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Autore: I Fiori del Male    06/09/2011    3 recensioni
Si tratta del seguito di VENTO D'AMORE E DI LIBERTA', o meglio si menzionano fatti raccontati in quella one -shot, quindi vi consiglio di leggere prima quella.
Questa volta racconterò di Sesshomaru e di Rin, soffermandomi anche e soprattutto sui loro pensieri. Godetevi questa storia =)
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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  N.B. IN BLU CI SONO I PENSIERI RAZIONALI DI SESSHOMARU, IN ROSSO QUELLI SENTIMENTALI
Capitolo 2 : Il risveglio
Per un attimo, e per la prima volta nella sua intera esistenza, il demone non seppe che fare.

In ogni caso, devo farla smettere.

Le posò le mani sulle spalle e la spinse delicatamente indietro.

Lei non oppose resistenza, e scese dalle gambe del demone che, in apparenza tranquillo, si alzò e andò a svegliare Jaken.

“Sorveglia Rin.” Gli ordinò alzandosi in volo.

Aveva urgente bisogno di raffreddare il viso, ancora accaldato da quel bacio.

………………………………………………………………………..
“Jaken, ho fatto arrabbiare io il signor Sesshomaru?”

“Zitta rompiscatole! Di sicuro è colpa tua. Io dormivo e nemmeno so che è successo!”

“Lo vuoi sapere?” Gli chiese Rin avvicinandosi. Sapeva che Jaken avrebbe ceduto per la curiosità, e aveva davvero bisogno di dire a qualcuno quello che era successo.

“Se ti dico di si poi la smetti di rompere?”

“Va bene, promesso!” Esclamò Rin, speranzosa.

“Allora si, lo voglio sapere.” Ammise Jaken.


Rin decise di usare la sua mano come partner per mostrargli quel che aveva fatto.


“Ho fatto questo alla bocca del signor Sesshomaru!”

Jaken perse i sensi.


                                                                                      …………………………………………………………………….

Sesshomaru si librava nel cielo, girando attorno alla radura dove, fino a pochi minuti prima, stava riposando, e cercava di rimuovere dalla mente quanto era appena accaduto.

                                          Ma che le è saltato in mente?

Però è stato piacevole.
                                          AAAAAAAH ma che dici??? Ha solo dieci anni, non sa nemmeno il significato di quel che ha appena fatto!

E se invece lo sapesse, come dovrei comportarmi in quel caso?

                                        Ma non è neanche da chiederlo!

… E’ STATO … BELLISSIMO 

                                          E’ RIN! UNA BAMBINA!

… QUEL CALORE … QUELLA DOLCEZZA

                                         MA E’ …

TU-TUM.
 
Tu-tum
Tu-tum
Tu-tum …

Qualcosa aveva cominciato a scuotersi nel profondo del suo petto.

Sapeva cos’era.

L’ultima volta che l’aveva sentito era stato in quella grotta, con Kagura.

 
Il suo cuore

 
Quello stesso cuore che per anni non aveva avuto altro scopo che tenerlo in vita mandando in circolo il suo sangue.

Fino a quel giorno

Il giorno in cui aveva visto rin per la prima volta, priva di un dente e piena di lividi

Fuori e dentro,

maltrattata fino all’inverosimile, quella piccola creatura indifesa che non parlava se non con lo sguardo, e diceva:

Ho tanto da dare, e non voglio niente in cambio.

Quell’angelo che non meritava altro che amore,

ma non aveva ricevuto altro che dolore.

Lui non aveva amore da darle dentro di se, o almeno così pensava.

Ma aveva  Tenseiga, poteva guarire le sue ferite.

Alleviarle almeno il dolore fisico.

Poteva, e DOVEVA farlo, c’era qualcosa che glielo diceva, oltre la spada che vibrava violentemente puntando quel corpicino senza vita.

E quel qualcosa era il suo cuore, che aveva cominciato a battere per uno scopo più nobile.

                                                                            …………………………………………………………..
Rin nel frattempo si era addormentata appoggiata ad Ah-un, sorvegliata attentamente da Jaken, ancora sconvolto, ma finalmente di nuovo cosciente.
La bimba dormiva serena, nella sua completa ingenuità, credendo fermamente che il suo gesto non avrebbe portato brutte conseguenze.
Il fuoco si spense nello stesso istante in cui Sesshomaru, silenziosamente, atterrò in piedi affianco a Rin.

Jaken lo guardò di sottecchi.

“Bentornato, Padron Sesshomaru.”

Come al solito non ottenne risposta, ma seppe per certo che qualcosa era cambiato: Per la prima volta dopo anni, era riuscito a sentire il battito del cuore del suo padrone.

Rin, nella sua pura saggezza, aveva completamente ragione.
   
 
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