Serie TV > The Vampire Diaries
Ricorda la storia  |      
Autore: _eco    07/09/2011    6 recensioni
{Elena/Bonnie/Caroline - Missing Moment 2x18}
Bonnie è forte.
Un corpo che cade con un tonfo sordo sul pavimento.
Bonnie era forte.
E il peso di quel fardello diventa troppo pesante per portarlo da sola.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie Bennett, Caroline Forbes, Elena Gilbert
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Titolo: They need each other (Hanno bisogno l'una dell'altra).
Personaggi: Bonnie Bennett, Caroline Forbes, Elena Gilbert (piccola, ma molto gradita, presenza di Stefan Salvatore).
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste. (Ho fatto l'abbonamento con queste tre parole).
Note: Oneshot, Missing Moments.
Conteggio parole: 688
Pagine (Word): 1/2
Altro: Uhm, è la prima volta che faccio un'introspezione così ampia utilizzando il personaggio di Elena. Ad essere sincera non sono mai riuscita a rappresentarla bene, né  ho avuto mai il desiderio o l'ispirazione per farlo, ma quel momento della 2x18 (Bonnie che muore...anche se per finta), mi ha commossa davvero tanto. A parte che mi è venuto un patema d'animo per la povera Bonnie! E, siccome in tutto quello che scrivo ci metto in mezzo Caroline (anche se, in questo caso, per pochissimo!), ho dato vita a questo breve Missing Moment. Spero vi piaccia.
Buona lettura! :)


 

They need each other

Bonnie è forte.
Non forte per come lo intendono Tyler e Matt: un ragazzo che s’infanga pur di segnare il tanto atteso punto finale. Ecco, quello sì che per loro è forte.
Bonnie è forte nella sua statura minuta, che tutto farebbe pensare tranne che ad un temperamento tanto deciso come quello che possiede.
« Bonnie è forte ».
Elena lo ripete a denti stretti, lo sguardo spento, le nocche pallide per la forza esercitata dalle dita, le ciglia umide per le lacrime versate.
Un fiume di immagini si susseguono, come proiettate in uno schermo immaginario visibile soltanto a lei.
Tacchi che si rincorrono sul pavimento lucido, una porta che si chiude, dita avvolte sulla maniglia nel disperato tentativo di aprirla, due sguardi amici che s’incontrano, un gracile corpo che cade a terra con un tonfo assordante.
Ogni volta che rivede quelle scene, le sembra che Bonnie continui a morirle davanti, senza che lei possa fare niente per aiutarla.
Ritira le ginocchia sul divano, infastidita dal vestito anni sessanta troppo aderente che non è ancora riuscita a cambiare in una comoda tuta da casa. I capelli sono ancora legati in una salda coda di cavallo e solo pochi ciuffi sono riusciti a sfuggirle. Per un attimo, le sembra di essere tornata indietro di appena due ore, stesa sul divanetto in attesa che Stefan finisca di prepararsi per andare alla festa anni sessanta. Se solo avesse saputo a cosa Bonnie andava incontro, allora avrebbe fatto di tutto per tenerla a casa, al sicuro.
Intorno a lei, ogni rumore sembra provenire da una dimensione diversa.
Il continuo passeggiare di Stefan da una stanza all’altra, le dita incrociate dietro la schiena, è soltanto un picchettare ovattato sul pavimento.
Di tanto in tanto, il ragazzo si ferma, osservando di sottecchi la figura sottile di Elena, raggomitolata fra un cuscino del divano e l’altro.
Vorrebbe stringerla in un caldo abbraccio, macchiarsi la maglietta di mascara, se ce ne sarà bisogno. Ma la maglia di Stefan è già abbondantemente cosparsa di trucco, le sue braccia hanno stretto Elena almeno quattro volte, e il risultato è sempre lo stesso.
Non gli resta che ammazzare il tempo camminando da una stanza all’altra, tenendo d’occhio la ragazza, e ripetendosi che “no, Bonnie non può essere morta”.
Altri fotogrammi sfumati si rincorrono prepotenti nella mente di Elena: Bonnie con il capo sul petto di Jeremy, Bonnie che balla con Damon, Bonnie che si ferma a parlottare, come se niente fosse, con una ragazza dai capelli biondi…
Caroline!
Chissà se lei sa?
Elena raccoglie il cellulare poggiato sul tavolino e digita in fretta le cifre bianche sul nero dei tasti.
Per qualche secondo il telefono suona a vuoto, ma lei attende, perché non le resta altro da fare. Intuisce che qualcuno, dall’altro lato ha risposto, quando sente diversi sospiri concitati.
« Caroline », è un rantolo strozzato dai singhiozzi, ciò che viene fuori dalle labbra di Elena
Dall’altro lato ancora nessuna risposta; soltanto alcuni sospiri spezzati.
Non è un problema, ad Elena basta sapere che Caroline sia lì, che lei sappia, che porti sulle spalle lo stesso suo fardello. E, in quel momento, le sembra che il peso di quell’amara realtà sia diminuito di poco, perché Caroline, con il suo silenzio, lo sta portando insieme a lei.
Elena riesce ad immaginarsela davanti: gli occhi chiari inumiditi dalle lacrime, la mascella contratta, le vene sul collo che pulsano più forte, perché se Elena piange non può permettersi di farlo anche Caroline.
« Care, vieni qui. Ho bisogno- », stavolta il tono di voce è più stabile, ma le unghie stanno artigliando violentemente la custodia del cellulare.
« Sì », risponde l’altra immediatamente, come se non aspettasse altro che sentire quell’invito.
Con molta probabilità, insieme a lei ci sarà Matt, come per Elena c’è Stefan, ma in quel momento hanno soltanto bisogno l’una dell’altra, per confrontarsi e porgersi conforto a vicenda.
La chiamata s’interrompe, Elena ripone il cellulare su un logoro cuscino e poggia il capo al bracciolo del divano.
Bonnie era forte, ma si è sgretolata come un insulso pilastro di marmo sotto la forza di un terremoto troppo violento.

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: _eco