Ci sono volte nelle quali vorresti chiuderti in una stanza,
aspettando in solitudine l'oscurità,
perché ogni sorriso,
ogni sguardo ti ricorda quello della persona
che più hai amato in questo mondo.
Non c'è un perché,
ne una giustificazione,
hai solamente bisogno di chiuderti in te stesso,
aspettando che la tempesta
che infuria dentro di te si calmi,
liberandoti da quel dolore
che tu solo non sei in grado di combattere.
Le ore passano lente,
scandite dal debole ticchettio dell'orologio
e dal lieve fruscio delle foglie di quel vecchio castagno,
mosse dal vento.
È passata da ore la mezzanotte,
eppure Morfeo tarda ad accoglierti fra le sue braccia
e sono le lacrime a giunger per prime,
facendo si che tu cada in un sonno tutt'altro che tranquillo,
animato dal volto sorridente
di colui che per primo osò rubarti l'anima