Senza Tempo

Questa è la mia prima fan fiction ed è nata un giorno mentre ero in casa da sola seduta sul divano. Siate clementi con me e fatemi conoscere il vostro parere, mi servirebbe per capire se la mia storia può piacere oppure è meglio lasciar perdere. Questo è il primo capitolo spero che piaccia.

Capitolo 1

Ha paura Ellie, rinchiusa in cantina con la madre e le sorelle. La guerra fuori imperversa, la gente muore, le case crollano, i pensieri svaniscono, le anime si affannano nella speranza e le coscienze annegano nell’angoscia. Sono due settimane che i tedeschi sono entrati a Belfort, una cittadina francese fortificata, sul confine alsaziano. Ellie sa che le truppe sono ormai vicine e che presto le troveranno. Questione di giorni, forse ore, pensa sistemandosi nella stretta brandina che divide con la sorella. Non è spaventata tanto per se stessa quanto per la madre malata e le sorelle troppo piccole per morire. Qualche mese fa sua madre Angelique ha trovato delle macchie di sangue e il padre allarmato l’aveva portata all’ospedale: la diagnosi?? Tumore al collo dell’utero. Aveva cominciato le prime sessioni di una cura sperimentale quando era giunta la notizia dell’arrivo in Francia delle truppe tedesche. Suo padre ebreo è stato deportato subito mentre Ellie e la sua famiglia fuggivano verso il rifugio che il nonno aveva costruito e del quale si era servita sua nonna per nascondere i suoi tre figli durante la prima guerra. Il passato non è mai così lontano ecco perché ora Ellie si trovava chiusa nella stessa cantina in cui anni fa si rifugiò sua madre, con le due sorelline Monique, dieci anni e Sophie di appena 6 anni. Ellie, capelli biondi e occhi nocciola, ha solo 16 anni e mai si sarebbe immaginata che la sua vita sarebbe andata a finire così. Il rifugio è situato in collina sotto una grande fattoria abbandonata da tempo. Le pareti scavate nel terreno sono ruvide spigolose, l’aria è umida e gli insetti non scarseggiano. Tutto ciò che hanno sono una maglia, un pantalone e un cappottino ciascuno, due bottiglioni da 5 litri di acqua ciascuno e una scorta di cibi in scatola. A Ellie manca il sole, il suo letto comode, le lenzuola fresche e sempre profumate, le manca persino la scuola e i suoi compagni di classe più di tutti Alex che l’aveva corteggiata in tutti i modi possibili ottenendo solo rifiuti. Le piaceva quel ragazzo dai capelli neri e gli occhi verdi, era intelligente, solare e spiritoso, educato e di buona famiglia e lo rifiutava solo per farsi desiderare. Se potesse tornare indietro non farebbe la preziosa ma uscirebbe con lui volentieri concedendogli un bacio solo alla quinta o sesta uscita, ma uscirebbe con lui. Quello che più le dispiace non è l’essere catturata e uccisa ma non aver sperimentato le gioie della vita, le amicizie spensierate, gli amori appassionanti, il mare, le città sconosciute, i cibi mai assaporati, i fiori mai visti e le parole mai pronunciate. Chiede spesso a Dio il perché di tanta atrocità ma la risposta non arriva mai e la fede ormai è solo un ricordo lontano.