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Autore: _Audii_    09/09/2011    2 recensioni
Avete mai pensato a come sia stata la prima volta di Tom Kaulitz?
Avete mai pensato ai suoi 14 anni, alla sua prima ragazza, ai suoi primi baci?
Tom è il classico playboy, il classico figo dal fascino irresistibile, il classico tipo che attira le ragazze come una calamita.
Ma lo è sempre stato?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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SOLI 14 ANNI

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Quell’emozione, quell’eccitazione, quell’agitazione che sembrano farti sentire in una realtà parallela.

Quello sguardo speciale che sembra in grado di farti sentire strano.

Quel corpo che accende la tua prematura fantasia.

Quel sorriso che non ti era mai sembrato tanto attraente.

Sono i quattordici anni ad amplificare certe sensazioni?

Il suono del campanello si perde in casa Kaulitz.

Tom si alza all’istante dal divano e una mano passa sul bordo della sua t-shirt rossa oversize.

Quello stile inconfondibile, sexy a modo suo, attraente.

Con la sua nota andatura ciondolante, si avvicina alla porta d’ingresso e fa scattare la serratura.

-Ehi, Kathrine- esclama lui, sorridendo felice.

Il suo sguardo di quel nocciola guizzante, illuminato da un mare di riflessi dorati, si illumina di malizia.

Scivoloso, saetta sul corpo della ragazza che, immobile, sta davanti alla sua porta sorridendo.

La sua lingua va a stuzzicare quel piercing recente che gli impreziosisce il labbro inferiore.

Gesto di pura e completa sensualità.

Gesto istintivo, ma già piuttosto efficace.

Gesto ignaro che, col passare degli anni, diventerà forse proprio l’arma di seduzione di un vero playboy.

-Ciao!- esclama la ragazza, visibilmente imbarazzata, alzando appena una mano in cenno di saluto.

Con la sua innata sicurezza, Tom le si avvicina, lasciandole un morbido bacio sulla guancia.

Un bacio vicinissimo all’angolo sinistro delle sue labbra.

Un bacio innocente, ma tremendamente emozionante.

Kathrine gli sorride leggermente imbarazzata, arrossendo vistosamente.

-Ti stavo aspettando- la informa lui, facendole cenno di entrare.

A Tom Kathi è sempre piaciuta.

Quel corpo snello dalle forme già pronunciate lo ha sempre attirato come una calamita.

Capelli ricci e scuri che le incorniciano il visino a forma di cuore e ricadono sul suo decolletè morbidi, setosi, voluminosi.

Seno sinuoso ma non troppo, fondoschiena sensuale e malizioso, occhi verdi da cerbiatta e labbra rosee.

Pelle leggermente abbronzata, profumata.

La classica ragazza sexy con cui ogni ragazzo vorrebbe uscire almeno una volta.

E per uno come Tom un desiderio del genere non può che avverarsi senza problemi.

 

 

 

 

Inizio Flashback.

Ora di Tedesco.

La Keller continua a blaterale su un dannato modo congiuntivo che, a quanto pare, non sembra interessare nessuno in quella classe.

Tom tiene la testa, improvvisamente diventata di un peso insostenibile, poggiata su una mano.

D’un tratto il suo sguardo color dell’ambra cade alla sua sinistra, come molte volte succede.

A dire il vero, sono mesi che la sua attenzione viene inspiegabilmente catturata dal terzo banco alla fila di sinistra.

Kathrine tiene una mano affusolata tra i lunghi capelli mossi, anche lei tremendamente annoiata dalla lezione.

Gli occhi di Tom si illuminano, quasi inconsapevolmente.

La sua attenzione si posa, lentamente, su tutta la figura della ragazza.

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Una semplice canottiera rosa le fascia il seno pronunciato e il ventre piatto, mentre un paio di jeans scuri, ultrattillati, la rendono dannatamente sexy. Ai piedi un paio di semplici Superga dello stesso colore della maglietta.

Quella ragazza, desiderio di metà scuola, sa essere così semplice e bella allo stesso tempo.

Tom la fissa con aria maliziosa, pensando a quanto lo ecciti una come lei.

O forse, proprio lei.

La mano della ragazza scivola via dai suoi capelli nell’esatto momento in cui la campanella suona e un brusio generale si alza nella stanza. L’inferno è finito.

Tom smette di osservarla e rapidamente inizia a sistemare la sua tracolla.

Poi, è un attimo.

-Ehi, Kathi- esclama lui, alzando leggermente la voce per farsi sentire e raggiungendola lungo il corridoio.

La ragazza, con uno zainetto bianco in spalla, si volta all’improvviso.

-Tom- mormora lei, sorridendo smagliante e mostrando i suoi denti perfetti e bianchissimi.

-Ti va se ti accompagno?- le chiede lui, con semplicità, affiancandosi a lei.

-Certo!- esclama la ragazza con un’eccitazione tangibile nella voce.

Sotto gli occhi di tutti, i due escono dalla scuola, scambiandosi di continuo quegli sguardi che, con un briciolo di imbarazzo, li accompagnano fino a casa.

Amici. Tom e Kathrine sono sempre stati amici.

Ma non amici stretti, migliori amici. Quegli amici che mantengono una strana distanza, come se entrambi lasciassero aperta la possibilità che qualcos’altro succeda. I loro sguardi e i loro sorrisi non sono mai stati quelli di ‘semplici amici’.

-Mi stavo chiedendo- comincia Tom, grattandosi leggermente dietro l’orecchio sinistro mentre giungono ormai in prossimità del quartiere a cui sono diretti.. –Oggi pomeriggio hai da fare?- le chiede tutto d’un tratto, sfoggiando improvvisamente tutta la sua sicurezza.

Quella sicurezza che gli appartiene sin dalla nascita. Quella sicurezza che gli ha sempre permesso di avere le ragazze più belle della scuola ai suoi piedi.

Tutte, tranne Kathrine, che è sempre rimasta semplicemente un’amica.

Un’amica speciale.

-I…io?-  balbetta lei, improvvisamente diventata timida.

Tom le sorride semplicemente, annuendo.

-Ehm, no, non credo- si decide a dire infine, toccandosi nervosamente i lunghi capelli mossi. – Perché?- aggiunge poi, torturando la spallina del suo zaino.

L’agitazione dei quattordici anni.

L’agitazione delle prime volte.

L’agitazione che precede un momento intuito ma inatteso.

Tom si ferma e le prende un polso, facendola girare verso di lui.

La ragazza rimane immobile, decisamente impacciata.

Le mani di Tom si posano sui suoi fianchi fasciati da un paio di Levi’s scuri, stretti, tirandola leggermente a sé.

Senza dire una parola, annulla la distanza fra le loro labbra, in modo deciso, dolce, lento.

La sicurezza di Tom. Quella tremenda carica di sex appeal a soli quattordici anni.

Quella sensualità nei suoi gesti e nei suoi baci.

La sua lingua si infila abilmente nella bocca della ragazza, in maniera dolce, maliziosa, imprigionando entrambi in un bacio lento, umido, emozionante.

Le mani di Kathrine salgono sul collo di Tom, stringendolo leggermente, senza poter fare nulla se non rispondere a quel bacio che anche lei desiderava così tanto.

Era un anno che si lanciavano continui sguardi e sorrisi, senza che nessuno dei due si decidesse a fare il primo passo, a oltrepassare quell’amicizia così…strana.

Lei troppo timida, forse, seppur la ragazza più corteggiata della scuola.

Tom troppo impegnato a ficcare la lingua in bocca alla prima che passava.

Fino a che non s’è deciso a farsi avanti e a interrompere quella dolce tortura che li teneva lontani.

Perché è così: entrambi si sono desiderati a vicenda per molto, molto tempo.

E lo hanno fatto segretamente.

La bocca di Tom lavora con quella di Kathrine, in un bacio che aveva dato a decine di ragazze fino a quel momento ma che mai gli era sembrato così bello.

Quando hanno esaurito il fiato a disposizione, si staccano lentamente.

Le mani di lui salgono sulla sua schiena, stringendola appena, mentre lei, completamente arrossita, abbassa lo sguardo, toccandosi leggermente le labbra gonfie con le dita.

I loro sguardi si incrociano, si sorridono.

Teneri, dolci, maliziosi.

-Ti va di venire da me questo pomeriggio?- le chiede finalmente Tom, fissandola intensamente, sperando quella risposta che avrebbe sempre voluto sentirsi dire.

Dopo qualche istante di silenzio lei annuisce.

-Ci vediamo un film, magari- propone Tom, sapendo perfettamente che si tratta di un’enorme cazzata.

Dopo il bacio che si sono appena scambiati in mezzo alla strada, all’improvviso e senza tante premesse, hanno solo bisogno di un po’ di tempo per stare da soli e continuare.

Senza film, chiaramente.

-Mi farebbe molto piacere- mormora lei, sorridendo, prima di sentire di nuovo le labbra di Tom sulle sue.

Fine flashback.

 

 

 

 

Kathrine tiene nervosamente la sua tracolla bianca con la mano destra, mentre segue Tom in salotto.

-Ho preso l’ultimo fantasy uscito- mormora lui avvicinandosi al lettore dvd ed inserendo un cd all’interno.

Kathrine si guarda attorno meravigliata.

Non avrebbe mai creduto di avere l’opportunità di poter entrare in casa Kaulitz in vita sua.

Stretta in una minigonna in jeans nera e una canottiera bianca leggermente scollata con i bordi in merletto se ne sta in piedi, accanto al divano, col cuore in gola.

È tutto l’anno che nota strane occhiate di Tom, ma non avrebbe mai pensato di piacergli.

In fondo, lei è sempre stata piuttosto insicura in fatto di ragazzi.

Ma di una cosa è sempre stata certa: Tom le è sempre piaciuto.

È  quel fascino da cattivo ragazzo, da irruento, da sexy che l’ha sempre affascinata.

Ancora le sembra di sentire il sapore del bacio che lui le ha dato qualche ora prima.

Così, all’improvviso, senza spiegazioni, senza un motivo, senza il permesso.

Un bacio dolce e suadente nel contempo, un bacio immediato.

Il loro primo bacio.

Le batte ancora il cuore all’idea di aver baciato Tom Kaulitz in persona, il ragazzo più popolare e figo della scuola.

Certo, lui ne ha baciate tante, ma a lei non importa.

Si sente speciale, in un certo senso; si sente diversa, unica.

Non è forse questa l’innocenza dei quattordici anni?

Non è forse illudersi, sentirsi importanti, vedere cose che magari non ci sono?

Non è rendere semplicissimi e naturali gesti forse troppo importanti?

-Puoi sederti, sai?- le fa Tom ridacchiando.

Kathy sobbalza, arrossendo di colpo.

Ok, il fatto che sia alquanto agitata non sta passando inosservato a quanto pare.

Si porta una mano tra i capelli lunghi e movimentati e sorride impacciata, osservando Tom che le viene incontro.

Abbassa lo sguardo e si siede lentamente sul morbidissimo divano in stoffa chiara ricamata a motivi floreali.

Poggia la borsetta bianca al suo fianco e si posa le mani sulle cosce scoperte.

Nota distintamente lo sguardo di Tom concentrarsi sulle sue gambe nude e arrossisce ancora di più, mentre il cuore prende a batterle furioso.

Ok, forse avrebbe dovuto optare per qualcosa di meno…appariscente?

Ma il suo intento era semplicemente quello di piacergli, tutto qua.

Uno come Tom ama certe cose in una ragazza, si sa.

-Sei molto carina, oggi- mormora lui, semplicemente, sedendosi accanto alla ragazza che sta prendendo letteralmente fuoco.

-Beh, grazie- risponde lei, visibilmente imbarazzata, sforzandosi di sorridere e di sembrare perfettamente naturale.

E mentre le note iniziali della sigla si perdono nella stanza, la mano destra di Tom si posa leggermente sulla gamba di Kathrine, scivolando sulla sua pelle liscia per qualche centimetro.

D’altronde l’audacia è forse la dote per eccellenza di Tom Kaulitz.

La ragazza sente il cuore sussultarle nel petto, mentre l’altra mano di Tom le circonda le spalle con fare spavaldo e sicuro e la tira a sé.

È un attimo, poi, esattamente come all’uscita da scuola, le loro labbra sono di nuovo le une sulle altre.

Senza dire niente, senza chiedere il permesso, senza che si possa fare nulla per evitarlo.

Entrambi lo vogliono, entrambi lo aspettano da tempo.

E l’età in questi casi non conta.

La lingua di Tom accarezza quella della ragazza, determinando un andamento lento, sensuale, dolce.

Le mani di Kathi si stringono attorno al collo di lui, mentre la voglia di sentirsi l’un l’altra aumenta sempre di più.

Baci, baci morbidi, lenti, instancabili.

Un bacio tira l’altro. Frase fatta? No, teorema universalmente riconosciuto.

Le loro labbra si toccano, si mordono, le loro lingue si accarezzano.

La delizia di quel contatto pervade entrambi, rendendoli sempre più irrequieti.

Senza discrezione, le mani di Tom scivolano sul ventre di Kathrine, sopra la stoffa sottile della maglietta.

Salgono sulle rotondità del suo seno, accarezzandole lentamente attraverso la stoffa.

I suoi polpastrelli tastano la pelle calda con voglia, malizia.

Tom ha pomiciato praticamente con le ragazze di metà scuola, ma non ha mai fatto sesso veramente.

Ha quattordici anni, nella sua testolina c’è già tutto quello che dovrebbe esserci, e da qualche altra parte pure.

Ci sa fare, non c’è che dire, e il fatto che sia terribilmente spinto non è un segreto per l’intera scuola.

Ma non è mai arrivato fino in fondo.

Le sue mani vagano sul corpo di Kathi come se fosse la prima volta in vita sua ad avere tra le mani una ragazza.

La voglia è evidente, tangibile.

Il suo tocco caldo scivola all’improvviso sotto la gonna della ragazza.

-Aspetta- mormora lei, staccandosi immediatamente dalle labbra del ragazzo ormai gonfie.

-Che c’è?- chiede lui con voce roca, passando una mano tra i capelli riccioluti della ragazza che scendono dolcemente fin sul suo decolletè.

Lei abbassa appena lo sguardo, contornato da lunghe ciglia scure, definite.

-Tu mi piaci, Tom- esala infine, arrossendo completamente.

Quella tenerezza, quella vergogna, quel senso di assurdità che inevitabilmente si perde col passare degli anni.

Quelle sensazioni che ti sembra che non moriranno mai.

Lui sorride leggermente, con quella punta di orgoglio nello sguardo che rivela come quella frase fosse tutto ciò che aspettava.

Quell’informazione necessaria in un momento del genere.

Quella frase che magari renderà diverso ciò che comunque è destinato ad accadere.

Le mani di Tom accarezzano il corpo di Kathi, scendendo fin sulla sua vita leggermente scoperta dalla maglietta.

-Anche tu, da morire- si lascia sfuggire puntando il suo sguardo velato di malizia negli occhi verde smeraldo della ragazza.

-E allora che stiamo aspettando?- aggiunge poi, impaziente, rimpossessandosi del corpo della ragazza che stringe con possessività.

E di nuovo quelle labbra si incontrano, si toccano, si mordono.

Di nuovo quella fusione sensoriale di sentimenti, di gesti, di corpi che si strusciano forse troppo prematuramente.

Corpi che si desiderano, perché non sono i quattordici anni a cambiare le cose.

Le mani corrono instancabile su quella pelle liscia e calda che all’improvviso sembra essere diventata così irresistibile.

E poi, la proposta.

-Ti va di andare in camera?- domanda lui quasi in un sussurro, col respiro irregolare.

Eccitazione.

L’eccitazione della sua prima volta.

Kathi si sente morire, sente quello strano nodo allo stomaco che quasi le impedisce di respirare.

Ha soli quattordici anni, è vero, ma certe cose si capiscono al volo.

Il ragazzo che le piace da mesi le ha chiesto di andare in camera.

Dio, quante volte s’è immaginata di farlo per la prima volta con Tom.

Nei suoi pensieri un sacco di volte ha cercato di pensare a come si sarebbe sentita a perdere la verginità con lui.

Quante volte s’è chiesta come fosse senza maglietta, come fosse…nudo.

Tante volte s’è chiesta se fosse doloroso, o piacevole.

Tutte domande senza risposta, visto che non si è mai spinta oltre il bacio con nessuno.

Appena i suoi ex tentavano di allungare la mano sotto la sua gonna, partiva un sonoro ceffone e un bel ‘Vattene al diavolo’.

Ma con Tom…con Tom è semplicemente diverso.

Quando ha infilato la mano sotto la sua mini, poco fa, non è stata in grado di fermarlo.

Saranno quei brividi che corrono lungo la sua schiena a farla sentire diversa?

Sarà che se l’è sempre immaginata con lui la sua prima volta?

Quante volte s’è prefigurata la scena di Tom che le sfila lentamente la maglietta riempiendola di baci.

Con dolcezza annuisce, lasciando che la mano del ragazzo stringa la sua e la trascini con sé.

In un attimo salgono le scale in legno e sono davanti alla porta della sua camera.

Le pulsazioni dei loro cuori sembrano essere diventate assordanti.

La voglia si legge negli occhi, nei gesti, nel modo in cui entrano nella stanza e in un attimo sono l’uno appiccicato all’altra a baciarsi di nuovo.

Le mani di Tom corrono lungo la schiena di Kathi, percorrendola con dolcezza mista a malizia, mentre le loro lingue sembrano intrecciarsi quasi violentemente.

I respiri che si mischiano, i sospiri che rendono il momento ancora più eccitante, i loro corpi che sono l’uno sull’altro, distesi su quel letto conosciuto da decine di ragazze prima di Kathi.

Quante sono entrate in questa stanza, si sono sdraiate sul questo letto e si sono strusciate a Tom in una pomiciata animalesca?

Tante, quasi tutte.

Ma con nessuna, Tom si è spinto fino in fondo.

Stavolta, con Kathi, sembra essere arrivato il momento.

Le dita si intrecciano delicatamente mentre si sperimentano quelle sensazioni nuove, sconosciute, ma sempre immaginate, sognate.

Con sicurezza e delicatezza Tom afferra i lembi della canottiera di Kathrine, sfilandogliela dall’alto.

Il suo sguardo velato di eccitazione si posa sul seno della ragazza.

Una terza pronunciata stretta in un semplicissimo reggiseno bianco candido.

E le mani del ragazzo si spingono dove nessuno si era spinto mai sul corpo della ragazza.

I sospiri risuonano nell’aria, mentre entrambi rimangono lentamente senza vestiti.

E la sorpresa: la sorpresa di osservarsi seminudi, come ci si era sempre immaginati segretamente.

La sorpresa di toccarsi e rendersi conto di volerne di più, senza vergogna.

Quei baci che si fanno più sensuali, veloci, quelle mani che si toccano, quegli abbracci decisi.

E poi, il momento.

-Ti va di farlo?- è un sussurro. Un roco e sensuale sussurro nell’orecchio della ragazza.

Il battito accelerato, il respiro affannato, la voglia nei corpi, quella decisione ormai presa.

E quella frase nuova, pronunciata per la prima volta.

Kathi è la prima per Tom.

-Si- un sussurro, un bacio, una carezza.

Non c’è bisogno di aggiungere altro, per nessuno dei due.

Forse è il modo in cui si guardano, si toccano, si baciano che basta per capire che è la prima volta per entrambi.

La prima volta in cui si fa l’amore.

Tom si sporge verso il comodino, aprendo il primo cassetto.

Inizia a frugare all’interno.

Lo sguardo di Kathi non riesce a staccarsi dal suo corpo magro ma ben definito che le sta sopra.

D’altronde lo aveva immaginato innumerevoli volte in boxer davanti a lei.

E aveva sempre provato uno strano senso di imbarazzo a pensare certe cose.

Finalmente Tom trova l’oggetto del suo desiderio; sorride malizioso, mentre apre la bustina argentata ed estrae il preservativo.

Basta un solo sguardo per trasmettere la paura di quel momento così…unico.

Un sospiro per esorcizzare il dolore.

Un bacio per calmarlo, una carezza per addolcirlo.

E poi succede; fanno l’amore, si strusciano dolcemente, sperimentando quelle sensazioni mai provate, capendo che cosa voglia dire ‘fare sesso’.

E si sentono strani, appagati, emozionati, uniti.

Uniti in quel desiderio che è stato talmente incontenibile da sfociare nel piacere più assoluto e travolgente.

E non sono i soli quattordici anni a rendere meno emozionante un contatto del genere.

Anzi, è la dolcezza e l’innocenza di quest’età a renderlo ancora più eccitante.

 

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

Con un gesto preciso Kathrine si abbottona il gancetto del reggiseno dietro la schiena.

-Vai già via?- le domanda Tom, reggendosi sui gomiti, con aria leggermente delusa.

La ragazza si volta a fissarlo e sorride teneramente.

Con una mano si porta una ciocca di capelli ricci dietro l’orecchio, lasciando che la restante cascata scura ricada sul suo seno compresso in quel balconcino che Tom ha tanto apprezzato.

-Sono quasi le sette. Avevo detto a mamma che sarei rientrata per cena- mormora lei altrettanto dispiaciuta.

Eccola, l’innocenza dei quattordici anni.

Il dover nascondere quello spicchio di età adulta dietro quel comportamento necessario per un’età anagrafica.

Tom le accarezza un fianco scoperto, tirandola leggermente a sé.

Le sorride dolcemente e imprigiona le sue labbra morbide in un bacio umido, sensuale, un bacio di quelli che non si vorrebbe interrompere mai.

Come se non bastasse mai.

La sua mano sale sul viso di lei, accarezzandolo con dolcezza.

Non servono le parole per dirsi che è stato fantastico, basta un solo sguardo.

Uno sguardo luminoso, un sorriso emozionato, un gesto di pura timidezza.

Kathrine si allontana e si rinfila velocemente i Levi’s, che aderiscono perfettamente alle sue gambe, abbottonandoli in vita.

Tom la osserva tranquillo, scrutando ogni centimetro di quel corpo così sexy che poco fa ha posseduto per la prima volta.

E, come prima volta, è stata decisamente eccitante.

Quando la vede muoversi per la stanza, con quella sensualità appena accennata, pensa dentro di sé che non gli dispiacerebbe riaverla di nuovo tra le sue braccia, su quel letto.

Si guardano, si sorridono.

Un ultimo bacio, lungo, malizioso, dolce.

Poi si staccano e Tom inizia a giocare leggermente con una ciocca di quei capelli ricci che gli sono sempre piaciuti in una ragazza.

La osserva, la desidera.

La desidera ancora.

-Ti va di tornare domani?-

 

 

 

 

 

 

FINE.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

* Eccomi qui, ad inserire le mie note alla fine di questa breve One_Shot.

Per coloro che sono solite leggere le mie creazioni sarà già nota la mia passione per questo tipo di FanFiction aventi come protagonista Tom. Io amo immaginarmelo alle prese con le ragazze, amo descrivere la sua sicurezza, la sua ‘spavalderia’, a volte condita da quel pizzico di dolcezza che lo rende irresistibile.

E questa OS m’è venuta in mente la scorsa notte, dopo essermi messa a letto.

Mi sono chiesta, così, all’improvviso: chissà com’è stata la prima volta di Tom?

E me lo sono immaginato leggermente insicuro, anche se inevitabilmente malizioso e voglioso.

E poi mi sono immaginata la ragazza: una quattordicenne come lui, senz’altro carina, ma non troppo spinta.

Una ragazza dalla dolcezza nei gesti, nello sguardo, nel corpo.

Una di quelle che attirano i tipi come Tom.

E ho descritto la loro prima volta, con un linguaggio poco esplicito, proprio perché volevo che si desse importanza non tanto all’atto in sé, quanto a ciò che esso rappresenta.

È una sfida che m’è piaciuta molto, devo dire*.*

Non vi nascondo che avrei in mente anche altre cosette simili a questa, magari sempre con Tom e Kathi.

D’altronde, ho deciso volutamente di concluderla con una domanda. xD

Se la OS vi è piaciuta e v’ha incuriosite, lasciatemi un commentino*.*

Mi fa molto piacere anche solo il fatto che l’abbiate letta.

Grazie a tutte<3

Un abbraccio affettuoso, _Audii_ *

 

 

 

  
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