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Autore: ismokecyrus    04/09/2011    4 recensioni
Come avrebbe spiegato al proprio nipotino che, a causa dei suoi scheletri nell'armadio, suo padre -del tutto estraneo alla vicenda- era stato ucciso per vendetta?
Fottuto gioco d'azzardo, fottuto denaro.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sleeping with Ghosts

Prologue.

Los Angeles, 27th november 2015.
Il traffico della città più popolata della California sembrava essersi dileguato.
Le luci soffuse delle auto in fondo al cavalcavia si sottraevano alla vista placidamente.
La luna era alta e pallida e i rumori erano inspiegabilmente lontani.
Poco più in là, un’uomo spostava la tendina della finestra di quell’insolita locanda scorgendo cosa accadesse all’esterno.
L’espressione crucciata del suo volto svanì qualche secondo dopo, quando un altro tizio chiuse la porta impedendone l’accesso.
Si girò, stanco, pigiando l’interruttore della luce.
Il locale era diventato all'istante buio ed ogni cosa era indistinta.
Uno di loro spostò un tappeto con un lieve calcio aprendo la botola.
Insieme scesero la scala che conduceva ad una piccola cantina abusiva scavata sotto terra.
L’aroma di marijuana si diffondeva risolutamente nell’aria, mentre Nick, stravaccato su una poltrona, inalava dal suo spinello. – procede tutto per il verso giusto, non è così? – chiese guardando i suoi fratelli accomodarsi sul sofà in pelle.
Jack gli rivolse uno sguardo fuggiasco annuendo con un leggero movimento della testa, mentre poggiava i piedi sul piccolo tavolino situato dinnanzi a lui.
–è ora di riavere i nostri soldi.. – proferì il terzo, Kevin, passandosi una mano sul volto spossato –non mi importa come –
– Kaulitz non è nelle condizioni di poterceli restituire.. – sussurrò Jack prendendo il pacco di sigarette dalla sua tasca.
– Non capisci? Non ce li ridarà mai! – Kevin alzò la voce per poi sospirare sommessamente e calmarsi.
Nick si lasciò andare ad un sorriso sghembo osservando Jack regredire per il tono usato dal fratello. –mantenete la calma, noi non abbiamo tutta questa necessità immediata di quei soldi! Lasciamogli altro tempo! –
– e aspettare che lui scappi vero? – l’altro rise sarcasticamente.
–diamogli una sorta di ultimatum –
– …e poi? – domandò timidamente Jack portandosi una sigaretta alla bocca.
– e poi gli togliamo quello a cui tiene di più – esclamò Nick.
Jack alzò un sopracciglio – lui non ha niente! –
Kevin cercò con gli occhi lo sguardo disonesto del fratello maggiore, sorridendo appena. – Bill.. – sussurrò –..gli togliamo Bill –
– voi due siete fuori di testa! – sbottò cercando l’accendino nel suo giaccone –uccidereste un pover’uomo che è sposato ed ha un bambino di quattro anni per degli stupidi soldi?! –
– sono migliaia di dollari! – ribattè Nick.
Un silenzio imbarazzante calò su di loro, e Jack accese la sua sigaretta cominciandone ad inspirare il fumo.
– …non me ne frega un cazzo, – continuò – non voglio correre il rischio di trascorrere il resto della mia vita in un penitenziario perché voi non sapete essere pazienti. Scordatevelo! –
– stai già rischiando, coglione – disse Kevin deridendolo– credi che organizzare tornei di Poker clandestini e spacciare droga –
Il fratello minore sospirò – non fa una piega, io non sono d’accordo –
Nick sorrise in malafede guardando il suo spinello consumarsi e spegnendolo nel posacenere – non abbiamo bisogno del tuo consenso e tantomeno del tuo aiuto –

A due palazzi dalla locanda, un padre rimboccava le coperte al proprio figlio.
Sorrise amorevolmente al piccolo che chiuse gli occhi rannicchiandosi con le manine sotto il cuscino.
– Buona notte ometto – disse con la sua voce calda che infondeva tranquillità.
Lui sorrise lasciandosi baciare la fronte – notte, papà – sussurrò.
L’uomo spense la lampada sul comodino e si rialzò uscendo dalla stanza.
Chiuse la porta alle sue spalle, ritrovandosi sua moglie che gli sorrideva tra le braccia.
- l’hai messo a dormire? – chiese a bassa voce baciandogli appena le labbra.
Bill acconsentì e rispose al bacio rendendolo più passionale.
Maci si avvinghiò a lui e si lasciò condurre in camera da letto.
– ti amo, – Bill la spinse sul letto – più di qualsiasi altra cosa –

Al piano di sotto, un Tom Kaulitz preoccupato si accomodava sul suo terrazzino godendosi la veduta.
Detestava tornare a casa sobrio.
Era costretto a realizzare quale fosse la sua situazione, ecco perché non capitava quasi mai.
Dopo l’insuccesso della loro band e la denuncia da parte della casa discografica, i ¾ del loro averi erano stati annientati.
E il restante ¼ ..beh quello lo aveva sperperato giocando a poker mentre tentava di recuperare in parte i suoi soldi.
Peccato che nel gioco fosse un vero sventurato!
Ben presto, si accorse di aver perso tutti i suoi soldi.
E cominciò a chiedere prestiti ai suoi amici della locanda, così da riuscire a poter estinguere i debiti dovuti al gioco.
Sospirò pesantemente.
Doveva loro migliaia di dollari all’insaputa di Bill.
Rientrò in casa dirigendosi nella sua camera.
Ci avrebbe dormito su, e al mattino avrebbe trovato una soluzione.
Forse.

–Bill? –
Schiuse gli occhi guardandola.
–Non sopporterei mai di perderti.. – disse Maci stringendolo. – sei la mia vita. –
Bill la baciò piano avvicinandosi al suo corpo nudo –non mi perderai mai – sussurrò – te lo giuro –
Non sapeva, in realtà, di quanto si stesse sbagliando.

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