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Autore: MileyDreamer    08/09/2011    3 recensioni
Tutti noi Gleeks ricordiamo con un certo rancore che Santana non ha partecipato alla puntata di "Fondue For Two" nonostante Brittany le avesse assicurato che sarebbe stato semplice accettare il suo invito al ballo. Viviamo assieme alle due ragazze il momento precedente alla fatidica intervista. Quali pensieri affollavano le loro menti?
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brittany Pierce
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Casa Pierce 4.30 PM
Brittany si accomodò sulla sedia azzurra, trascinandosi di fronte al guardaroba. Santana sarebbe arrivata in pochi minuti per partecipare ad una puntata molto speciale di "Fondue For Two".. Speciale perchè finalmente avrebbe rivelato in pubblico i suoi sentimenti per la bionda. Beh, in realtà avevano concordato che sarebbe stata a Brittany a proporle di accompagnarla al ballo scolastico, e la latina avrebbe solo dovuto accettare.
All'eccezionale ballerina era parsa una splendida idea, ancora meglio di quella volta che aveve costruito una casetta per le fate che la svegliavano ogni mattina. "Hanno trovato rifugio, lì" affermò soddisfatta, immersa nei suoi pensieri. 
Aprì l'enorme armadio, sulle cui ante interne brillavano nell'oscurità i sorrisi di Santana in uniforme da Cheerio. "Che meraviglia!" esclamò la bionda nel soffermarsi ad osservare le foto. 
Era così emozionata e lusingata: non riusciva a credere che Santana, dalla fama della più bastarda del liceo, si fosse legata proprio a lei! Nonostante mantenesse sempre la sua aria da sputasentenze, non esitava mai a difenderla e a proteggerla. La ragazza dagli occhi turchesi afferrò una stampella che sorreggeva un bellissimo top floreale: dono dell'amata. Era certa che indossarlo avrebbe profuso maggior incoraggiamento in Santana. 
Mentre si specchiava entusiasta, il cellulare vibrò. Brittany si voltò verso l'oggetto. Un nuovo messaggio. Santana. "Non ce la faccio". 
Quattro parole, spezzate, efficaci, che trasudavano dolore e rabbia per la difficoltà nell'accettare la propria identità. 
Brittany si accasciò sul letto, sospirando. Davvero non comprendeva.. Perchè per la sua migliore amica aprire agli altri la propria anima comportava dubbi così numerosi? In fondo, l'amore era un sentimento naturale e riguardava tutti gli esseri viventi. Perchè bisognava ricorrere ad etichette se questo portentoso incantesimo aveva unito due ragazze?
Brittany aveva sviluppato una filosofia di vita che riteneva tutti avrebbero dovuto adottare: amare chi ci ama, concentrandosi solo sull'essenza e sulla profondità del rapporto. 
L'aspirante giornalista era confusa: avrebbe voluto recarsi dalla mora  e convincerla a non addentrarsi e a nascondersi nel buio, ma una parte di lei sentiva la necessità di rispettare la sua volontà. 
Ah, Santana... Stupenda, in gamba, sarcastica a puntino e dotata di una voce suadente, oltrechè bomba sensuale. A Brittany ricordava molto Pocahontas, nella vellutata pelle ambrata e nella ricerca della libertà. La prima volta che l'aveva incontrata nei corridoi, la sua San, in stoffa da leader, era circondata da Cheerios che stava coinvolgendo nell'analisi del buffo abbigliamento di Rachel Berry. La mora, che ondeggiava i lunghi capelli, sapeva come farsi notare. Conclusasi l'esibizione con una granita al mirtillo che si era abbattuta su Rachel, Brittany, incantata a gustare l'intrigante viso di Santana con lo sguardo, inciampò proprio sul suo zaino viola. 
"Hey, guarda dove metti i piedi, spilungona!" urlò la latina inarcando le sopracciglia.
Brittany si chinò per restituirle la borsa quando i loro occhi si incrociarono. 
Per qualche istante entrambe avvertirono un magnetismo che le aveva attratte e tutto sembrò cessare: i mormorii, le risate, le drammatiche urla della Berry, i passi. In quell'atmosfera dominavano le due cheerleader.
"Allora?" esordì Santana reclamando la borsa. 
"Non dovresti essere in una prateria a cantare con John Smith?" chiese con sorriso lucente Brit.
Il viso di Santana assunse un'espressione sbalordita.
"¿Què? Tiene que ser loca" dichiarò la mora in spagnolo, agitando le braccia. 
"Davvero, nel cartone Pocahontas lo fa.." spiegò placidamente Brittany, affatto scandalizzata della reazione dell'altra.
"Credi che io sia un personaggio dei cartoni per marmocchi?" Santana scoppiò in una risata di gusto. "Beh, mi piace! Ti va di unirti a noi?" le suggerì porgendole la mano. 
Calò un improvviso silenzio attorno a loro.
"La stronzetta non si prende gioco di questa folle?" bisbigliò una studentessa sorpresa. 
"Certo. Io sono Brittany, Brittany Pierce, con una sola erre!" la bionda le strinse con piacere la mano.
"Santana Lopez" sussurrò facendole l'occhiolino. 
 
Brittany adorava immergersi nel passato. Erano ormai le 5 PM: Lo show sarebbe dovuto iniziare a momenti e la ragazza non aveva intenzione di abbandonare i telespettatori, specie Lord Tubblington. Bingo! Lord Tubblington sarebbe stato l'ospite della trasmissione! Prima dell'intervista, però Brittany aveva un impegno più urgente.
 
Casa Lopez, 5:28 PM:
Santana era alla scrivania, cercando di focalizzare la biografia di Raymond Carver, ma non riusciva a trattenere la mente dal vagare altrove. Le era dispiaciuto rifiutare l'invito, ma non poteva, non ancora, mostrarsi a un mondo così pieno di pregiudizi nelle sue vesti. 
Il cellulare squillò. 
"Un messaggio da Brit!" sussultò. Che fosse irritata dalla sua assenza?
"Sentiti libera di fare quello che preferisci. Ti amo, B"
  
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