05/09/2011
8 recensioniCuz Threesome Isn't Cool!
Le sue mani.
Se c'era una cosa che mi faceva assolutamente impazzire di lei erano le sue mani.
Fin dal nostro primo incontro, quando incrociai sbadatamente quei grandi e curiosi occhi smeraldini, graziosamente avvolti da fini ciglia dorate e gustosamente collocati al fianco di un minuto nasino e di un sorriso più brillante dell'intelligenza stessa racchiuso in un effimero volto da bambina, provai una sorta di strana sensazione.
La mia anima prese a vibrare gioiosamente, risvegliata nel profondo in modo così intenso e violento da lasciarmi basito, mentre venivo travolto da bramosie che immaginavo perse da tempo.
La voglia di appartenere a quella ragazza, il dolce desiderio di sentirmi suo.
Quei delicati arti avvolti da pelle finemente tessuta a diafani nastri di seta bianca avevano conquistato la mia mente, divenendo in poco tempo l'ossessione più invalicabile e incisiva che la mia memoria rimembrasse.
Lasciarmi percorrere da quei polpastrelli impermeati di dolcezza e protezione era diventata la sola cosa alla quale agognassi ogni singolo giorno, mentre la venerazione per la mia bambina accresceva in ogni secondo.
Era la gioia più pura che vibrava all'interno del mio cuore quando le sue dita e il mio essere entravano in collisione, unendoci come le più remote stelle gemelle al confine dell'esistente.
L'eccitazione più animalesca, il piacere più blasfemo nell'assimilare che il mio stesso desiderio veniva condiviso anche dall'oggetto delle mie attenzioni.
Infine arrivò lui.
Arrogante, insulso e ottuso.
E me l'aveva sottratta, derubandola di ogni interesse verso la mia presenza da sempre indispensabile.
Quel bestemmiatore dai capelli del colore più puro ed innocente presente su questa terra, ma che calzante su di lui rifletteva solamente la perversità umana dipinta nei magnetici occhi rubinei.
Quello stesso indegno che in quel momento villeggiava fra le sue gambe di madreperla, mentre gemiti di piacere intenso si elevavano dalle labbra della mia innocente diletta e le sue mani - miei fedeli compagne fino a quel momento - stringevano convulsamente lenzuola immacolate.
Ed io, abbandonato al mio destino su un misero tappeto in cotone grezzo, dopo essere stato gettato senza ritegno a terra come un volgare oggetto qualsiasi da un rozzo come quello.
-Uno a zero per me, libraccio- lo sentì sussurrare tra un gemito e l'altro, mentre le cosce di Maka si chiudevano nuovamente intorno al suo volto e quel ghigno diabolico svanì nuovamente alla mia vista.
Per il momento Eater.
Qualche spiegazione è d'obbligo.
Dovete cominciare a preoccuparvi per la mia sanità mentale? Probabilmente.
Avete sottomano il numero di un manicomio? Chiamate immediatamente.
Mi sto appassionando in modo inquietante alla nuova coppia Libro x Maka, e una threesome non si chiama così se in mezzo non vi è Soul.
E il Porn Inside è un tocco di classe in più.
Commenti e consigli ben accetti.
Un bacio ed un inchino,
Hysteria H.