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Autore: museti    10/09/2011    4 recensioni
Seguito in due parti di "Eye Sex e Puppy Eyes" di liebeliebe nonchè seguito della mia "Panna e Fragola" ;)
Ho voluto intrecciare le due storie creandone il continuo.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione, Contesto generale/vago
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Continuo della omonima fiction di liebeliebe e della mia Panna e Fragola : Ho voluto intrecciare le due storie creandone il continuo in più capitolini :)

 

Puppy Eyes



 

         Appena si chiuse la porta alle spalle, Sam vi si appoggiò contro quasi a voler trovare un sostegno.

         Si sentiva le gambe molli e la testa confusa come poche volte gli era successo.

         Dean si era fatto Castiel! ...o Castiel si era fatto Dean?

         Conoscendo il fratello propendeva sicuramente per la prima opzione. Come era potuto succedere veramente ciò che aveva sempre temuto, da quando Castiel era comparso nelle loro vite ed aveva stretto quel particolare legame con Dean?
         
         Si staccò dalla porta e si sedette sul letto fissando il pavimento senza realmente vederlo.
         
        
Era a piedi nudi con indosso soltanto una maglietta e l’intimo. Quando aveva sentito quella specie di terremoto era saltato giù dal letto pensando soltanto alla salvezza di Dean,non aveva minimamente fatto caso al suo abbigliamento ,si era precipitato fuori dalla camera ed era corso da lui.

         Aveva spalancato la porta della sua camera e…

         Oh Dio! Forse avrebbe preferito vedere veramente Dean alle prese con un demone che non… quello!

         -Non vedo il motivo per cui questa cosa debba sconvolgerti tanto!

         Quella voce!

         Nooo,Signore ti prego,non puoi farmi anche questa! - supplicò mentalmente mentre alzava gli occhi

         Appoggiato allo stipite della porta in tutto il suo angelico, o per meglio dire, arcangelico splendore.. LUI:

         Gabriel!

          Non poté fare a meno di provare un brivido lungo la schiena, ricordando cosa era successo l’ultima volta che lui e l’arcangelo si era trovati da soli nella stessa camera.

         La prima cosa che notò fu il suo abbigliamento: sembrava  arrivasse da una cerimonia.

          Indossava un completo blu, sicuramente italiano a giudicare dal taglio,abbinato ad una camicia di seta in una tonalità leggermente più chiara dell’abito esul bavero della giacca risaltava una piccolissima rosa gialla.

         -Ciao cucciolotto, contento di vedermi?-disse Gabriel con un sorriso smagliante.

         Sam non riusciva a spiccicare parola, senza nemmeno rendersi conto di quello che faceva, prese il cuscino e se lo posò in grembo nel tentativo di coprirsi.

         -Cosa ti succede? Il gatto ti ha mangiato la lingua? E lascia perdere quel cuscino, tanto so benissimo cosa c’è li sotto - continuò l’arcangelo guardandolo maliziosamente.
         
          - Ti prego Gabriel lasciami stare- lo supplicò Sam con la voce che si spezzava rivolgendogli involontariamente uno dei suoi sguardi alla Puppy Sam come diceva Dean.

         - Ma certo baby- lo rassicurò- Questa volta sono qui in missione… diplomatica diciamo. Se fossi venuto per quello che pensi a quest’ora ti ritroveresti con le gambe all’aria. Ma se continui a guardarmi così, con quegli occhi dolci, non ti garantisco niente.

         -Adesso mi spiego l’abbigliamento-rispose Sam un po’ più rilassato ritrovando la voce.

         -L’abbigliamento dici… ah no, è che mi andava di vestirmi così. A differenza del mio fratellino a me piace cambiare.

         -Ti sta bene quell’abito, sei carino in blu- Maledizione,cosa mi è saltato in mente di dirgli, è già abbastanza pieno di sé senza che mi ci metta anch’io a fargli i complimenti, però è davvero carino… Sam stai dando i numeri, ritorna in te ed anche in fretta!

         -Vuoi ripetere per favore?- chiese Gabriel portandosi una mano all’orecchio.

         -Ho detto che il blu ti sta bene- rispose Sam cercando di riparare al danno.

          -No,ripeti le parole esatte.

          -Perché? Che differenza fa?

          -Sam, per favore ripeti quello che hai detto…

          - E va bene- capitolò Sam - ho detto che in blu sei…..

         -Sono…?

          -Carino! Maledizione! Ho detto che sei carino ok..contento adesso?! - soffiò fuori dai denti.

          -Contento?Felice direi,ma bisognava tirartele fuori con le tenaglie questa parole.

         Si spostò dalla porta, prese una sedia la portò davanti a Sam e vi si sedette a cavalcioni.

          -Non ti immagini quando mi piacerebbe approfondire l’argomento “carino”, ma purtroppo devo tornare al motivo per cui sono qui. Oh, puoi tranquillamente togliere quel cuscino.

          Sam con un sospiro di sollievo rimise a posto il cuscino, che fino a quel momento si era tenuto stretto come uno scudo e si accinse ad ascoltare cosa avesse da dirgli Gabriel di così importante.

          -Allora… -cominciò l’arcangelo - sappiamo tutti e due cosa è successo fra i nostri due fratellini stanotte. Non possiamo certo negare che sapevamo entrambi dove sarebbero andati a parare e che era solo più una questione di tempo. Ti ricordi vero, cosa ti ho detto quella sera che abbiamo avuto l’incontro ravvicinato di quel tipo...

          -Incontro!? - lo interruppe Sam - A me è sembrato più uno scontro...

         -Scontro!? Samuel Winchester, guardami negli occhi e giurami su ciò che hai di più caro che non ti è piaciuto neanche un po’!

          Gabriel fissò gli occhi nei suoi e rimase in attesa di una negazione… che non arrivò.

          -Bene, come volevasi dimostrare… Dunque, quando sono arrivato e ti ho trovato stravolto come se avessi visto Lucifero in persona, anzi questo  forse ti avrebbe fatto meno impressione che non vedere i nostri due nel momento post coitale, ti ho domandato il motivo per cui questa cosa ti sconvolgeva tanto, ma non ho avuto alcuna risposta, immagino fosse perché eri rimasto folgorato dal mio fascino. Ora te lo domando nuovamente.
 
- Non lo so nemmeno io - rispose Sam cercando di raccogliere le idee - Dean è sempre stato un impulsivo, lui sovente ragiona con il suo cervello inferiore, specialmente quando alza un po’troppo il gomito come stasera, ma Castiel…

          -Castiel..? Anche se è un angelo a tutti gli effetti, il mio amato fratellino vivendo a stretto contatto con gli umani poco alla volta ha cominciato a sentire cosa sentite voi, a condividere suo malgrado desideri ed emozioni e lo stare gomito a gomito con Dean non lo ha certamente aiutato a controllarsi, quando poi si è accorto che quella strana cosa che provava non era più soltanto un sentimento di amicizia, ma qualcosa di decisamente più vicino al desiderio fisico, le cose sono precipitate e la sbronza di tuo fratello non ha fatto altro che dare una spinta a tutto quanto.

          -Vuoi dire che è successo tutto… per una questione di sesso?

          -Anche, ma il motivo più importante è stato l’amore.

          -Amore? - Sam non riusciva a capacitarsi della cosa - Mi stai dicendo che Castiel ama Dean?Oh mio Dio!

         -Lascia stare mio Padre, lui ha già abbastanza casini da gestire senza doversi preoccupare anche delle scopate dei suoi figli. Ebbene si, incredibile ma vero, Castiel si è innamorato e Dean sente qualcosa di molto diverso da un semplice sentimento cameratesco nei confronti di quel ”culo piumato” come lo chiama lui, per cui questo, con la complicità di qualche cicchetto di troppo,  lo ha portato ad agire in modo non del tutto razionale, come ha ampiamente dimostrato stasera… Devo ammettere però che sono andati alla grande! Non avrei mai immaginato che quell’imbranato di mio fratello imparasse così in fretta certe cose: è proprio vero che la necessità aguzza l’ingegno. Cucciolotto, cerca di vedere i lati positivi ! Non sarai geloso spero?

          -Perché dovrei essere geloso di Castiel, Dean è mio fratello, non la mia ragazza!

          -Ma non geloso in quel senso. Cerca di capirmi, geloso del fatto che il vostro mitico duo è diventato un trio a tutti gli effetti, ed il terzo incomodo ti sta sottraendo una buona parte delle attenzioni che tuo fratello prima dedicava a te.

         Sam non avrebbe voluto ammetterlo, ma un pizzico di gelosia che lo rodeva c’era sicuramente, però se le cose stavano così, lui non avrebbe potuto fare niente e l’unica cosa sensata sarebbe stata quella di accettare il fatto compiuto, anche se non era facile.Dean non accettava ingerenze nella sua vita privata da nessuno,nemmeno da lui.

         Sentì un fruscio.

          Gabriel si era tolto la giacca e lo stava fissando.
         
 
         -Forse è meglio se rimetti il cuscino dov’era prima - gli consigliò.

         Sam non se lo fece ripetere, gli occhi dell’arcangelo brillavano pericolosamente nella scarsa luce della stanza.

         -Ma gli angeli non dovrebbero essere immuni dalle tentazioni terrene? -domandò precipitosamente.

         Che domanda stupida pensò, ma la sguardo di Gabriel non gli aveva dato il tempo di trovarne un’altra meno ovvia.

          -Dovrebbero certo, anche se è successo che ci sia stato qualche scivolone da parte di qualcuno di noi ,ed il fatto di avere un tramite umano, per poter stare in mezzo a voi non aiuta certamente. Il corpo umano con tutti gli annessi e connessi, libero arbitrio compreso, non è molto facile da gestire credimi, alcuni ci riescono meglio ed altri no.

         Gabriel allungò una mano per spostare una ciocca di capelli dal viso di Sam e quest’ultimo fece uno scatto all’indietro, come se le sue dita fossero state roventi,strappando una risatina all’arcangelo.

         -Rilassati Sam, mi sembri una mosca nella tela di un ragno. Ti ho detto che sono in missione diplomatica no? Quindi smettila di agitarti. A proposito di agitazione c’è una cosa che voglio chiederti: perché hai sentito la necessità di correre nella stanza di Dean stasera? Cos’è che ti ha spinto a farlo?

         -Il rumore di qualcosa che si rompeva e poi quelle forti vibrazioni, come un terremoto, ma con qualcosa di diverso che non saprei spiegare… e la prima cosa che mi è venuta in mente è stata quella di un attacco demoniaco.

          -Così ti sei precipitato fuori, sei corso nella camera di Dean e quando ai tuoi occhi si è presentato quel bel quadretto hai sospettato subito che la causa di tutto quel trambusto potesse essere stato proprio Castiel.

          E bravo il mio Sammy, ho sempre pensato che avessi un cervellino niente male e come vedi non mi sono sbagliato. Tu hai intuito che il mio fratellino avesse provocato quella specie di terremoto, ma ancora adesso non riesci a capire ne la dinamica ne il motivo, giusto?
 
         -Giusto - confermò Sam, pensando al contempo che la cosa si stava facendo  interessante . Il topolino da biblioteca che dimorava nella sua testa, sporse il musetto dalla tana pronto a cogliere quella ghiotta occasione - Tu me lo sapresti spiegare?


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