PROPRIO BRAVO

-Contento?- gli chiese l'uomo, in piedi davanti a sé.

-Sì, sono contento, non dovrei?- chiese il ragazzo, incrociando le braccia, orgoglioso del fatto che era stato per merito suo se il caso era stato risolto.

-Sei stato bravo, Reid.- disse l'altro, chiudendo definitivamente il fascicolo che aveva in mano.

-Grazie...- sospirò l'altro. Aveva fatto solo il suo lavoro, per renderlo orgoglioso, per compiacerlo. Voleva sentire quelle parole uscire dalla bocca serrata di Hotch che si incamminò verso la porta. Prima di uscire si bloccò e si girò.

-Proprio bravo.- e uscì. Il ragazzo rimase lì, ancora seduto, mentre un sorriso gli si riapriva sulle labbra. L'aveva fatto. Aveva compiuto la sua missione e, per lui, anche un semplice “Sei stato Bravo, Reid” era un successo. Il suo cuore batteva all'impazzata e tutto per un complimento. L'ennesimo, a pensarci, che Hotch gli aveva fatto, ma non ci aveva mai fatto così caso... non come in quel momento.





 

FINE