T i t o l o Tanti,
alti, gialli girasoli.
F a n d o m The vampire diaries
P e r s o n a g g i / P a i r i n g Damon Salvatore, Elena Gilbert
G e n e r e Romantico, malinconico
A v ve n i m e n t i One-Shot, Missing Moment
T i m e l i n e Durante il capitolo 9 di 'Goodbye Brother'
Tanti,
alti, gialli
girasoli.F a n d o m The vampire diaries
P e r s o n a g g i / P a i r i n g Damon Salvatore, Elena Gilbert
G e n e r e Romantico, malinconico
A v ve n i m e n t i One-Shot, Missing Moment
T i m e l i n e Durante il capitolo 9 di 'Goodbye Brother'
P r e m e s s a
d e l l ' a u t o r e Questa
è una Shot per chi sta
leggendo la mia longfic -Goodbye Brother- e per ringraziare tutti
coloro che mi seguono. Va collocata nlla scena in cui Damon cerca di
consolare Elena, che piange per ciò che le ha fatto Stefan.
Una
cosa che ci tenevo a dire, era che la frase 'Dio, era splendido.
"Attraente" era un aggettivo davvero limitato e insignificante'
è stata tratta dai libri del Dario Del Vampiro, per la
precisione da "La Lotta".
Elena
chiuse gli occhi.
Si trovava in
un bellissimo campo di girasoli. Il sole era alto nel cielo e brillava
come una grande stella infuocata, riscaldando la giovane umana. Gli
alti fiori, girati verso quella grande stella, sembravano ammirarla. Il
loro stelo era di uno splendido verde scuro acesso.
Al centro di quell'immenso campo, c'erano le rovine di una vecchia casa in legno, sicuramente abbandonata e vicino ad essa si trovava una piccola panchina, anch'essa in legno.
Al centro di quell'immenso campo, c'erano le rovine di una vecchia casa in legno, sicuramente abbandonata e vicino ad essa si trovava una piccola panchina, anch'essa in legno.
La
ragazza
iniziò ad avanzare
verso quella panchina e una volta che l'ebbe raggiunta, vi ci sedette.
Guardò il cielo intenso che c'era sulla sua testa, non aveva
mai
visto un cielo così azzurro. Immaginò che ognuno
dei
girasoli presenti lì con lei, fosse un suo amico o una sua
amica. E che tutti fossero pronti ad aiutarla, proprio come nella
realtà.
C'era Caroline, che lei identificava come il girasole più giallo che era presente in tutto il campo. Le era sempre stata vicino e da quando era diventata un vampiro, l'aveva sempre protetta. Era stato difficile accettare la trasformazione dell'amica, ma alla fine tutto si era risolto per il meglio.
Accanto al girasole giallo splendente, ce n'era uno più basso, di un giallo scuro che sicuramente le faceva pensare a Bonnie. Bonnie era sempre stata la sua migliore amica, prima e dopo che scoprisse si essere una strega. Si ricordava ancora quella mattina in cui le aveva confessato si saper usare la magia. Aveva strappato un cuscino e aveva fatto volare tutte le piume con la propria mente. Elena non riusciva a credere ai propri occhi. Certo, c'erano stati dei problemi tra lei e i fratelli salvatore, ma alla fine, poco per volta, avevano superato anche quelli.
Alla sua sinistra, invece, si trovavano due girasoli tanto vicini che i loro steli si incrociavano. Non potevano che essere Alaric e zia Jenna. Il professore di storia che all'inizio faceva tanto il misterioso, si era rivelato essere un uomo buono. Arrivava da un triste passato, che però, grazie a zia Jenna era riuscito a superare. Aveva anche stretto un legame di amicizia, almeno così pareva, con il più vecchio dei fratelli Salvatore, ma nessuno dei due l'avrebbe mai ammesso.
Zia Jenna era una di quelle persone, che quando non hanno la minima idea di come si faccia una cosa, ci provano lo stesso dando il meglio di sè. Si era presa la responsabilità di diventare tutore di due ragazzi orfani e minorenni, pur non avendo figli. Era morta con il sacrificio di Klaus, ma ad Elena ogni tanto pareva di vederla o sentirne i rimproveri.
Matt e Tyler erano sicuramente quei due in fondo, alti e belli cicciotti. Gli steli sembravano avessero i muscoli. Matt, suo amico da quando erano bambini, aveva da poco scoperto ciò che era la sua fidanzata e ne era rimasto quasi scioccato, ma Elena sapeva che prima o poi avrebbe accettato la cosa. Tyler. Tyler era una di quelle persone che sono in grado di stupirti con i loro cambiamenti. All'inizio era un semplice bullo che si divertiva con tutte le ragazze della scuola, ma adesso, adesso era diventato dolce, almeno così le aveva riferito Caroline.
Ed ecco Jeremy, il più alto di tutti i girasoli. Adorava suo fratello, o meglio fratellastro. Jeremy aveva accettato con difficoltà ciò che era successo a Vickie, ma aveva anche capito che Elena gli aveva fatto dimenticare tutto per il suo bene. Era sempre pronto a darsi da fare per aiutare le persone a cui teneva.
E poi, alla sua destra, il più bello di tutti. Un girasole con delle striature verdi sui petali gialli. Era Stefan, immutabile, e bellissimo. L'unico girasole che sembrava non guardasse il sole, ma lei. Stefan era stato un ragazzo gentile quando l'aveva conosciuto, era stato il più bravo dei vampiri quando aveva scoperto che cos'era. L'aveva sempre aiutata in tutto e l'aveva amata come nessun altro aveva mai fatto.
Gli uccelli di passaggio facevano strani ma rilassanti versi. E poi, proprio in quel momento, lo vide. Un elegante vampiro dai capelli neri corvini, con indosso una camicia, nera anch'essa. Gli occhi erano azzurri come il mare, intensi come il cielo. Dio, era splendido. "Attraente" era un aggettivo davvero limitato e insignificante.
Elena si alzò e gli andò incontro. "Che ci fai tu qui?"
"Hai ragione, devo aver sbagliato sogno ad occhi aperti. Dovresti essere da sola." Il vampiro fece per voltarsi indietro ma l'umana lo bloccò.
"No. Resta. Ti prego." Elena gli fece segno di sedersi, e insieme, si accomodarono sulla panchina.
"Allora, quando pensi di tornare?"
"Perchè devo ritornare? Sto benissimo qui."
"Perchè abbiamo bisogno di te."
"No, sono io quella che ha sempre bisogno del vostro aiuto."
"Principessa, io senza di te, sarei perso." Damon le teneva il mento sollevato con un dito. Ed Elena, ancora una volta, si perse in quegli occhi.
"Io..." Elena era imbarazzata, non sapeva cosa rispondere, si trovava completamente sola con un vampiro super-sexy in un campo di girasoli.
Il vampiro poggiò delicatamente le sua labbra su quelle di Elena con un breve contatto, poi si mise a guardare il cielo.
"Credi che riusciremo mai a vivere in questo modo? Senza problemi, guai o morti?" Anche Elena alzò la testa verso quell'immenso blu.
"Lo spero, principessa. Te lo meriti, davvero."
"Anche tu te lo meriti Damon dopo tutto ciò che hai fatto per me."
"Sai perchè l'ho fatto." Il vampiro non aveva ancora abbassato la testa.
"Si. Lo so."
"Quello che non so io è perchè mi hai baciato quella notte. Credo sia stato per accontentarmi, ma mi sarebbe piaciuto sentirlo dire da te."
"Io ti ho baciato perchè..." Elena voleva dirgli la verità ma non sapeva nemmeno lei quale fosse. "Perchè provo quancosa per te, ma ancora non so che cosa."
"Bene" Damon le rivolse uno dei suoi sorrisi migliori "Quando lo scopri, avvisami."
"..ok" Elena rise. Quel vampiro la faceva stare tremendamente bene.
"Credo che dovremmo andare."
"Così presto?"
"Mi dispiace" Lui si alzò, la baciò sulla guancia e si allontanò tra i girasoli. "Ti aspetto, angelo mio."
Elena lo guardò allontanarsi. Si sbagliava, c'era qualcun altro che la aveva amata almeno, se non di più di quanto la amava Stefan. Era Damon Salvatore, il vampiro dagli occhi color mare. Sempre pronto ad aiutarla e a proteggerla. E lei, non era così sicura di non ricambiare quel sentimento.
C'era Caroline, che lei identificava come il girasole più giallo che era presente in tutto il campo. Le era sempre stata vicino e da quando era diventata un vampiro, l'aveva sempre protetta. Era stato difficile accettare la trasformazione dell'amica, ma alla fine tutto si era risolto per il meglio.
Accanto al girasole giallo splendente, ce n'era uno più basso, di un giallo scuro che sicuramente le faceva pensare a Bonnie. Bonnie era sempre stata la sua migliore amica, prima e dopo che scoprisse si essere una strega. Si ricordava ancora quella mattina in cui le aveva confessato si saper usare la magia. Aveva strappato un cuscino e aveva fatto volare tutte le piume con la propria mente. Elena non riusciva a credere ai propri occhi. Certo, c'erano stati dei problemi tra lei e i fratelli salvatore, ma alla fine, poco per volta, avevano superato anche quelli.
Alla sua sinistra, invece, si trovavano due girasoli tanto vicini che i loro steli si incrociavano. Non potevano che essere Alaric e zia Jenna. Il professore di storia che all'inizio faceva tanto il misterioso, si era rivelato essere un uomo buono. Arrivava da un triste passato, che però, grazie a zia Jenna era riuscito a superare. Aveva anche stretto un legame di amicizia, almeno così pareva, con il più vecchio dei fratelli Salvatore, ma nessuno dei due l'avrebbe mai ammesso.
Zia Jenna era una di quelle persone, che quando non hanno la minima idea di come si faccia una cosa, ci provano lo stesso dando il meglio di sè. Si era presa la responsabilità di diventare tutore di due ragazzi orfani e minorenni, pur non avendo figli. Era morta con il sacrificio di Klaus, ma ad Elena ogni tanto pareva di vederla o sentirne i rimproveri.
Matt e Tyler erano sicuramente quei due in fondo, alti e belli cicciotti. Gli steli sembravano avessero i muscoli. Matt, suo amico da quando erano bambini, aveva da poco scoperto ciò che era la sua fidanzata e ne era rimasto quasi scioccato, ma Elena sapeva che prima o poi avrebbe accettato la cosa. Tyler. Tyler era una di quelle persone che sono in grado di stupirti con i loro cambiamenti. All'inizio era un semplice bullo che si divertiva con tutte le ragazze della scuola, ma adesso, adesso era diventato dolce, almeno così le aveva riferito Caroline.
Ed ecco Jeremy, il più alto di tutti i girasoli. Adorava suo fratello, o meglio fratellastro. Jeremy aveva accettato con difficoltà ciò che era successo a Vickie, ma aveva anche capito che Elena gli aveva fatto dimenticare tutto per il suo bene. Era sempre pronto a darsi da fare per aiutare le persone a cui teneva.
E poi, alla sua destra, il più bello di tutti. Un girasole con delle striature verdi sui petali gialli. Era Stefan, immutabile, e bellissimo. L'unico girasole che sembrava non guardasse il sole, ma lei. Stefan era stato un ragazzo gentile quando l'aveva conosciuto, era stato il più bravo dei vampiri quando aveva scoperto che cos'era. L'aveva sempre aiutata in tutto e l'aveva amata come nessun altro aveva mai fatto.
Gli uccelli di passaggio facevano strani ma rilassanti versi. E poi, proprio in quel momento, lo vide. Un elegante vampiro dai capelli neri corvini, con indosso una camicia, nera anch'essa. Gli occhi erano azzurri come il mare, intensi come il cielo. Dio, era splendido. "Attraente" era un aggettivo davvero limitato e insignificante.
Elena si alzò e gli andò incontro. "Che ci fai tu qui?"
"Hai ragione, devo aver sbagliato sogno ad occhi aperti. Dovresti essere da sola." Il vampiro fece per voltarsi indietro ma l'umana lo bloccò.
"No. Resta. Ti prego." Elena gli fece segno di sedersi, e insieme, si accomodarono sulla panchina.
"Allora, quando pensi di tornare?"
"Perchè devo ritornare? Sto benissimo qui."
"Perchè abbiamo bisogno di te."
"No, sono io quella che ha sempre bisogno del vostro aiuto."
"Principessa, io senza di te, sarei perso." Damon le teneva il mento sollevato con un dito. Ed Elena, ancora una volta, si perse in quegli occhi.
"Io..." Elena era imbarazzata, non sapeva cosa rispondere, si trovava completamente sola con un vampiro super-sexy in un campo di girasoli.
Il vampiro poggiò delicatamente le sua labbra su quelle di Elena con un breve contatto, poi si mise a guardare il cielo.
"Credi che riusciremo mai a vivere in questo modo? Senza problemi, guai o morti?" Anche Elena alzò la testa verso quell'immenso blu.
"Lo spero, principessa. Te lo meriti, davvero."
"Anche tu te lo meriti Damon dopo tutto ciò che hai fatto per me."
"Sai perchè l'ho fatto." Il vampiro non aveva ancora abbassato la testa.
"Si. Lo so."
"Quello che non so io è perchè mi hai baciato quella notte. Credo sia stato per accontentarmi, ma mi sarebbe piaciuto sentirlo dire da te."
"Io ti ho baciato perchè..." Elena voleva dirgli la verità ma non sapeva nemmeno lei quale fosse. "Perchè provo quancosa per te, ma ancora non so che cosa."
"Bene" Damon le rivolse uno dei suoi sorrisi migliori "Quando lo scopri, avvisami."
"..ok" Elena rise. Quel vampiro la faceva stare tremendamente bene.
"Credo che dovremmo andare."
"Così presto?"
"Mi dispiace" Lui si alzò, la baciò sulla guancia e si allontanò tra i girasoli. "Ti aspetto, angelo mio."
Elena lo guardò allontanarsi. Si sbagliava, c'era qualcun altro che la aveva amata almeno, se non di più di quanto la amava Stefan. Era Damon Salvatore, il vampiro dagli occhi color mare. Sempre pronto ad aiutarla e a proteggerla. E lei, non era così sicura di non ricambiare quel sentimento.