Ti guardo. Testardo stupido Sayan.

Vedo i tuoi occhi brillare di quella luce che tanto mi spaventava. Quella luce che mi accende. Quella stessa luce che ora con le sue fiamme mi divora.

Ore che
lente e inesorabili
attraversano il silenzio
del mio cielo
per poi nascondersi
ad un tratto
dietro nuvole
che straziano il sereno

Per ore il mio sguardo, il mio pensiero è incollato a te. E quando tu solo mi sfiori vorrei sapere che quel tuo tocco sarà sempre e solo per me. La passione mi annebbia. Il blu dei miei occhi è velato dalla bramosia sfrenata. Cosa mia hai fatto?
sentirle riaffiorare
quando tutto
sembra aver trovato il giusto peso
aver la voglia
di rubarle al tempo
per potergli dare
tutto un altro senso

Amavo prima di te? E amo ora? Mentire per rubare qualche momento la notte. Sfuggire alle catene del mio letto per infilarmi tra le tua braccia. Baciare il tuo corpo che non dorme mai. Avvertire sotto la mia pelle insopportabili braci al solo  tuo sfiorarmi.  Desiderarti. Sarà questo l’amore che da sempre cerco? Che mi illudevo di aver trovato nei dolci sguardi di un altro? Cosa mi hai fatto?

 

distratto, stupido e testardo
come sempre provo a farlo
ho deciso di fermarlo
per poterti avere ancora

piccola oca starnazzante. Cosa vuoi da me? Credi che col tuo innocente eccitato corpo puoi davvero portare amore nel mio cuore? Le tue mani minuscole si muovono su di me. Perché non riesco a rifiutarti? Il mio orgoglio urla di abbandonarti delusa tra queste coperte. Di lasciarti urlare di amarezza rabbiosa. Di guardarti con scherno.

Ma non riesco a respingerti. Cedo. Cedo a una donna. E lotto. Contro me stesso. Per la prima volta…il mio nemico sono io. E il tempo che mi separa dal mio…dal nostro destino…non ha più senso.

non dire una parola
sperando che non se ne accorga
ho strappato via anche l’ultima mezz’ora
pensando che sia l’unica maniera
per sentirti qui vicino ancora

non parlare…non voglio parlare Vegeta. Voglio che il tuo silenzio accompagni il nostro fremere disperato. Voglio sentire, ricordare solo questo istante. Prendimi. Fammi tua.

Se amarti è soffrire per l’affetto che non sai,ne saprai, darmi…io lo farò. Ma ora stringimi. Fammi aggrappare a qualcosa che mi illuda ancora.

sempre più stupido e testardo
come sempre torno a farlo
e di nuovo per fermarlo
e poterti dire
ancora
tra nuvole e lenzuola
non FARLO PER UN’ ORA
non farlo mai per ora
e stringimi allora
tra nuvole e lenzuola
non dire una parola
non dire una parola

la notte è calata da tempo ormai. Perché non tramonta mai nei tuo occhi? Il loro splendere mi abbaglia…sei reale Bulma? O sei una delle mie angosciose fantasie? Sparirai alle prime luci del mattino?

La tua bocca sfiora la mia…le tue dita si posano sulle mie labbra…il mio riflesso nel tuo azzurro.

Il mio volto piagato dalle sofferenze nello sguardo di una bambina viziata.

Le nuvole nel cielo. L’oscurità nella luce.

L’estasi.

Silenzio.

Il tuo colpevole, soddisfatto sorriso.

Cosa mi hai fatto donna?

 

Lascio il tuo letto. Il tuo corpo strenuamente abbattuto come dopo una battaglia. Le tua dita stringono ancora la mia vita. Reclini il viso. Ti fingi addormentato.

Capisco.

La nostra sfida ricomincerà domani notte.

Aspettami…come io aspetterò sempre te.

Amore…