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Autore: Medea Astra    05/09/2011    5 recensioni
Sulla stessa linea della precedente poesia sulla primavera, un piccolo tributo alla stagione che ha visto la nascita di mille e più nomi illustri...
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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D’un tratto la tiepida brezza svanisce, lasciando
Al suo posto, una pesante afa.
Sono lontani i giorni
In cui il timido e vivace volo delle rondini dipingeva i turchini cieli.
I raggi di un sole, un tempo timido e pallido,
troneggiano adesso
come signori incontrastati.
Terre dorate bramano le fresche acque
Per un breve refrigerio.
Immobile è il canto delle cicale che,
dolci, accompagnano i sogni di un cielo stellato.

   
 
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