ADAM MITCHEL “BlackFeather” LAMBERT – CAPITANO

Capitan Lambert amava cantare. Quella mattina si era svegliato di ottimo umore e, salito sul ponte, aveva intonato di punto in bianco un canto marinaresco. La piuma nera del suo orecchino era mossa dalla brezza leggera…

BlackFeather, come il resto della sua ciurma, era un pirata unico nel suo genere. Riusciva ad essere uno dei pirati più temuti e allo stesso tempo uno dei più raffinati che avessero mai solcato i Sette Mari. Alto e bello, con l’attitudine al comando nello sguardo, e un carisma innato. Passava ore a curare il suo aspetto. Davanti allo specchio si tagliava il pizzetto con una precisione impressionante, poi si ammirava soddisfatto e legava i lucenti capelli neri in una treccia. Amava definirsi il “pirata lussureggiante” e le navi che si divertiva di più a intercettare erano quelle provenienti dalle terre orientali, cariche di stoffe preziose, anelli e spezie sensuali. Quando spingeva il suo galeone, il prode “Entertainment”, fino alle coste italiane e francesi, spendeva discrete somme di denaro in acque di profumo e composti cremosi per la cura dei capelli.

All’epoca molti pirati omosessuali che non riuscivano a ingravidare qualche donnicciola si vantavano di essere sposati con il mare per non andare incontro alle maldicenze. Ma capitan Lambert non si dava pena di tener nascoste le sue preferenze, riuscendo comunque a incutere timore a colleghi e malcapitati marinai. L’ultimo avanzo di galera che aveva osato prendersi gioco di lui pubblicamente si era ritrovato la lingua mozzata…

BlackFeather si sistemò il tricorno, continuando a cantare a pieni polmoni. I suoi occhi azzurri si spostarono sul capitano in seconda, l’avvenente Thomas. Lo vide lanciargli un sorriso infatuato, e cacciarsi una mano in tasca alla ricerca dell’armonica. Non avrebbe scambiato quel biondino con niente al mondo. Era lui il suo tesoro più prezioso…