Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Ricorda la storia  |      
Autore: _Valchiria_    07/09/2011    1 recensioni
[...] C'è una famosa citazione, pensava Toris, in cui si dice che nel mondo ognuno di noi abbia la propria anima gemella, l'altra parte di mela, che aspetta il giorno della riunione. E Toris pensava anche che lui la sua anima gemella l'aveva trovata e che se la sarebbe tenuta stretta, perchè la mela va mangiata intera e mai a metà.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Lituania/Toris Lorinaitis, Polonia/Feliks Łukasiewicz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao a tutti! ^_^ Premetto che questa è in assoluto la mia prima fanfiction. Praticamente sono stata costretta da una certa personcina a pubblicarla... ma bando alle ciance, spero che questo mio piccolo esperimento vi piaccia e che lasciate un piccolo commentino, giusto per farmi sapere cosa ne pensate! Bene, allora buona lettura! :) 

Era da molto tempo, ormai, che Toris pensava constantemente ad una cosa: Felix era di gran lunga la cosa migliore che gli fosse capitata. Non che la sua vita fosse sempre stata un disastro, ma da quando quel piccolo ciclone biondo aveva investito la sua vita, tutto era cambiato. Toris era una persona calma, riflessiva, a cui il baccano non piaceva per niente. Aveva sempre preferito rimaner in silenzio, piuttosto che urlare e far sentire la sua voce. Ma da quando aveva conosciuto Felix, la sua voce si sentiva, e spesso. Felix, infatti, non sopportava che il suo uomo -come lo definiva- fosse schiacciato da altri. A volte gli urlava contro, dicendogli "che no, lui non era uno straccio e che doveva rispondere a tono". Ed era per questo motivo che litigavano, e qualche volta Toris alzava la voce. Ma il risultato che otteneva lo stupiva sempre: Felix applaudiva, correndogli incontro, buttandogli le braccia al collo e dicendogli "bravo, così devi fare!", per poi baciarlo e ridere di gusto vedendo il povero lituano perplesso o addirittura intimorito.
Toris si ritrovava spesso a pensare che Felix fosse una sorta di angelo venuto sulla terra con il solo scopo di tenergli compagnia e di difenderlo quando "lui non aveva le palle" ed amava quel suo modo di fare "lo spaccone" con  l'eventuale "nemico di turno", anche se di spaccone non aveva quasi nulla. Poi, non poteva non amare il suo piccolo angelo -così lo definiva da tempo, ormai- quando cercava in tutti i modi di non essere invadente. Infatti Felix era una persona curiosa, a cui non si può nascondere nemmeno una caramella, vista la sua bravura ed il suo fiuto per i segreti. Non lo faceva con cattiveria, Toris lo sapeva bene, ma a volte si dimenticava completamente dell'educazione e poteva risultare abbastanza petulante quando si metteva in testa di sapere qualcosa. E questo accadeva spesso quando si tirava in ballo la storia degli ex. Felix era inibito e quindi raccontava tutto, anche quello che magari una persona qualunque, o Toris, avrebbe omesso, vista l'intimità del fatto. E Toris si rendeva conto che lui non era per niente inibito. Anzi, lui della sua storia passata (si aveva avuto una sola relazione) non ne voleva parlare. Era stata una sorta di galera, fatta di oridini, di un amore violento e per nulla dolce e passionale, dove lui era sottomesso e non faceva altro che accontentare i feticismi del suo "amante". Quindi Toris raggirava l'argomento molto gentilmente per non ricordare il passato, ma Felix allora, si incuriosiva di più diventando "invadente" e ciò faceva innervosire Toris, che di pazienza ne aveva tanta. Così la mandava a quel paese, salvo poi pentirsene dopo diece minuti colto da enormi crampi alla stomaco dovuti ai sensi di colpa. Lo cercava per casa, trovandolo rannicchiato in un angolo con lo sguardo assorto. Ma prima che lui potesse chiedergli scusa per averlo mandato gentilmente nella terra più rotonda del mondo, Felix gli saltava al collo e gli chiedeva scusa, piangendo e dicendo "che lui era tipo un stupido impiccione". E a Toris si scioglieva il cuore, vedendo il suo amato Felix piangere e farsi piccolo piccolo tra le sue braccia per l'imbarazzo. Allora lo baciava, teneramente, e Felix gli sorriedeva di nuovo. Le risate cariche di spensieratezza che Felix gli donava, erano sicuramente una medicina dolce ed efficace per i suoi sensi. E quella medicina faceva sempre effetto, tant'è vero che Toris rideva, anche se non conosceva bene questa sensazione. Ridevano, ridevano e poi si guardavano negli occhi. Il cielo toccava il prato e questa era di gran lunga una sensazione fortissima per entrambi.
Si abbracciavano, complici l'uno con l'altro, di vivere un amore cristallino, fatto di risa, di pianti e di tenerezze. Ed era poi bello passeggiare mano nella mano, guardando le vetrine dei negozi -perchè Felix amava le vetrine- e fantasticando su tutte quelle "cianfrusaglie" che parevano stupende in compagnia sua. Passeggiavano, ridevano e Toris pensava a come sarebbe stata vuota la sua vita senza quei "cioè...tipo". Sorrideva e affondava ancora di più nel suo cappotto, stringendo ancora più forte la mano del suo compagno, guidandolo verso casa, il loro nido d'amore. Ed in quella casa, che profumava di loro, che la magia si poteva dire esistente sul serio. Erano i baci maliziosi ma al contempo dolcissimi, le risa e tutte quelle proposte assurdamente carine, del tipo "cioè, potrei vestirmi da coniglietta", che facevano sorridere e sciogliere ancora di più Toris.
Toris sapeva di essere insicuro ed estremamente timido. Quando Felix, dolcemente ed implicitamente gli chideva di fare l'amore, lui diventava di tutti i colori, lo stomaco gli si contorceva e cercava sempre di cambiare argomento. Allora Felix gli saliva lentamente a cavalcioni sulle gambe, gli lambiva l'orecchio e baciando piano quella piccola porzione di pelle gli soffiava "sai che ti amo e che qualunque cosa tu faccia per me sarà sempre stupenda." Allora Toris si faceva forza, stringendo piano la vita del suo piccolo amante, baciandogli gentilmente uno zigomo e scendendo piano fino al collo per poi risalire sulla mascella. Alzava lo sguardo, cercando quello smeraldino del compagno, che trovava socchiuso e terribilmente sensuale. Allora riprendeva a baciargli il collo, lasciando qualche segnetto rosso e meravigliandosi di come quel piccolo ciclone lo rendesse così inibito. Gli baciava le labbra, dapprima piano, poi leccandole chiedendo così asilo nella sua bocca, che otteneva dopo pochissimo. Le loro lingue si rincorrevano innamorate e passionali, in una danza fatta solo del loro amore. Continuando a baciarsi, si adagiavano sul letto, Felix supino steso sotto Toris che cominciava a spogliarlo con estrema lentezza e devozione. I loro bacini, allora, si strusciavano, dando piacere a i due amanti, osservati dalla luna che gioconda li illuminava e dalle loro ombre che, affiatate, davano vita a film più bello di tutti: il loro amore. Baci e carezze erano le uniche cose che riuscivano a darsi e che non avrebbero mai smesso di regalarsi, nè in quel momento nè mai. Toris, allora, alzava con gentilizza e infinita calma -come se avesse paura di fargli del male solo toccandolo- le gambe, portandosele dietro la schiena e iniziandolo a penetrare. Lo faceva pianissimo, perchè voleva che il suo amore fosse passionale ma mai violento. E si beava dei gemiti di Felix, che deliziati si espandevano nella stanza. Allora Toris si muoveva in lui, con spinte gentili ma cariche di tutto il suo amore. Lo riempiva e svuotava, sussurrando piano il suo nome, sentendo come Felix si inarcasse di piacere contro di lui. E questa era senz'altro la dimostrazione d'amore migliore del mondo. C'erano solo loro, i corpi arpionati l'uno nell'altro, che chiedevano e si davano amore. E quando il piacere massimo era ormai vicino, le mani correvano per rincontrarsi e stringersi nel momento più bello del mondo. Si liberavano insieme, abbracciandosi poi, saturi del reciproco amore, con i cuori che cantavano insieme la nenia più dolce di sempre.


C'è una famosa citazione, pensava Toris, in cui si dice che nel mondo ognuno di noi abbia la propria anima gemella, l'altra parte di mela, che aspetta il giorno della riunione. E Toris pensava anche che lui la sua anima gemella l'aveva trovata e che se la sarebbe tenuta stretta, perchè la mela va mangiata intera e mai a metà.


FINE



Alla mia Feliciana, perchè ti avevo promesso una Poliet e te l'ho fatta. Perchè mi hai fatto capire quanto è bello lo yaoi e lo scrivere le fanfiction, ma soprattutto perchè ti voglio un bene dell'anima, baka! <3

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: _Valchiria_