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Autore: Fra_Echelon    07/09/2011    6 recensioni
Buongiorno! Premetto che "Sweat" non è perchè ho sbagliato ma ho fatto un preciso riferimento al protagonista di questa OS, il nostro amato Shannon. Per il resto beh, leggete.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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7:00
 
*NO NO NO NO! I will never foget! NO NO! I will never regret! NO NO! I will live my life!*
 
La mia sveglia. Stupida, stupida sveglia.
Con un movimento da bradipo afferro l'IPhone e la spengo.
A fatica, e con pochissima voglia, mi alzo dal letto.
"Forza che oggi è un altro giorno." ripeto a me stessa.
Stancamente mi trascino fino alla doccia, dove con l'aiuto dell'acqua gelata mi sveglio per bene.
Non appena esco mi infilo l'accappatoio e un asciugamano in testa, per poi scendere in cucina a preparare il caffè.
 
 
Ma ora le presentazioni, che maleducata che sono.
Mi chiamo Cher e vivo a Milano da parecchi anni. I miei genitori erano francesi, e sono mancati un paio di anni fa. Ho venduto la loro casa per prendermi un piccolo appartamento appena fuori Milano-centro. Non sono fidanzata e mi piace essere indipendente e vivere per conto mio, vivere alla giornata. Studio in Università, ma lavoro anche. Adoro i 30 Seconds to Mars, i Green Day, i Nirvana e i My Chemical Romance. Non sono una categorica però, ascolto un pò tutto quel che mi piace.
L'uomo della mia vita è Shannon Leto, fin da quando ero più piccina. La musica dei Mars mi ha sempre accompagnata anche nei momenti difficili, come quando sono mancati i miei. Amo Shannon perchè è buffo, perchè è buono, perchè è simpatico, spiritoso, allegro, bello da morire, tatuato ( ADORO i tatuaggi, ne ho tre: una triade, un paio di zampe di gatto e un dragone sulla coscia.) ed è affascinante.
Ma Shannon è il mio sogno nel cassetto. Ogni tanto ci penso e mi chiedo cosa farei se me lo trovassi davanti.
Mi dispiace ma il tempo delle presentazioni è finito, devo dare da mangiare alla gattina e poi scappare al lavoro.
Ah sì, ho una gattina, Tabita, bellissima. 
Bene, voi lettori mi accompagnerete nella mia giornata lavorativa. Mi dispiace per voi che non sia niente di interessante, però avete deciso voi di leggere questo mio racconto :)
 
Faccio colazione alla svelta, una tazza di caffè, un succo e un paio di fette biscottate con la marmellata.
Prendo le chiavi della macchina, lascio un pò di pappa alla gattina, chiudo casa e accendo la macchina.
 
"Il telefono!"
Sono un genio. Ho lasciato il cellulare a casa.
Chiudi la macchina, apri casa, prendi il cellulare, saluta la gatta, richiudi casa e riaccendi la macchina.
Mentre giro la chiave per far partire la vettura, mi squilla il telefono.
 
*Capo*
 
Cosa vorrà adesso?
 
"Sì, pronto, sono Cher."
 
"Ciao tesoro, oggi hai giornata libera, il negozio è chiuso. Purtroppo ho avuto un inconveniente in famiglia e devo stare a casa. Ho già avvisato le altre, stai pure tranquilla."
 
"Oh Kat mi spiace. Se hai bisogno di una mano io posso aiutarti!"
 
"Oh tranquilla, riesco da sola. Goditi la giornata ragazza!"
 
"Ok, ciao!"
 
"A domani!"
 
Mooooolto bene! Ora, invece di seguirmi nella mia noiosa giornata lavorativa mi seguirete nella mia giornata di shopping!
Risalgo in casa per l'ennesima volta e finalmente mi cambio.
Mi metto un paio di pantaloncini bianchi, una camicetta a quadri, annodata in vita, un paio di sandali, liscio i capelli, li raccolgo in una coda veloce ed esco, prendendo gli occhiali da sole.
Quando scendo l'aria mi sembra più frizzante, il sole più splendente e le persone più allegre.
Sarà che non devo andare a lavorare.
Prendo la metro e vado diritta in centro Milano.
Passo dalla banca a prelevare, poi guardo l'orologio e mi rendo conto che i negozi apriranno solo tra mezz'ora.
E va beh, mi faccio un giro, mi berrò un altro caffè e poi inizierò il mio giro.
Faccio due passi per trovare un bar aperto.
Volto lo sguardo per controllare se arrivano macchine, e mi trovo uno strano tizio, con un impermeabile color crema, orrendo, delle scarpe fosforescenti e dei pantaloni neri che gli lasciano scoperto mezzo polpaccio.
Lì per lì penso che la gente non è mai abbastanza strana.
Attraverso la strada.
Appena metto piede sul marciapiede opposto, un idea mi balza in testa.
Le scarpe! Quelle scarpe non potrebbero essere di nessun altro tranne che di....SHANNON LETO.
Ma cosa sto dicendo, è impossibile che Shannon sia così presto, a Milano, da solo, e io guardacaso oggi non devo andare a lavorare.
Scuoto la testa ed entro nel bar.
Faccio la mia colazione veloce, pago ed esco, pronta per la giornata impegnativa che mi aspetta.
Appena esco dal bar, vedo la losca figura di prima che esce da un negozio di scarpe maschili.
Eh no, penso tra me e me, negozio di scarpe maschili, vorrà comprarsi un paio di scarpe decenti.
E indovinate cosa faccio, con la mia grazia e il mio essere silenziosa? Lo seguo.
Peccato che, mentre cerco di capire se sia lui, becco ovviamente un gradino e *BAM* cado rovinosamente sul marciapiede.
L'uomo davanti a me si gira.
 
STO PER AVERE UN INFARTO.

Shanno Leto è davanti a me, e io sono appena caduta sul marciapiede come una bambina di due anni che non sa camminare.
 
"Oh honey, are you ok?"                                                      "Oh cara, stai bene?"
 
"Oh, sure. Don't worry. OH MY GOD                    "Oh, sì. Non preoccuparti. OH 
YOU ARE SHANNON LETOOOO!                            MIO DIO TU SEI SHANNON LETOOOO!
I can't believe it.                                                                         Non posso crederci.
Anyway, I'm Cher."                                                                   Comunque io sono Cher."  
                    
 
Lui mi sorride.
Sono in paradiso.
 
"Show me Milan, do you want?"                                        "Mostrami Milano, vuoi?"
"Oh, sure. You don't need to ask!"                                    "Certo, non devi neanche chiedere! 
"Thank you!"                                                                              "Grazie!"  *
 
Oh mio dio, il mio cuore ha saltato non so quanti battiti.
Shannon è così..così..uomo.
Nonostante sia conciato come un pagliaccio è lo stesso affascinante e pericolosamente sexy, con quel suo sguardo ammiccante.
Addio giornata di shopping.
Chiacchierando normalmente come se fossimo amici da una vita, cosa di cui tra l'altro mi stupisco, lo porto a vedere il Castello Sforzesco, un paio di mostre che troviamo sul nostro cammino, e poi l'ultima tappa è il Duomo di Milano.
Ovviamente saliamo in alto e io, che soffro di vertigini, mi devo aggrappare come un polipo al suo braccio.
 
"Soffri di vertigini?"
 
"Eh già."
 
"Allora stai attaccata bene."
 
Figurati se non lo faccio, Shan.
Arrivati su lo spettacolo è meraviglioso.
Si vede tutta Milano, avvolta nella nebbiolina, causata dal calore e dall'inquinamento.
 
"Non è esattamente come L.A. ma è molto bella."
 
"Già.."
 
"Ho fame. Andiamo a mangiarci qualcosa?"
 
"Certo!"
 
Scendiamo e, una volta tornati a terra, ci infiliamo nel primo Mac che troviamo.
Per fortuna non c'è tanta gente.
 
"Buongiorno, io vorrei un Happy Meal!"
 
Shannon dietro di me, ride.
 
"Ecco a lei."
 
Vado a cercare un posto e poco dopo arriva Shannon, con una miriade di panini sul suo vassoio.
 
"Fame?"
 
"Piccola, io sono un uomo grande e forte, devo mangiare."
 
Grande? Sul grande ho dei dubbi, puffetto. Sul forte, non metto in discussione.
Si toglie l'impermeabile, finalmente, rivelando la canottiera slabbrata che porta al di sotto.
Wow, devo dire un insieme..particolare, ecco.
 
"Beh, non mangi?" mi dice, con un pezzo di panino in bocca.
 
"Oh sì, certo."
 
Mentre mangiamo, gli racconto del mio sogno di andare in un parco acquatico.
Appena pronuncio le parole "paaaaaaaarco acquaaaaaaatico" gli si illuminano gli occhi, neanche avessi detto "montagna di panini imbottiti".
 
"Andiamoci oggi pomeriggio, siamo ancora in tempo, no?"
 
Ecco, il primo pezzo di panino mi si è incastrato in gola e non accenna a spostarsi.
Una manata di Shan sulla mia schiena gli fa cambiare idea.
 
"Cosa? Io e te? Parco acquatico? Oggi pomeriggio?"
 
"Se non ti vado a genio potevi anche dirmelo subito, mi sembrava che questa giornata stesse andando bene!"
 
"Oh no no no Shan, non hai capito niente! Questa giornata sta andando TROPPO bene!"
 
Gli mostro il mio tatuaggio.
La sua faccia sorpresa mi fa capire che ancora non lo aveva notato.
 
"Shannon, io sono una Echelon! E tutto queesto per me è da INFARTO! Cioè, è una vita che sogno di incontrarti, e ora mi capiti qui, così. Io..io.."
 
Le lacrime mi stanno riempiendo gli occhi.
La mano di Shannon mi solleva il volto.
 
"Ehi, ehi, va tutto bene!"
 
Mi stampa un bacio in fronte.
 
"Dai, vediamo di farti passare la giornata più bella della tua vita!"
 
Appena finiamo di mangiare, lo porto a casa mia.
 
"Shannon aspettami qui, mi cambio un attimo, prendo la macchina fotografica e arrivo!"
 
"Ok ok."
 
Ubbidiente come un cagnolino. Mi sembra di sognare.
 
Salgo velocemente, mi metto un costume al posto dell'intimo e mi rimetto i vestiti. Afferro la macchina fotografica di corsa e scendo.
Appena arrivo vedo Shannon che sta facendo le coccole alla mia gatta, che da brava fetente si lascia coccolare, facendo mille rumorosissime fusa.
Gli scatto una foto. Che belli che sono.
 
"Shannon, andiamo!"
 
"Ai suoi ordini!"
 
In un'oretta siamo al parco acquatico più vicino.
 
Da gentiluomo paga l'entrata per tutti e due.
Fortuna che la mia macchina fotografica è resistente all'acqua, perchè appena entriamo uno schizzo d'acqua ci colpisce in pieno.
L'espressione di Shannon sembra quella di un bambino a cui hanno appena regalato dieci chili di caramelle, o di gelato.
Nonostante abbia 41 anni, ancora si diverte come un bambino. Trovo ce questa sia una cosa importantissima. Riuscire a sentirsi bambini anche quando non se ne ha più l'età.
Io e Shannon passiamo una giornata indimenticabile.
Tra mille foto, schizzi d'acqua, abbracci e scherzi, anche il nostro pomeriggio insieme passa.
 
"Shannon dobbiamo assolutamente ritirare quella foto orribile che ci hanno fatto alla partenza di quella giostra paurosa."
 
"Sarà orribile."
 
"Fa niente, la voglio uguale."
 
Con pazienza, Shan mi accompagna alla giostra. Un enorme scivolo d'acqua. 
 
"Buongiorno, vorrei ritirare la foto!"
 
"Ecco a lei, arrivederci!"
 
Appena guardo la foto non posso fare a meno di ridere.
Io sono venuta con una faccia da scema spaventata, e Shannon direi che non è venuto molto meglio.
 
"Ti prego, è orribile, buttala!"
 
"Shannon Leto, anche se tutte le foto che abbiamo fatto sono venute orride, le tengo uguale, perchè sono l'unica cosa che mi rimarrà, una volta che tu te ne sarai andato via. Non le butterei mai, MAI. Mai perchè sono ciò che mi ricorderà che questo non è stato un sogno, che non è stata una mia fantasia, che io non sono pazza. Oggi sarei dovuta andare a lavorare ma, coincidenza, Kat, il mio capo, ha detto che avrebbe lasciato chiuso il negozio. Shan, se io oggi fossi andata a lavorare, non ti avrei mai visto, nè tantomeno passato questa giornata fantastica con te."
 
Mi stavo facendo prendere dalle lacrime ancora una volta.
Non ne ebbi il tempo perchè Shannon mi strinse nelle sue forti braccia prima che io potessi fare qualsiasi cosa.
Mi lascio cullare da quell'abbraccio come una bambina. Respiro a fondo il suo profumo speziato.
Il tramonto sta lasciando lentamente spazio ad un cielo che sfiora il blu.
 
"Dai, andiamo a casa mia Shan se non devi andartene. Cucino qualcosa io."
 
"Va benissimo."
 
Andiamo a casa mia. Arriviamo verso le otto e mezza.
Una pasta veloce e alle nove e mezza siamo spiaccicati spalla contro spalla sul mio divano a guardare cose di cui non ci interessa niente alla tv.
 
"Shan adesso cosa farai?"
 
"Adesso tornerò dagli altri, domani alle nove ho un aereo. Poi ricominceremo come al solito. Tour, suonare, gli Echelon..solite cose."
 
"Potrebbe risultarti azzardata come cosa, non vorrei sembrarti invadente ma mi farebbe piacere se rimanessi qui stanotte. Il divano è un divano letto, posso fartelo e poi domani mattina parti tranquillo."
 
"Oh. Oh beh, va bene. Tra l'altro non pensavo di fermarmi fino a tardi, quindi non avevo nemmeno prenotato la stanza d'albergo. Mi fai un gran piacere. Accetto volentieri."
 
"Mi fa piacere."
 
Ok, lo ammetto. Nel mio essere Echelon ho sempre pensato come sarebbe stato fare sesso selvaggio con Shannon l'Animale.
Ma ora che sono qui con lui, andarci a letto insieme è l'ultima cosa che vorrei fare.
Dopo un'ora e mezza che guardiamo la tele senza prestarci troppa attenzione, io e Shannon ci mettiamo d'impegno per smontare il divano letto e preparare lenzuola, federa e tutto l'occorrente.
Con un pò di fatica e dopo svariati tentativi, il letto è pronto.
 
"Shan, io vado, buona notte."
 
"Mannò, vieni qui un pò con me, dai."
 
Come rifiutare?
Mi sdraio a fianco a lui, che nel frattempo era rimasto in mutande, coperto solo dal lenzuolo.
Le foto non rendono giustizia al suo corpo.
E' semplicemente meraviglioso.
Mi sdraio al suo fianco e vengo invasa dal suo profumo.
Mi accarezza i capelli e mi stampa un bacio sulla guancia.
 
"Sono stato bene con te oggi, Cher. Grazie davvero. Mi sono divertito come un bambino. Conserverò sempre un bel ricordo di questa giornata."
 
"Un bel ricordo e una foto orribile!"
 
Ridiamo insieme.
 
"Shan io mi sono divertita come non mai e non avrei pensato di poterlo fare con l'uomo che adoro da anni. Grazie Shannon."
 
"Grazie a te, cara."
 
Dieci minuti di coccole e sto per addormentarmi, cullata dal respiro di Shannon e dal so profumo.
 
"Shan, mi sto per addormentare. Ci vediamo domani mattina. Buonanotte bel batterista."
 
Mi avvicino per dargli il bacio della buonanotte, ma lui mi scombussola, posando leggermente le sue labbra morbide sulle mie per un paio di secondi.
 
"Buonanotte anche a te."
 
Mi sorride e mi guarda mentre, con un'espressione gongolante di felicità, me ne torno in camera mia.
 
Il rumore della mia porta di casa che si chiude mi sveglia.

SHANNON! 
 
Afferro una maglietta di corsa e scendo, per trovarmi da sola in casa.
Scendo svelta le scale di casa mia, arrivando in strada.
Troppo tardi.
Un taxi lo sta già portando via.
A piedi nudi, con i pantaloni del pigiama e una maglietta presa a caso, rincorro il taxi.
Piango, non voglio che vada via, non voglio.
La macchina, lontana parecchi metri da me, si ferma all'improvviso.
Anche io mi fermo, in mezzo alla strada.
Shannon scende, correndomi incontro.
Le lacrime non sono più controllabili, scendono inesorabilmente, lasciandomi strisce lucenti sul viso.
Eccolo, a due centimetri da me.
Lo abbraccio, forte, e piango.
Piango perchè il ricordo farà male, perchè mi mancherà, perchè..perchè lo amo.
 
"Shannon mi mancherai tantissimo, io non vorrei lasciarti andare, mi si sta spezzando il cuore."
 
Shannon stringe l'abbraccio, per poi lasciarmi andare.
 
"Ci rivedremo, ne sono sicuro. Ora devo proprio scappare. Mi mancherai."
 
Mi da un ultimo, veloce, casto, sincero bacio sulle labbra e ritorna sul taxi.
 
Nel frattempo io sono rimasta in mezzo alla strada, come una scema, a piangere.
Torno lentamente verso casa.
Le chiavi.   Merda.
 
"Signora Mill? Sono Cher, ho dimenticato le chiavi, mi può aprire per favore?"
 
"Oh sì cara."
 
"Grazie."
 
Ritorno in casa. Mi butto sulla prima sedia che trovo, esausta.
Una foto famigliare è appesa al frigo.
Mi alzo a fatica e vado a prenderla.
E' la foto che abbiamo fatto al parco acquatico.
Dietro, con la scrittura calma e delicata di Shannon, c'è scritto qualcosa.
 
"Grazie. Grazie di tutto. Mi hai fatto sentire vivo. Ci sentiamo presto ;)  Shannon. "
 
 
Sotto c'era un numero di telefono.
 
 
Gli mando un sms? Lo chiamo? 
No.
E' stato il caso a farci incontrare, e se è destino ci rivedremo senza che io lo chiami.
 
 
*Sono malata, oggi non vengo al lavoro. Mi spiace Kat, ci vediamo domani.*
 
Ho bisogno di una giornata per riprendermi e metabolizzare quel che è successo.
Se ne è andato, ma mica per sempre. 
Se ne è andato, ma ci rivedremo.
Se ne è andato, fisicamente, ma non potrà mai andarsene dal mio cuore.
 
 
 
 
 
 
 
 
*Ho riportato i dialoghi in italiano per una semplice questione di comodità :)
 
 
 
 
Beeeeeeeeeeeeene! Spero vi sia piaciuta :) lasciatemi un vostro pensiero :)
Abbracci,
 
Fra_Echelon
  
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