Viscidi brividi mi percorsero la schiena. Tremavo all'idea di fare il mio ingresso dopo un anno nella William McKinley High School, il liceo che era stato teatro delle mie gloriose esibizioni da Cheerio ed auditorium delle armoniose voci dei membri del GLEE Club. Ma soprattutto era stato un'accogliente culla che aveva custodito i segreti delle appassionate effusioni tra me e Brittany. Brittany.. Soave e leggera nei movimenti, irradiava dolcezza. Quando socchiudeva le labbra rosate in un'espressione confusa, non poteva che ispirare in me una profonda tenerezza. Mi incantavo mentre volteggiava, tracciando sinuosi arabeschi con le lunghe gambe marmoree. Brittany era l'unica che non provocava nel mio animo irascibile ferocia e cinismo, anzi.. Aveva sconvolto la mia esistenza. Quegli occhi color cielo velati di entusiasmo avrebbero sciolto ogni tensione. Nella mia mente apparve la trama del nostro legame, intessuta di caldi abbracci, intense carezze e battutine che testimoniavano la nostra incredibile complicità. Sarà stata la sua follia o la sua dolce ingenuità nel voler bene a tutti ad attrarre una personalità determinata e seducente come la mia? Durante l'intricato percorso liceale mi ero mutata totalmente: ambiziosa e sensuale, sfoggiavo il mio completino da cheerleader affidando ad esso la mia identità. Cavalcavo prepotentemente nella scala sociale, dedicando a molti commenti da stronza, e affogavo il mio dolore interiore nel sesso. L'incontro con Brittany mi aveva donato nuove lenti con cui esplorare il mondo: mi resi conto che l'emozione nell'intrecciare con lei le dita e il travolgimento del mio cuore nell'assaporare la sua bocca al cioccolato costituivano novità del tutto inaspettate in uno scenario dominato esclusivamente dall'unione dei corpi. Con lei.. Stavo vivendo sentimenti di puro amore. E' stato doloroso per me ammettere di essere davvero coinvolta in una relazione così particolare, ma non è possibile affondare nelle bugie e voltare lo sguardo alla propria persona. Non potevo trattenermi costantemente dal dimostrare in pubblico il mio affetto per Brittany: perciò, seppure con indefinibile amarezza, ho maturato la scelta di trasferirmi per un po'. Godendo di diversi paesaggi ed instaurando nuovi rapporti speravo di dimenticare quella straordinaria amica che, danzando, si era insinuata nei battiti del mio cuore. Ma era impensabile che io potessi lasciarmela alle spalle, avversari nel mio tentativo quei bastardi dei ricordi. Acquisito coraggio, mi avviai all'entrata: respirai l'aria delle chiacchiere, immancabili compagne di vita degli studenti del McKinley. Chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dalla psiche in un viaggio di suoni e colori.. Rivedevo me e Brit scatenarci per i corridoi, ridendo. Quando li riaprii, rapita da quelle memorie, la vidi. Soffice chioma, impreziosita da un fiocchetto dello stesso colore degli angoli di mare che mi osservavano meravigliati. La donna dei miei sogni era lì e procedeva verso di me con passi aggraziati. Quando ci trovammo l'una di fronte all'altra il tempo sembrò improvvisamente fermarsi: c'eravamo solo noi due, anime gemelle. Si avvicinò alla mia pelle ambrata, inspirandone il profumo: le rivolsi un sorriso di miele prima che i miei occhi si cristallizzassero e piccoli bagliori mi inumidissero le guance. Brit mi avvolse fra le sue braccia, stringendomi in un abbraccio indescrivibilmente passionale: mai era esistito per me rifugio migliore. 

"Vieni con me" mi sussurrò d'un tratto dopo avermi baciata lievemente su un lobo. Ci allontanammo insieme mentre i raggi crepuscolari illuminavano le nostre esili figure unite dai mignoli incrociati. Come una volta.