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Autore: _Nat_91    07/09/2011    10 recensioni
Un tuffo nei ricordi dell'estate 2010.
Un'estate calda e piena di imprevisti. Un'estate durante la quale Tom incontrerà finalmente una persona in grado di tenergli testa e di umiliarlo.
Una vendetta che si accenderà e lo porterà a scoprire in lei una persona che non è assolutamente come sembra e nasconde un segreto...
Una piccola storia su Tom e su come uno scontro estivo possa cambiare la vita...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buon giorno a tutte!
Eccomi con il penultimo capitolo di questa piccola Fanfiction...
Vi ringrazio immensamente per i commenti al capitolo precedente e per tutto il resto. Ma adesso voglio ringraziare di cuore:
- _MINA_, Layla, Niky 95, klerkaulitz89, Aduzza_TK, _Darkside_ per aver commentato il precedente capitolo;
- iolly21, Evangeline143 e Jess_th483 per aver commentato il precedente capitolo via mail;
- Aduzza_TK per aver aggiunto la mia storia tra le preferite;
- _Darkside_ per aver inserito la mia storia tra le seguite.
Grazie davvero a tutte quante; spero che anche questo capitolo vi piaccia...
Buona lettura a tutte...
L'ultimo capitolo arriverà Venerdì...
Un bacione a tutte
Nat
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Capitolo 14

Emozioni vecchie riemersero mescolandosi a quelle nuove nate in seguito a quel lontano ricordo. Leyla si portò una mano sul petto sentendo il suo cuore battere più velocemente del normale; ciò che era successo quella notte tra lei e Tom era stato molto importante per lei e l'aveva segnata nel profondo. Lui era riuscito a farla amare ancora, era riuscito a farla fidare ancora, era riuscito a farla vivere di nuovo. Fare l'amore con lui le aveva dato delle nuove speranze e dei nuovi sogni ma la paura di soffrire ancora a causa di un ragazzo era stata più forte. Fino a quella notte non aveva avuto alcuna certezza, ogni cosa era stata precaria ed aveva fatto nascere in lei l'idea di aver vissuto un'illusione stupenda che le si stava sgratolando tra le mani. La paura era stata più forte dell'amore e l'aveva spinta a scappare di nuovo.
Leyla ricordava ancora la preoccupazione di Zoe e le sue suppliche per convincerla a tornare ancora; ricordava ogni cosa di quel periodo e si apprestò a rivivere ancora quei momenti così delicati.
 
“                             Maldive, 17 settembre 2010
Due settimane, ben due settimane lontano da lui, 
dai suoi occhi, dal suo profumo...dalle sue labbra.
Sono state due settimane terribili!                       
Avevo deciso di soggiornare ad Ari per riflettere  
e magari ritrovare me stessa ma non è servito a  
molto dato che ho continuato a pensare a lui ed  
a ciò che è successo tra di noi. È diventato il mio
incubo ma per fortuna sta per finire; domani      
tornerò a Berlino e le nostre strade si divideranno
...per sempre...                                               "
 
 

Erano le otto di sera e Leyla entrò nella stanza d'hotel dove avrebbe dormito per quell'ultima notte; aveva preferito evitare di tornare nel suo appartamento per paura di trovarselo davanti nonostante avesse saputo che lui ed il resto della band erano partiti il giorno prima.
La mora si chiuse in bagno e si lasciò sprofondare dentro la vasca rilassandosi al contatto con l'acqua calda. Aveva deciso di trovare un pò di serenità interiore prima di andare da Zoe; voleva rivederla, le mancava tantissimo ed era dispiaciuta di averla fatta preoccupare in quel modo. Ma andarsene era stata la cosa migliore!
 

Non era dell'umore adatto per vestirsi in maniera elegante quindi Leyla indossò un semplice paio di jeans bianchi con una maglietta azzurro chiaro. Raggiunse il ristorante situato davanti il suo vecchio appartamento ed entrò cercando Zoe con lo sguardo; la vide subito dopo mentre rigirava nel piatto dei calamari grigliati.

Quando i loro occhi si incrociarono la rossa li sgranò impercettibilmente, poi si alzò e camminò a passo spedito verso di lei; la prese per un polso e la trascinò fuori in un luogo più appartato per poi lasciarla e voltarsi verso di lei.
- Tu ti rendi conto di come mi hai fatto stare in queste due, e sottolineo, due settimane? -le chiese la rossa furente e continuando senza dare all'amica il tempo di parlare- Tu lo sai che, agendo così, hai commesso una grandissima cazzata sia nei miei confronti che in quelli dei ragazzi? Mi vuoi dire perché diamine hai deciso di sparire dopo essere andata a letto con Tom? Giuro che non ti capisco e sono così accecata dalla rabbia che ti picchierei volentieri -concluse liberandosi finalmente di tutto quanto.

Leyla la ascoltò comprendendo la sua reazione poi decise di rivelarle tutto quanto.
- Mi dispiace Zoe -soffiò lei guardandola con una nota di malinconia- Sono scappata perché ho avuto paura.

- Ma paura di cosa? -le chiese l'amica più calma anche se ancora arrabbiata- Che Tom sbandierasse ai quattro venti di averti portato a letto e di aver vinto quella stupida scommessa?

La mora chiuse gli occhi di fronte a quelle parole sentendo una fitta al cuore al ricordo di quella scommessa.
- Io so che per lui non sono niente -iniziò a rispondere lei- Sono stata una delle tante scopate da aggiungere alla sua lista; sono stata l'ennesima scopata che ha sancito la sua vittoria.

Ogni frase che stava dicendo le stava facendo male perché, dentro di sé, sentiva che non era così, che quella notte non era stato solo sesso. Eppure adesso voleva autoconvincersi del contrario solo per aggrapparsi ad un buon motivo per odiarlo e...dimenticarlo.

- Per lui non sono stata niente -continuò dopo quel minuto di silenzio- ma non è la stessa cosa per me, Zoe. Sono ricaduta nella trappola: ho commesso l'errore di innamorarmi di lui -confessò infine sottovoce vedendo l'amica meravigliarsi- Tom mi ha cambiata, mi ha fatto scavare nel profondo fino a trovare di nuovo me stessa e mi ha insegnato ad amare di nuovo, cosa che non credevo possibile dopo ciò che ho passato a causa di Philip. Io ero diventata di ghiaccio, non credevo più a niente ed a nessuno ma lui è riuscito a distruggere la ragazza che ero diventata. E tutto questo mi ha fatto paura Zoe perché adesso ho cominciato di nuovo a nutrire sentimenti per qualcuno che non mi ama. Ed io non voglio soffrire più. Per questo sono scappata -le spiegò avvicinandosi- Perché non sarei riuscita a sostenere lo sguardo di Tom quando si sarebbe svegliato; non sarei riuscita a reggere le parole che mi avrebbe detto. Sono scappata perché non sarei riuscita a sopportare un suo rifiuto -ammise abbassando lo sguardo- Ad Ari ho cercato di dimenticarlo e far mente lucida su ciò che è successo ma l'unica cosa che ho fatto è stato infliggermi altro dolore perché ormai è troppo tardi per tornare indietro e cancellare questo magnifico maledetto errore.

Zoe era rimasta senza parole di fronte a quella confessione, non si sarebbe mai immaginata che i sentimenti della sua amica avessero generato tutte quelle paure ma soprattutto non avrebbe mai immaginato di vederla così perdutamente innamorata di colui che fino a due mesi e mezzo prima diceva di odiare. Ma lo stupore iniziale venne sostituito dal profondo dispiacere nel vederla piangere per quell'amore a senso unico; Zoe si avvicinò a lei e la strinse a sé permettendole di sfogarsi. Leyla si aggrappò alla sua schiena piangendo tutte quelle lacrime che non avrebbe mai voluto versare per un ragazzo come Tom, stronzo, cinico, egoista, spavaldo, capriccioso ma così maledettamente adorabile quando si creava l'intimità. Si era innamorata di un ragazzo troppo pericoloso per lei e non sapeva come avrebbe fatto a dimenticarlo dopo il segno profondo che lui le aveva lasciato dentro.

- Leyla -la chiamò la rossa sciogliendo appena l'abbraccio ed asciugandole le guance- forse dovresti dire la verità a Tom; magari non è come credi tu ed anche lui ricambia i tuoi sentimenti.

- Ti prego Zoe smettila! -la supplicò la mora mettendosi le mani tra i capelli- Non voglio illudermi ancora che qualcosa possa cambiare; ho fatto un errore e mi toccherà subirne le amare conseguenze.

La rossa le si avvicinò e le poggiò le mani sulle spalle.
- Tu non sai quanto lui si sia preoccupato per te -le rivelò con tatto- Ti ha cercato dovunque e continuava a chiedermi se avessi tue notizie; non c'era giorno in cui non venisse nel nostro appartamento gridando il tuo nome sperando di trovarti lì. Quel ragazzo ha sofferto molto per la tua partenza improvvisa e, nonostante fosse arrabbiato con te, non hai mai smesso di sperare di vederti ancora -rimase un attimo in silenzio, mentre quegli occhi grigio verdi la guardavano con stupore, poi le confessò ciò che non le aveva ancora detto- Ed è per questo motivo che lui è rimasto qui, sull'isola; voleva vederti e, come me, aveva immaginato che saresti tornata solo poco prima della partenza.

Leyla trattenne il respiro quando udì quelle parole che la investirono come un fiume in piena; se dall'altro era sconcertata e felice per la reazione di Tom, dall'altro era terrorizzata dall'idea di rivederlo, era ancora troppo presto.

Ma un paio di occhi nocciola si incatenarono improvvisamente ai suoi spazzando via ogni suo proposito.

Il terrore prese il sopravvento su di lei mentre un senso di tradimento la investì.
- Lo hai avvertitito tu Zoe non è vero? -le chiese guardandola negli occhi prima che lei abbassasse lo sguardo- Perché? Perché mi hai pugnalata alle spalle?

- Perché sono stanca di vederti scappare da ciò che la vita ti offre di buono -le urlò la rossa- Perché è arrivato il momento che tu superi le tue maledette paure e ti lasci andare e perché so che lui tiene a te più di quanto pensi -rimase in silenzio un attimo poi le prese una mano e le disse con più calma- Devi smetterla di fuggire da te stessa.
Leyla restò immobile ascoltando quello sfogo ma ciò non bastò a farle cambiare idea; scostò la sua mano da quella di Zoe e corse via ignorando i richiami dell'amica.
 

Tom, subito dopo aver ricevuto il messaggio di Zoe, era corso al ristorante e le aveva cercate, trovandole poi fuori impegnate a discutere animamente. Strinse le mani quando la vide; aveva trascorso due settimane infernali a causa sua continuando a porsi domande a cui non era riuscito a trovare risposta. L'aveva cercata un'infinità di volte a casa e sul cellulare, ma lei sembrava essere svanita nel nulla insieme a tutto ciò che era successo tra di loro.
I loro occhi si incontrarono un solo istante ma questo gli bastò per far riemergere tutto ciò che sentiva ogni volta che era con lei, ogni volta che pensava a lei o la vedeva. In quel semplice istante capì come era indissolubilmente legato a lei.
Quando la vide correre in direzione della spiaggia, non perse tempo e la seguì; questa volta non gli sarebbe scappata.
 

Leyla continuava a correre con difficoltà sulla spiaggia cercando di ignorare le lacrime che premevano per uscire e le urla di Tom che la intimavano a fermarsi; continuava a correre per scappare il più lontano possibile da lui ma presto si sentì afferrare un braccio e fu costretta a voltarsi.
- Lasciami! -gli urlò contro cercando di liberarsi dalla sua presa.

Ma lui le bloccò entrambe le braccia e, a quel punto, non le restò altro che rassegnarsi.

Tom riprese fiato senza mai distogliere lo sguardo da lei che, invece, continuava ad evitare il suo sguardo ed a guardare il mare. La brezza leggera della sera le agitava i ricci che le coprivano ogni tanto il volto rendendogli ancor più difficile intercettare quelle iridi così chiare.
- Guardami Leyla! -le ordinò lui con un tono autoritario che non ammetteva repliche.

Lei chiuse gli occhi per poi voltarsi verso di lui e riaprirli incontrando quelle pagliuzze d'orate dentro cui lottavano sentimenti contrastanti tra di loro.

- Perché lo hai fatto? -le chiese arrabbiato e deluso- Tu non immagini come mi sia sentito quando mi sono svegliato e non ti ho trovata al mio fianco o quando ho scoperto che te ne eri andata. Ti rendi conto di quanto male mi hai fatto stupida ragazzina che non sei altro? -le chiese stringendole con più forza le braccia.

La mora rabbrividì al suono della sua voce e sentendo il suo respiro sulla pelle; neanche Philip le aveva mai fatto provare tutto ciò che invece sentiva al fianco di Tom ed era proprio questo a spaventarla di più.
- Perché sarei dovuta restare? -gli chiese a sua volta cercando invano di essere acida- Per vederti gongolare di fronte alla tua vittoria?

Il chitarrista sbattè le palpebre più volte confuso, non capendo cosa volesse dire.
- Ma cosa stai dicendo? -le chiese allora dando voce ai suoi pensieri.

Lei sorrise amaremente e, imitando il tono della sua voce, gli ripetè quella frase.
- Ti scaverai la fossa innamorandoti di me e capitolerai ai miei piedi -gli disse con una smorfia- Ora ricordi? Beh sono stata una stupida perché ho creduto in quello che mi hai mostrato e sono caduta nella tua trappola. Per quale motivo sarei dovuta restare quando tu avevi già ottenuto ciò per cui ti sei prodigato in questi mesi? -gli chiese cercando di non piangere davanti a lui.

Tom deglutì a fatica ricordando quelle parole, quella scommessa che aveva completamente dimenticato quando i suoi sentimenti avevano iniziato a cambiare. Forse adesso ogni cosa gli sembrava più chiara ma gli faceva male il fatto che lei non avesse capito ciò che era cambiato in quelle settimane.
Le asciugò una lacrima con un dito continuando poi ad accarezzarle la guancia.
- Sei una stupida Leyla -la rimproverò con un sorriso mesto- Non hai capito che quella stupida scommessa se ne è andata a quel paese insieme a quello stupido ragazzo che l'aveva proposta? -la vide sgranare gli occhi ma continuò a parlare- Quel Tom non esiste più dal momento in cui ho capito quanto tu fossi diventata importante per me -le sorrise poi le scostò i capelli e si avvicinò al suo orecchio sussurrando- Se tu non lo avessi ancora capito, io...io mi sono innamorato di te Leyla -le confessò infine liberando finalmente ogni suo sentimento.

La mora trattenne il respiro mentre il suo cuore iniziava a battere forte per via dell'emozione; quelle ultime parole finali le erano entrate dentro fin nel profondo sdradicando ogni sua teoria, ogni sua paura ed ogni suo proposito e lasciando spazio solo alla leggerezza della gioia. Tom l'amava; lui l'aveva aspettata per rivelarle i suoi sentimenti.

- Le mie non sono parole al vento come quelle di Philip -aggiunse vedendola ancora in silenzio- Non ti farò del male e non permetterò che qualcun altro te ne faccia. Ma adesso dimmi qualcosa -la esortò imbarazzato- non restare lì in...

Leyla lo zittì alzandosi in punta di piedi e baciandolo all'improvviso prendendogli il volto tra le mani; Tom le circondò la schiena con le braccia e la strinse a sé approfondendo quel bacio tanto desiderato.

- Ti amo anche io Tom -gli disse allontanandosi appena ma facendo sfiorare i loro nasi- Ma temevo che non fosse lo stesso per te, per questo sono fuggita.

- Non ti permetterò di farlo ancora -la avvertì sorridendo e stringendola ancor di più- Farei il giro del mondo pur di ritrovarti, pur di rivedere questi tuoi bellissimi occhi che sono riusciti ad illuminare la notte della mia vita.

Leyla ricambiò il sorriso e lo attirò a sé baciandolo ancora una volta, assaporando finalmente la vera essenza dell'amore.

Un amore nato col tempo e sbocciato in riva al mare al chiaro di quella luna testimone e depositaria dei loro sentimenti.

L'amore tra Leyla e Tom aveva finalmente iniziato a risplendere sotto gli occhi della notte.
 

***
   
 
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