ROBERT’S
POV
Vancouver, oggi.
we’re all born as superstar.
She rolled my hair and put my lipstick on
in the glass of her boudoir.
There’s nothing wrong with lovin who
you
are
cause he made you perfect.
Born this Way by Lady GaGa
Sto
correndo più velocemente possibile,
evitando cassonetti della spazzatura e cartelli stradali. Devo
scappare: un’orda
di ragazzine mi sta alle costole.
All’inizio, essere ammirato dalle
ragazze, dalle bambine e da qualsiasi altro essere di genere femminile
e non
che avesse visto Twilight, era
appagante
e mi faceva sentire perfetto.
Ma adesso è diventato spaventoso: la
gente che urla appena ti vede per strada, i manager impazziti, le
centinaia di
premiere in giro per il mondo e neanche un attimo per godere del frutto
del mio
lavoro.
Con
un salto agile, dovuto alle
innumerevoli ore di palestra degli ultimi tempi, salto
l’ultima staccionata che
mi divide dal set dove sto girando il mio nuovo film.
Le ragazzine dietro di me urlano,
strepitano, ma finalmente sono salvo.
- Insomma, si può sapere dove cazzo eri
finito?- Kristen viene verso di me con aria contrariata. Sì,
lei è una delle
cose belle nel mio lavoro. Non siamo fidanzati da molto, ma sono
così felice…
Certo, è burbera, musona ma è la mia Kris e non
la vorrei mai rimpiazzare con
nessun’altra. Non ora.
- Scusa… ero andato a prendere uno
Starbucks ma mi hanno riconosciuto.
- Ovvio scemo! Ormai tutti ti
riconoscono… non sei una persona normale-
dice, quasi schifata dall’ultima parola.
- Kris, al contrario tuo, io sono
diventato “famoso” solo dopo Twilight. Non ho mai
fatto pubblicità per
pannolini o film da bambino prodigio…
- Ma l’importante è che ora tu sia con me.
Forza, andiamo a girare- mi prende per il braccio e mi trascina verso
il set
cinematografico di Breaking Dawn parte II.
Taylor ci sta aspettando nella “sala da
pranzo dei Cullen” per girare la scena nella quale Bella
viene a sapere dell’imprinting
tra Jacob e sua figlia.
- Ehi Rob!
- Ciao Tay… che dite, iniziamo?-
domando, rivolto più al regista che agli attori.
- Certo!- risponde quello chiamando il
cameraman.
- Allora ciack, motore e… - mi preparo
per calarmi nella parte di Edward Cullen, il vampiro più
amato e adorato del
globo.
- Oh, Robert… quasi dimenticavo! E’
arrivata una lettera per te.
- E la devo leggere adesso?- domando
scocciato.
- Non saprei… c’è scritto estremamente importante sulla busta. Fai
come pensi- sbuffo e vado verso il mio camerino.
- Non torno prima di un’ora!- urlo
dietro di me, lasciando gli altri attori e il regista sconcertati. Ma
del
resto, se mi vogliono nel film, devono anche sopportarmi.
E io, con il tempo, sto diventando
impossibile, insopportabile, un divo capriccioso.
Vorrei poterlo negare, ma è così e mi
piace. Mi piace da matti.
Sono famoso, sono figo e ho il mondo ai
miei piedi.
Nessuno potrebbe resistermi.
Prendo la busta sul tavolo e la apro.
il matrimonio tra
Charlotte
Houston
e
Alexander
Sterling.
Westminster
Abbey, Londra- 20 maggio 2011
Rimango di sasso.
Char, la mia Charlotte, sposata? Con
questo Alexander?
Una fitta mi stringe il cuore quando
vedo che siamo già al sedici maggio.
Dovrei andare, ma una colpa segreta mi
attanaglia l’anima e mi rende titubante.
Perché io non sono sempre stato Robert
Pattinson, il divo Hollywoodiano
nonché fortunato ragazzo di Kristen Stewart.
C’è stato un tempo in cui ero solo Rob.
E lei solo Char.