolo dell’amore… Ma quanti significati racchiudeva in
sé. Quanti ricordi portava nella sua mente… Ma erano ancora troppo pochi. Quanti
ricordi poteva ancora creare con lui… Con lui e con quella bella rosa.
Ma la
bella rosa portava con sé anche parecchio dolore… Una sfilza di spine era
attaccata al suo stelo.
La
ragazza girò la rosa a testa in giù… Così le spine stavano rivolte verso il
basso, e i problemi sembravano passati…
Ed era
proprio così… A ogni piccola spina apparteneva un piccolo dolore… Quante ne
avevano passate!
La sua
prima cotta… Una ragazzino dai capelli marroni scapestrato ma molto coraggioso…
L’aveva sempre voluto accanto, e a forza di stare vicini qualcosa in loro era
cambiato… Quella forte cotta le aveva chiuso gli occhi per tanto tempo… Non si
era accorta che un altro ragazzino tentava invano di attirare la sua
attenzione…
La sua
cotta era continuata… fino a che lungo lo stelo non aveva incontrato la seconda
spina… L’altro ragazzino aveva un’ammiratrice… Un’ammiratrice molto vicina a
lei… Ma anche questa fu solo una piccola puntura…
Terza
spina: le loro strade si divisero a scuola… Come poteva immaginare quello che
sarebbe successo? L’avrebbe sicuramente seguito…
Quarta
spina: il suo gruppo musicale… Una cosa così bella come la musica aveva deciso
di passare fra loro… La musica che soleva allietare il suo cuore infranto… La
musica che la caricava nelle giornate di pieno sole… La musica che la cullava
prima di andare a dormire… La musica che le faceva compagnia quando era sola…
Ora la
musica era solo un ostacolo… Ma lei non lo avrebbe sorpassato… Se lui voleva,
l’avrebbe sorpassato da solo… Lei lo avrebbe aspettato alla meta. La sua
speranza valeva la foglia che stava posizionata fra quella spina e la
successiva… Un episodio di dolore per lei, che aveva distolto la sua attenzione
da lui… la sua amica era partita. Chissà quando l’avrebbe rivista..
Oh!
Una
goccia era caduta proprio in quel punto… Le lacrime che aveva versato non erano
state abbastanza? Ora anche il cielo aveva aggiunto la sua… Ma sopra la lacrima
un altro ovale ruvido e verde stava. E quel verde era una canzone, dolce come
il miele, morbida come l’amore… Nella sua mente non credeva ancora possibile
che fosse realmente accaduto… La musica di lui era finalmente tornata a
consolarla…
Ed
eccolo lì. Un piccolo bocciolo rosa. Rosa chiaro, che pian piano cresceva di
intensità, diventando un rosso pallido. Quello era il loro primo bacio. Prima
piccolo e innocente, poi profondo e passionale… Ma era timido, ed era il primo…
Non poteva raggiungere ancora le dimensioni del secondo bocciolo di fianco a
lui, il momento che loro due stavano vivendo assieme. La ragazza sorrise .
Mancavano ancora quattro spine e una foglia prima di giungere alla grande rosa
rossa.
La mano
di lei si mosse. Staccò tre artigli. Fissò il quarto. Lo toccò. Una goccia
rossa cadde sulla foglia verde.
Eh no,
quell’ostacolo non si sarebbe tolto.
Lo
avrebbero passato. Insieme.
-
Sora!!!-
La sua
voce! Lui era arrivato..
-
Yamato...-
La
ragazza era distesa sul prato del parco vicino alla scuola. Era primavera... Il
ciliegio sopra di lei era fiorito. Non andavano a scuola.
Lei
stringeva fra le mani una rosa rossa, rosso passione, rosso amore.
Lui, i
capelli biondi mossi dal vento era corso non appena l'aveva vista.
- E' la
nostra rosa?-
Lei
annuì. Il ragazzo sorrise, le si avvicinò e la baciò a fior di labbra.
- E'
rimasta solo una spina..-
Lui non
capì il significato di quella frase, così lei rise, una risata cristallina,
suono dolce per le orecchie di lui.
- Lo
sai che da sempre fiore fa rima con amore...-
Lui
ancora non capì, ma la prese per mano e la fece alzare.
-
Andiamo a prendere un bel vasetto per la nostra rosa...-
Lei
annuì e lo seguì.
Mancava
ancora una spina. Ma l'avrebbero superata sicuramente insieme.