Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: xLumos    03/09/2011    14 recensioni
«Bieber, tutto questo è proibito, vai a fare sesso con la Gomez, li avrai campo libero in ogni caso.» Mi dice facendomi l’occhiolino.
Hope Scarlett Bell, mi sta rifiutando, e tutte le ragazze sanno, che Nessuno può rifiutare Justin Drew Bieber.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1.


Just married.




-Come un matrimonio?!-  Sbotto incazzata alzandomi di scatto dal tavolo.
-Si, Hope, il matrimonio di Madison!
-Dovevo partire con i miei amici la settimana prossima!
-Se due più due fa quattro, stai per scoprire, che non partirai!-
Sbuffo, vado in camera mia, mi chiudo la porta alle spalle e mi accascio per terra.
Madison.                                                                
Madison, è mia cugina, o meglio, figlia della cugina di secondo grado di mamma, ma lei e zia Lee sono cresciute come sorelle, quindi mi tocca andare al matrimonio.
Che pizza.
Erano mesi che programmavamo questa vacanza, c’era anche Louis, il mio.. Quasi - ragazzo.
Ora arriva Madison e si sposa.
E per di più a Toronto. A TORONTO, in Canada!  Ho passato dodici anni della mia vita in quella nazione, me ne sono andata,
e non ho intenzione di ritornarci.
Sento qualcuno bussare alla porta.
-Hope.- è Elenoir. Mia … sorella.
Mi alzo e apro la porta.
-Amore!- La prendo in braccio lei mi da un bacino. È bellissima. Ha tre anni ed è la mia vera ragione di vita.
-Hope, io sentito mamma urlare, tu non devi essere triste, perché, io non voglio vedere Hope triste.- 
-Oh tranquilla Ele, io non sono triste. Ti va di giocare un pochino?-
-Sii! Giochiamo a …-
-Giochiamo a fare il solletico a Elenoir!- Le dico ridendo e facendola sdraiare sul letto mentre le inizio a fare il solletico. Poi dopo aver dichiarato l’arresa, le metto il piagiamino, e le leggo una favola, finchè non si addormenta.
Torno di sotto.
-Allora, quando partiamo?-
-Il 6 mattina, abbiamo l’aereo alle otto-
-Quando c’è il matrimonio?-
-Il 7, alle undici … Elenoir dorme?-
-Sì .-  Rispondo sedendomi.
-Mamma, in Canada sanno di Elenoir?-
-No . Tranne i nonni tutti gli altri pensano che sia tua sorella, avuta appena prima del divorzio.-
-Oh capisco, e tu glielo lasci credere?-
Si, i miei genitori sono separati. Da più o meno tre anni anche loro. Mio padre ha deciso di rifarsi una famiglia con una donna più giovane di dieci anni, e quindi, ciao, ciao papà. Ora lui abita in Spagna, mentre noi siamo in Francia.
-Non mi importa. Meglio della verità. Sai cosa direbbero tutti se sapessero la verità?!-
-Già immagino e poi, tutti sanno questa versione dei fatti anche Elenoir stessa, hai sentito? Ti chiama mamma!-.
-E’ troppo piccola, non capirebbe.- Mi risponde mamma.
-Si, hai ragione … Va bene … Io vado a preparare la valigia. Buonanotte mamma.- Mi avvicino e l’abbraccio.
Salgo di nuovo in camera. Elenoir dorme beata con un orsacchiotto stretto tra le mani.
 
*7 Agosto ore 7,30*
 
-Ele, Ele, svegliati amore …-
-Hope, io voglio dormire.-
-Lasciala dormire Hope, vestila, portiamola così .- Mi dice mamma.
Faccio come dice, prendo in braccio la bimba, e andiamo all’aeroporto.
Ci imbarchiamo.
Vedo la torre Eiffel scomparire dal mio campo visivo.
Mi giro verso Elenoir. Dorme ancora. Forse dovrei fare lo stesso. Mi attende un lungo viaggio. Poggio la testa sul finestrino. 
 
*Si pregano i signori passeggeri di allacciare le cinture per l’atterraggio.* Dice una voce meccanica.
Apro gli occhi. Mi giro. Mamma sta allegramente giocando con Elenoir a nascondere una pallina nella mano e a farle indovinare dov’è.
Allaccio la cintura, mamma fa lo stesso.
-Mamma ma non hai dormito?-
-Non avevo sonno- Mi risponde facendomi l’occhiolino. –E poi, sono stata con Elenoir, ci siamo divertite un sacco, vero Ele?!- Chiede mamma riferendosi alla bambina.
-Sii.- Risponde lei con un gran sorrisone e gettando le braccia al collo di mamma.
Dopo l’atterraggio scendiamo.
All’aeroporto, ad aspettarci c’è nonno Liam, con nonna Jo.
Ci salutiamo con calorosi abbracci e andiamo a casa loro.
 

*

-Hope! Svegliati dobbiamo andare al matrimonio!-
-Mmmm. Mamma.-
-Dai alzati Hope!- Mamma mi mette le mani sulle spalle e mi scuote la testa.
Mi alzo. ODIO IL FUSO ORARIO.
Mi trascino in bagno, indosso il vestito per la cerimonia, sistemo questi indomabili capelli decentemente, e mi trucco un po’.
Esco dal bagno, Elenoir, è indossa un vestitino rosa. Mentre mia mamma un tubino semplice e nero, che mette in risalto i suoi capelli biondi … tinti.
Mi guardo allo specchio.
Indosso un vestito blu notte, con delle paillette qua e là, senza spalline, con delle scarpe argentate con un tacco non troppo alto.
Guardo il mio viso, riflesso nello specchio. Solo ora mi rendo conto di quanto sono cambiata da quando sono andata via da qui. Sono dimagrita, non ho più i brufoli sulle guancie, ho tolto l’apparecchio, e i miei capelli color della pece, sono diventati più ‘domabili’.
Anche il mio carattere è cambiato.
Ora non sono più l’ingenua ragazzina di dieci anni. E …
-Hope!!!- L’urlo di mia madre interrompe le mie riflessioni.
Scendo.
-Andiamo?- Mi chiede indicando il taxi Giallo che ci sta aspettando fuori di casa.
Annuisco. Usciamo e dopo un viaggio che sembra interminabile, arriviamo davanti ad una piccola chiesetta, dall’aria molto accogliente.
Prendo in braccio Elenoire e scendo dalla macchina.
Entriamo in chiesa. I banchi sono disposti su due file.
-I parenti della sposa sono a sinistra e i parenti dello sposo sono a destra. Ok Hope?- Mi sussurra mia madre all’orecchio.
Annuisco.
Camminiamo per la navata finchè mamma non vede Zia Lee, e l’abbraccia costringendomi a seguirla e a sedermi sul banco davanti. Mi siedo, in attesa della sposa. Lo sposo è già all’altare. Bhè, devo ammettere che mia cugina ha fatto una buona scelta, lui è un ragazzo alto, biondo e con gli occhi azzurri, il solito figone. Stavano già insieme prima che partissi per la Francia.
Qualcosa richiama la mia attenzione.
Mi giro, vedo una donna bassetta correre sui tacchi attraverso la navata di sinistra verso mia madre e Zia Lee. Poi sento qualcuno sedersi alla mia destra.
-Posso mettermi qui o è occupato?- Possibile che non riesca a vedere chi è quella donna?!
Mi giro di sfuggita verso la figura alla mia destra e dico –Si si, siediti pure.-
Come un flash, due occhi color nocciola mi sfrecciano davanti. Mi blocco all’istante e mi giro di nuovo verso la figura al mio fianco.
È un ragazzo. Davvero molto molto bello. Abbastanza alto, con i capelli corti biondo scuro.
Ora tutto torna.
La donna bassetta è Pattie! La cugina di primo grado di Zia Lee da parte del padre! Lei, mia madre e Zia Lee sono cresciute praticamente insieme.
E il ragazzo. Ma certo. Il ragazzo.
È Justin.
-Tu.- Gli dico con tono minaccioso.
-Ma chi..?- Si alza per scrutarmi meglio. Si lecca il labbro inferiore (sempre il solito ) quando arriva al mio viso, sbarra gli occhi.
-Scar.- Fa per avvicinarsi.
-Non toccarmi.-Sbotto cercando di tenere la voce bassa per non attirare l’attenzione.
-Io…-
-Si tu, ancora esisti, dopo tutti questi anni ti decidi a rivolgermi la parola e mi chiami ancora Scar!?!-  Scar è il mio secondo nome, o meglio Scarlett è il mio secondo nome, e Justin sin da quando eravamo bambini è l’unico che mi chiama così, lo trovava “affascinante”.
-Sei diversa.- dice continuandomi a fissare come se non avesse sentito la mia affermazione.
-Si, sono diversa, sono matura Justin e non mi farò mettere sotto da te, ancora una volta come sei anni fa .-
-Scarlett io..-
-Io cosa Justin?! È stato bello illudermi dicendomi che ci saremmo sentiti perché ero la tua migliore amica?! È stato bello non chiamarmi più … e …-
Un sussurro si leva tra i presenti.
-Sta arrivando la sposa.- Dice una voce interrompendo la discussione.
Smetto di parlare. Guardo Justin schifata e gli faccio un segno che sta a significare ‘dopo continuiamo’.

*

- Cosa avevate tanto da discutere tu e Justin all’inizio della messa?!- Mi sussurra mamma mentre prendo in braccio Elenoir per andare a fare la foto con i parenti della sposa.
-Niente mamma. Niente.-
-Allora, tu, qui, tu qui dietro che sei alto … Hei tu biondino, tu vai vicino alla tipa con gli occhi azzurri!- Dice il fotografo mentre ci sistema per la foto, riferendosi a Justin.
Lui si mette vicino a me.
-Allora è Destino che dobbiamo stare vicini … Scar.-  Sussurra con quel suo tono da strafottente.
-Non chiamarmi Scar.- rispondo a tono, sistemando il vestitino di Ele.
-Ok.. Scar.- Emette un risolino. Ecco ora lo appenderei volentieri alla croce al posto di Gesù.
-Lei deve essere Elenoir, tua sorella no?- Mi chiede riferendosi alla bimba in braccio a me, e iniziando a giocherellarci mentre il fotografo mette apposto le ultime luci.
- Em … Si, e tu non la toccare.- Troppo tardi, Elenoir ha già teso le braccia verso J..QUELLO per essere presa in braccio.
-Crepa Bieber.- Affermo secca.
-Ohh, adesso fai finta di essere incazzata chiamandomi Bieber.-
-Fate un sorriso!- Dice il fotografo dietro la macchinetta.
Scatta la foto, e dopo un sorriso un po’ forzato, mi riprendo Elenoir in braccio, e esco fuori dalla chiesa velocemente.
Justin mi trotterella dietro come un cane.
Mi fermo di scatto facendolo cadere, appena fuori dalla chiesa.
-Ele, vai da mamma.- Lascio la bimba correre verso mamma, e mi giro verso Bieber, che sta aspettando che gli tenda la mano per aiutarlo ad alzarsi.
- Justin non hai capito?! IO TI ODIO .-
-Cosa ti ho fatto.- Mi chiede rialzandosi.
-Cosa mi hai fatto?! Credevi che mi sarei dimenticata della tua promessa?! Com’era … ah si “Ti prometto che ti chiamerò tutti i giorni, e ti farò sapere di come procede ‘L’operazione Kidrauhl’ Perché sei la mia migliore amica e ti voglio bene” Oh certo l’hai mantenuta vero?! Soprattutto l’ultima parte. Sai me ne sono accorta quando ti ho visto in televisione a scambiarti saliva con Selena Gomez. A quanto pareva ‘L’operazione Kidrauhl’ era riuscita, eri arrivato così in alto che non riuscivi più a vedere chi ti aveva aiutato ad arrivarci. E poi tutte le tue parole vuote ‘sei la mia migliore amica’ oh certo! Come no! Guarda che lo so che a scuola mi prendevi in giro alle spalle, e poi a casa ero la tua migliore amica!? Justin sono cambiata, non sono più la ragazzina ingenua di una volta. Non mi farò di nuovo mettere i piedi in testa da te. – Sbotto urlando. Si, l’ho aiutato a caricare i video su You Tube quando Pattie lavorava, l’ho aiutato a girare le cover, sono stata vicino a lui quando suonava come busker all’Avon Theatre, ero in prima fila a Stratford Idol, dove nessuno, tranne Pattie c’era. Tutti si girano verso di noi. Justin ha stampato in viso uno sguardo inespressivo.
Resta in silenzio. Io mi giro e me ne vado. Poi si dirige da Pattie, e le sussurra qualcosa all’orecchio, lei annuisce e ricomincia a parlare con mia madre e zia Lee.
Mi giro verso la porta della chiesa.
Ne escono due ragazzi. Uno alto, con i capelli castano scuro, estremamente figo.
L’altro biondo, con gli occhi azzurri, leggermente più basso, ma non meno bello.
Li riconosco, sono Chaz Somers e Ryan Butler. Sia dia il caso, che loro sono entrambi parenti dello sposo, ma non per questo cugini tra loro. In un paesino come Stratford, con 40 mila abitanti  sono tutti imparentati in un certo senso.
Corro ad abbracciarli.
- Chaaaaz, Ryaaan!-
Alzano lo sguardo.
-Hope!-
Li abbraccio.
-Come state?! Quanto tempo!- Amo ufficialmente questi due ragazzi.
-Noi tutto bene, siamo contenti di rivederti …- Dice Ryan
-E a quanto posso vedere …- Continua Chaz guardandomi dalla testa ai piedi.
-Non mi pare che tu stia male … mmmmh.-
- Chaz!!- Urlo dandogli una pacca sulla schiena.
- Ohhh! Chaz! Ryan! Ci siete anche voi!- Dice una voce fuori campo che riconosco benissimo. Bieber.
-Bene ragazzi ci vediamo al rinfresco, a tra poco.- Gli faccio l’occhiolino e lancio un’occhiataccia a Justin.

*

Ok, stai calma Hope. Ci sarà stato un errore, non puoi essere allo stesso tavolo di Justin. Madison avrà sbagliato.
-Mad! I ragazzi tutti allo stesso tavolo?- Chiedo alla sposa.
-Oh! Hope!! Si si, dato che non vi vedevate da tanto tempo, pensavo che vi sarebbe piaciuto! Non va bene?-
-Oh no, no, tranquilla! Va benissimo!- Rispondo fingendo un sorriso sincero, che lei ricambia prima di sedersi vicino a James.
Ovviamente non ha visto la discussione fuori dalla chiesa tra me e ..quell’essere, altrimenti non l’avrebbe di certo pensata così.
Eccoli. Il trio degli squilibrati. Il pranzo di nozze si svolge in un giardino gigantesco, stile “Alice nel paese delle meraviglie” con, ad un lato, una piscina contornata da luci che cambiano colore. Sarebbe tutto perfetto, se non stessi al tavolo con … Quello.
Non voglio neanche guardarlo, quindi mi affretto a sedermi al mio tavolo.
-Oh che bello stiamo tutti e quattro insieme!- Urla Chaz.
-Già.- rispondo.
Pattie, Mia madre, zia Lee e i genitori di Chaz e Ryan si avvicinano al nostro tavolo.
-Ragazzi! Sentite abbiamo una proposta.- Inizia mia madre.
-Allora, dato che tutti e quattro in questi giorni dovevate partire per le vostre rispettive vacanze ma non potete.- Continua zia Lee. File così liscio che ho l’impressione che se lo siano preparato.
-Io,  o meglio Justin, proponeva tre settimane alle Hawaii alla casa che Madison e James avevano prenotato per il viaggio di nozze.- Cosa?! Ho sentito bene?! Tre settimane con Bieber. Svegliatemi da questo incubo.
-E gli sposi? Il viaggio di nozze?!- Domando incredula.
-Ohh, non preoccuparti!- Risponde tranquillamente zia Lee –Hanno deciso di andare alle Canarie invece che alle Hawaai. I genitori sia di Chaz che di Ryan sono d’accordo, e ognuna di noi ha dato un contributo. Vi va?- Chiede eccitata.
-Sii! Grande Bro!- Esclama Chaz battendo il cinque a Justin, lo segue a ruota Ryan urlando.
-Ci divertiremo un sacco! Hahaha!-
-Per te va bene tesoro? Elenoir la tengo io.- Mi chiede mamma.
-Emh io veramente cioè..-
-Ok allora è deciso! Si parte Domani mattina ragazzi!- Esclama mamma senza lasciarmi finire di parlare.
Non posso crederci. Salvatemi vi prego. Tre settimane 21 giorni 104 ore da passare con Justin Bieber.
Non. Ce. La. Farò. Mai. 







Spazio autrice.
Fighissimi lettori (?)
Come promesso una nuova Fic, devo dire della trama sono piuttosto soddisfatta,
ma non di questo capitolo in particolare. Il prossimo sarà più intrippante (?)
A proposito, ho il secondo pronto qui, se la storia piacerà, bene lo posterò presto,
se non piacerà pace, la lascerò ferma, qui.
Bene, passando alla storia.
Per la storia della parentela, premetto per chi non avesse capito, Justin e Hope
NON sono parenti, sono ‘parenti d’acquisto’  diciamo.
Poi. Nei prossimi capitoli, verrà diciamo… chiarito ‘il segreto di Elenoir’ che è importante
per la storia.
Bene. Spero in qualche recensione.
Un grande abbracccccccio.  v.v
#WithLove  :)
@xShesBetts_
  ps. La direzione (io) ringrazia infinitamente Carli per l'aiuto. Thanks :))

   
 
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