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Autore: _FedeFreaxx    08/09/2011    6 recensioni
A volte è davvero troppo difficile non urlare quel che si sente.
A volte è meglio farlo…Altre volte no.
Quel che so è che oggi ne è valsa dannatamente la pena.
Con amore.
-Bang Cheolyong.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Joon:

Seungho! SEUNGHO?” Urlai dal piano di sotto in cerca del nostro leader. “Seungho Hyung dove ti sei cacciato?” Continuai ad urlare spuntando con la testa dappertutto.
-Fa niente.. Sarà già uscito con gli altri..-
Mi recai al piano di sotto per uno spuntino veloce, mentre scendevo a passi pesanti le scale, per colpa del sonno, sentii la porta aprirsi ed un vago rumore di buste della spesa.
Mi strofinai per bene gli occhi con le mani e misi a fuoco il soggetto che stava chiudendo la porta.
“Mir?” Mi stupii di trovarlo in casa quando doveva essere con gli altri a fare le solite compere.
“Oh, ciao Hyung, Cheondoong mi ha mandato a fare la spesa..” Mi rispose salutandomi con la mano, per poi prendere le due buste stracolme che erano stravaccate a terra.
“Ah, capisco, vuoi una mano?” Gli chiesi scendendo i due scalini che mi separavano dal salotto.
“No, no.. Ho fatto.” Rispose seccamente passandomi davanti, dirigendosi verso la cucina e poggiando le buste sul tavolo in marmo.
Era stranissimo quella mattina, mai visto così freddo.
Di solito mostrava il suo sorriso, faceva qualche pietosa battutina sul mio look mattutino, si lamentava sulle troppe cose non-comprate al supermarket..
“Gli altri non tornano per pranzo, ci tocca arrangiare ai fornelli.” Mi avvisò, continuando a sistemare cibo sugli scaffali e nella cella frigorifera, non curandosi minimamente di guardarmi in faccia.
“A..Ah capisco.. Beh io vado di sopra a farmi una doccia e a cambiarmi..” Risposi dispiaciuto.
Arrivai in bagno e chiusi la porta alla velocità della luce, iniziai a spogliarmi ed a buttare vestiti qua e là con non curanza, pensando a cosa potesse essere successo al mio saeng, di tanto grave.
Mi gettai sotto una doccia gelida e continuai a pensare invano, la sua immagine così cupa non andava via dalla mia testa.
Riuscii miracolosamente a lavarmi e risciacquarmi senza mangiare il bagnoschiuma, e presto, uscii dalla doccia.

...“Naaah! Dobbiamo partecipare anche a quest’altro show? CHE NOIA!” Disse scocciato Cheondoong.
“Dobbiamo! Lo sai! E chiederanno cosa pensiamo di ogni singolo membro, quindi preparatevi!” Avvertì Seungho.
“Bene, Joon, inizia tu!” Mi indicò Cheondoong, con la faccetta cattiva. “Mmmh… Mir!” Esclamò dopo qualche secondo di riflessione.
-Ahh stupendo..devo esprimere un parere sulla persona a cui tengo di più al mondo senza far capire che sto impazzendo, ce la farai, JOON!-
Un sorrisetto mi spuntò sul viso quando urlò il nome del mio Saeng preferito e ,selezionando attentamente le parole da dire ,conclusi con: “E’ stupido!” Risi di gusto, con il cuore a mille e gli occhi che luccicavano. (Succedeva SEMPRE quando parlavo di lui.)
“Spiegati meglio!” Continuò quel diavolo di Seungho.
“Beh lui.. E’ tonto! E’ innaturalmente divertente e stupido! E’ un bambino! Il perfetto esempio!”
Mentre verbalizzavo quei pensieri sorridevo, sorridevo come un ebete.
“R..Ragazzi, io esco..” Si sentii appena una voce tremante da dietro di noi.
Sentii solo la porta aprirsi e chiudersi, vidi a malapena Mir fiondarsi fuori.
Il mio cuore si fermò, avevo il respiro mozzato ed una strana sensazione crebbe in me fino a pizzicarmi gli occhi.
La rimandai giù e continuai a scherzare e giocare come meglio potevo………


-Era questo..Allora..- Mi dissi e ripetei per più volte mentre strofinavo l’asciugamano sui miei capelli umidi abbastanza nervosamente.
Mi infilai comodi vestiti e corsi di sotto. Gettai i vestiti sporchi nella cesta accanto alla porta e presto guardai in cucina.
Mir stava mettendo i piatti in tavola, mi buttò un’occhiata e poi tornò a fare quel che stava facendo.
Camminai piano verso il tavolo e mi sedetti con calma, molto MOLTO imbarazzato.
“Tu non.. ti siedi?” Riuscii miracolosamente a chiedere.
“Mh..” Un verso di conferma arrivò dalle sue labbra al mio orecchio e si sedette.
La sua forchetta fece un rumore assordante a contatto con il piatto, mi fece sobbalzare, dava colpi forti e decisi a quel cibo, probabilmente immaginando fosse la mia faccia.
Finimmo di mangiare in completo silenzio e dopo essere stato sicuro di non essere sporco intorno alle labbra,presi parola.
“Mir..” Sospirai triste.
“Cosa?” Mi guardò facendo finta di niente.
“Perché ti comporti così?” Gli chiesi facendo finta di non ricordare minimamente quello che dissi.
Sorrise sarcastico e mi guardò facendomi rabbrividire. Si alzò in piedi.
“Perché..” Ripetè. “Bella domanda… Perché.”
“Sì..Perché?” Domandai ancora una volta.
“Davvero non lo sai!?” Alzò leggermente il tono.
“N..No..”
Bugiardo.
“Lo sai quanto fa male!?” Continuò ad alzare la voce, facendomi amaramente rimpiangere di essere nato.
Abbassai lo sguardo.
“LO SAI QUANTO FA MALE SAPERE CHE PER LA PERSONA CHE AMI sei solo un…” Piano la sua voce andò sfumandosi e si portò una mano alla bocca, fissandomi con gli occhi spalancati.
Alzai il viso immediatamente, rendendomi conto di quel che aveva appena detto.
“D..Dimenticalo.” Balbettò guardando in basso.
“…Tonto.” Completai la frase lasciata in sospeso prima e mi alzai dalla sedia, andandogli sempre più vicino.
Una lacrima gli aveva rigato la guancia destra ed era arrivata a bagnare la mia mano, appoggiata al tavolo della cucina.
“Mir..” Il suo volto angelico rimase rivolto verso il basso. “Mir guardami..” Lo supplicai.
“S…Scusami Hyung..” Alzò il capo e guardò altrove, a quanto pare non aveva ben compreso la situazione.
“Quello che hai appena detto è una delle frasi che non dimenticherò mai.” Gli dissi prendendo delicatamente il suo mento con due dita e girandolo verso di me.
“E..Eh?” Farfugliò sorpreso.
Sorrisi e mi avvicinai a lui, velocemente, quelle labbra le avevo desiderate per troppo tempo.
Quel bacio fu indimenticabile, le mie labbra premute contro le sue, assaporando ogni santo secondo.
Ci staccammo e appoggiai la mia fronte alla sua, guardandolo profondamente negli occhi.
Lo vidi sorridere, finalmente, il mio cuore andava a ritmo con il suo, potevo sentirlo.
Presi il suo viso tra le mani e lo tirai verso il mio.
Premetti leggermente con la punta della lingua sulle sue soffici labbra, che lui schiuse immediatamente, facendo intrecciare le nostre lingue in un bacio carico di dolcezza e passione.
Avrei potuto morirci in quella casa, accanto a quel tavolo, bloccato in quel momento, per sempre.
Ci staccamo per riprendere il fiato perso,ma in qualcosa di dannatamente utile e ci sorridemmo per un po’.
“Sono stato da schifo, Hyung.” Sussurrò abbracciandomi.
“Ah, non dirlo a me.” Ricambiai l’abbraccio stringendolo forte. “Non pensarci più, ora sei mio, tonto!” Continuai sorridente.
Mi guardò mettendo un adorabile broncio mentre le mie braccia continuavano a tenerlo per la vita.


A volte è davvero troppo difficile non urlare quel che si sente.
A volte è meglio farlo…Altre volte no.
Quel che so è che oggi ne è valsa dannatamente la pena.
Con amore.

                                                                       -Bang Cheolyong.

  
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